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Donne capaci di odiareletto da Isabella FavaNon deve essere facile se ti chiami
Paula Hawkins e hai scritto un bestseller che ha venduto 3 milioni di copie,
La ragazza del treno, ripetere il successo. Eppure sembra che l’autrice inglese sia sulla buona strada con il suo nuovo thriller psicologico:
Un fuoco che brucia lento (Piemme, come il precedente).
Qui gli sviamenti, bruschi e inaspettati, nella psicologia dei personaggi e nella trama sono ancora di più. C’è un gioco di specchi che riguarda la scrittura: il romanzo inizia con un personaggio che legge un thriller scritto male che ha per protagonista una ragazza. C’è la vertigine della matrioska: un mistero dentro a un mistero dentro a un mistero. C’è l’intrigo di fili che lega i personaggi.
Naturalmente c’è un delitto, attorno a cui ruota tutta la vicenda: un ragazzo belloccio è stato assassinato all’interno di una casa galleggiante sul Regent’s Canal di Londra. Infine ci sono le donne, protagoniste quasi assolute: addirittura 3 (con una quarta di contorno), bastonate dalla vita (come lo era già Rachel, la protagonista della
Ragazza del treno), a volte disperate e cattive, capaci di odiare. «Non le solite vittime, inseguite e inermi» ha detto Paula Hawkins di recente in una intervista. Chi la conosce sa già cosa aspettarsi nell’inquietudine e nelle atmosfere cupe. E leggendo avrà il piacere di scoprire come questi ingredienti si intreccino e come il tutto si svolga al pari, da qui il titolo del romanzo, di “un fuoco che brucia lento”. «Mi piace suscitare domande in chi legge» ha raccontato l’autrice. «Vale anche per il finale della storia, quando arrivi a chiederti: giustizia è stata davvero fatta?».
Paula Hawkins,
Un fuoco che brucia lento (Piemme), € 19,90