Nancy Gonzalez (sin) con Linda Fargo
Nancy Gonzalez (sinistra) con Linda Fargo

Borse di coccodrillo, scandalo contrabbando: stilista nei guai

La stilista Nancy Gonzalez è stata condannata negli Stati Uniti con l'accusa di contrabbando di borse realizzate con pelle di caimano e pitone in via di estinzione

Una stilista colombiana – le cui borse di pelle sono state utilizzate da celebrità e personaggi di “Sex and the City” e “Il diavolo veste Prada” – è stata estradata negli Stati Uniti e condannata a 18 mesi di carcere davanti al tribunale federale di Miami con l’accusa di contrabbando di borse di coccodrillo e pitone. In particolare, la 78enne Nancy Gonzalez, rea confessa, avrebbe utilizzato per confezionare le sue linee di borse di lusso pelli di specie in via di estinzione, in violazione delle norme statunitensi sulla fauna selvatica. L’azienda colombiana fondata dalla stilista, che un tempo impiegava 300 dipendenti, per lo più donne, ha dichiarato bancarotta e ha smesso di operare dopo il suo arresto.

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Borse extra lusso acquistate dalle star

Gli accessori firmati da Nancy Gonzalez sono stati utilizzati da celebrità come Britney Spears, Salma Hayek e Victoria Beckham e dal cast della serie TV “Sex and the City”. Il lavoro della stilista è stato anche incluso in una mostra del 2008 al Metropolitan Museum of Art di New York.

pelle coccodrillo

Contrabbando di borse dalla Colombia agli Usa

Nancy Gonzalez era stata arrestata nel 2022 a Cali, in Colombia, e successivamente estradata negli Stati Uniti per aver gestito un traffico pluriennale di borse di lusso realizzate con pelli di coccodrillo e pitone. Secondo quanto riporta il “Guardian”, la stilista avrebbe reclutato corrieri per trasportare le borse dalla Colombia agli Stati Uniti su voli commerciali. Le borse finivano agli eventi di moda di New York e sugli scaffali degli showroom di fascia alta della metropoli.

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Utilizzate pelli di animali in via di estinzione

Tutte le pelli provenivano da caimani e pitoni allevati in cattività. Ciononostante, in alcune occasioni la stilista non è riuscita a ottenere le adeguate autorizzazioni di importazione da parte del Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti, richieste ai sensi di un trattato internazionale ampiamente ratificato che regola il commercio di specie selvatiche minacciate di estinzione, volta a garantire la sopravvivenza delle specie a rischio. Gli avvocati della designer, da parte loro, hanno sostenuto che solo l’1% della merce importata negli Stati Uniti non era debitamente autorizzata e costituiva campioni per la settimana della moda di New York e altri eventi.

Corrieri utilizzati per il trasporto delle borse su voli di linea

L’assistente procuratore americano Thomas Watts-Fitzgerald ha paragonato il comportamento di Gonzalez a quello dei trafficanti di droga. I pubblici ministeri hanno sottolineato che la Gonzalez aveva accumulato una grande ricchezza e ostentava uno stile di vita opulento, in contrasto con i corrieri che aveva reclutato per contrabbandare la sua merce negli Stati Uniti. Secondo la testimonianza dei suoi coimputati ed ex dipendenti, la Gonzalez avrebbe reclutato fino a 40 passeggeri per trasportare quattro borse firmate ciascuno sui voli commerciali. In questo modo, i pubblici ministeri stimano che abbia contrabbandato merce per un valore attorno ai 2 milioni di dollari negli Stati Uniti. Gli avvocati di Gonzalez hanno contestato questo punto, affermando che ogni borsa costava circa 140 dollari.

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