«Ma tu, quando chiudi i rapporti, poi come fai?». Me lo chiedono spesso amiche disperate, visto che io quando non sto più bene me ne vado senza tante storie. Sulla carta, sono la persona perfetta per consigli sul friendship breakup, la rottura dei rapporti con le amiche che gettano nello sconforto. E invece, nonostante tutti quegli addii (pronunciati o dettati dal tempo), la domanda mi coglie sempre impreparata.

A differenza degli amori finiti, a cui penso raramente, le mie ex amiche mi tornano in mente quasi sempre. Non sono certo l’unica, come mi conferma un tweet virale di qualche mese fa secondo cui l’Impero Romano delle ragazze (nel gergo web, il pensiero fisso) sarebbe la prima vera migliore amica. Un pensiero che – lo sappiamo tutte – sa essere lacerante, eppure siamo abituate a pensare di poterlo affrontare da sole, senza tante storie. Se infatti quando ci si lascia si può ricorrere alla discografia dei Coldplay (o di Lorde, a seconda dei casi) e serie tv e film comfort, è ancora difficile pensare ad un “kit di sopravvivenza” per accettare la fine dei rapporti con le amiche.

Friendship breakup: perché soffriamo così tanto per le amiche

Per capirlo serve andare in profondità, per questo come prima cosa ho cercato di capire cosa rende così speciali i rapporti tra amiche. A partire dalla “sociologia delle ragazze”, che mi ha illustrato Arianna Mainardi, ricercatrice transfemminista dell’Università di Bergamo. «L’amicizia, per noi, è lo spazio sicuro per eccellenza: in una società in cui ci viene detto che abbiamo già conquistato tutte le libertà, crescendo scopriamo di dover ancora lottare contro stereotipi, pregiudizi e modelli di genere eterosessisti. Un contrasto che rischia di far sentire sole e impotenti, ma che le ragazze affrontano anche grazie allo spazio che si apre nella relazione con le amiche».

Le amiche, soprattutto nell’era social, sono le nostre prime sostenitrici, i nostri “specchi”: sono loro a restituirci, con sguardo esterno, un’idea di chi siamo. «Spesso è alle amiche che chiediamo consiglio sulle foto da postare: per non rischiare di venire male, ma anche per proteggerci da commenti e sguardi non richiesti. Più che ai nostri interessi amorosi, è a loro che vogliamo piacere».

Sei come me, son come te: le amiche come specchio

Anche Elena Carraro, psicologa specializzata in relazioni e autrice del libro Scegliere l’amore, sottolinea questo concetto. «Le amicizie durature ci aiutano a definire la nostra identità. Avere un amica che ci rimanda un’immagine di noi come capaci, forti, empatiche, intelligenti ci aiuta ad integrare tali caratteristiche, e ci permette di coltivarle».

Quando finisce un rapporto così importante, quindi, non possiamo che sentirci perse. È una sensazione che dura a lungo, un peso che portiamo dentro giorno per giorno. «Si tratta a tutti gli effetti di un lutto», continua Carraro. «Spesso si usa questo termine per parlare della fine delle relazioni sentimentali, ma vale anche per i rapporti tra amiche. E ovviamente si tratta di un dolore che si può superare, ma solo se si elabora correttamente, dandosi il tempo di affrontare tutte le fasi». Esattamente come le altre perdite importanti, infatti, anche per superare un friendship breakup serve prendere coscienza di ogni fase: si inizia con la negazione, e seguono il patteggiamento, la tristezza, la rabbia e infine l’accettazione.

Friendship breakup, la guida per (cominciare a) superarlo

Un errore che facciamo spesso è non prendere sul serio le nostre emozioni durante questi passaggi: ci sentiamo in colpa se ci ritroviamo a pensare troppo a chi ci ha fatto stare male, se ci disperiamo per capire le ragioni di silenzi o di scelte improvvise, se non riusciamo a fare a meno di ripensare ai momenti affettuosi o struggerci su quelli dolorosi.

«Nel dire addio alle nostre ex amiche salutiamo anche parti di noi, e spesso questi passaggi possono portare con sé molto dolore», conclude Carraro. «Dobbiamo permetterci di chiedere aiuto se ne abbiamo bisogno e darci il tempo necessario per superare questo momento difficile, senza sminuirlo». E, soprattutto, dobbiamo appoggiarci a chi ci vuole bene. «Quando finisce un rapporto sentimentale si attiva subito una rete di sostegno, mentre quando finisce un’amicizia si tende a pensare di dover affrontare il dolore da sole: non c’è niente di più sbagliato, perché è proprio quando ci viene ricordato che valiamo e che la vita va avanti che riusciamo a trovare la forza di superare anche questa delusione».

Il kit per cuori infranti, dalle serie alla colonna sonora

Dalla letteratura al cinema, i modi per farci una coccola (o versare qualche lacrima) non mancano. È d’obbligo immergersi nella saga de L’Amica Geniale, dove a me sembra ancora di scorgere Elena, che come Lila è scomparsa dalla mia vita senza tante storie ed è volata in America. Anche Wicked, pur essendo un fantasy, racconta una storia famigliare: Elphaba impara a volare solo quando si decide a lasciare Glenda a terra. Am I OK?, con Dakota Johnson, invece è una commedia leggera sul friendship breakup in stile millennial: due amiche cercano di non perdersi tra precarietà, fluidità e i drammi senza tempo dell’amicizia femminile. E come dimenticare di Fleabag, dove per un’intera stagione la protagonista affronta la perdita della sua amica Boo.

Da amante della musica, ritrovo le mie ex amiche tra le playlist più disparate. Come in Carillon di Sofia Sole, con il ritornello che dice:

Prendi tutto quello che c’è

E quando te ne andrai mi chiuderai

Tra pareti di velluto

Non mi chiedi neanche come sto

Io giro sola come un carillon

In quest’immagine di una ballerina del carillon, che gira a vuoto con una melodia nostalgica in sottofondo, ho riconosciuto il ritratto perfetto della fine dell’amicizia. Le serate passate in solitudine a chiedersi quale messaggio sarà l’ultimo, chi delle due sia quella che sbaglia.

«Tra donne si parla di tutto: di come viviamo l’amicizia, l’amore, di quello che ci fa stare male. Quando l’altra persona ci delude pensiamo: tu mi conoscevi, come hai fatto a farmi questo male?», mi ha raccontato Sofia (che dopo il successo di Carillon ha pubblicato i singoli Vega e Briciole) quando le ho chiesto com’è nata la canzone.

Friendship breakup: e poi?

Poi non resta che fare i conti col tempo, e prepararsi a ricominciare. Rialzarsi, chiamare altre amiche, sfogarsi, farsi abbracciare. La perdita si accetta e si supera solo insieme, rispondendo con il calore di un abbraccio di gruppo alla solitudine che proviamo, e sostituendo con una moltitudine di braccia e di sorrisi la stretta opprimente della coppia. Ma accettare e superare non vuol dire dimenticare. Quello, care mie, non riesce mai. Si cresce, si cambia, si diventa donne diverse. Senza alcuni rapporti, forse anche migliori. Ma niente potrà mai sostituire il fatto che siamo state ragazze insieme. Chi ci ha amato quando “potevamo ancora essere tutto”, come diceva Michela Murgia, non si può sostituire. E va bene così.