uomo con bagagli cimici da letto

Invasione di cimici da letto: cosa c’è da sapere

Dopo l'invasione a Parigi, le cimici da letto sono state trovate anche a Milano. Come riconoscerle e proteggersi con i consigli dell'esperto

Il primo allarme era scattato a Parigi, dove i mezzi pubblici erano stati invasi dalle cimici da letto. Ma ora si teme anche in Italia, in particolare in Lombardia e Piemonte. I piccoli parassiti, infatti, sembra siano arrivati anche a Milano, soprattutto attraverso bagagli e viaggiatori partiti dalla Francia. Ma di cosa si tratta e cosa provocano nell’uomo?

Invasione di cimici da letto anche in Italia

L’allarme cimici è arrivato anche in Italia, dopo che due turisti australiani hanno raccontato di averle trovate in un treno partito da Monaco e diretto a Milano. «Abbiamo preso un treno notturno, che era abbastanza sporco. Ma, essendo appunto un treno, non ci aspettavamo nulla di che. Il mattino seguente, però, abbiamo cominciato a notare morsi su tutto il corpo. Abbiamo contattato la compagnia che ha immediatamente effettuato i controlli e confermato si trattasse di cimici da letto», hanno raccontato su Instagram. La caratteristica delle cimici, infatti, è di pungere lasciando bolle o segni sul corpo.

Come riconoscere le punture

«Le cimici sono fastidiose, anzi particolarmente fastidiose. Danno punture molto pruriginose e vanno controllate adeguatamente. Saperle riconoscere, quindi, è importante». Così descrive le cimici da letto Claudio Venturelli, entomologo nel Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL Romagna, esperto in divulgazione scientifica. Si tratta di piccoli parassiti, che si nutrono del sangue umano pungendo, soprattutto di notte e le parti scoperte. «Normalmente danno punture in linea, come se camminassero e lasciassero dei puntini, specie nelle parti scoperte del corpo, come le zanzare. In questo si distinguono dai tarli del legno, che invece prediligono le parti coperte – prosegue l’esperto – Lasciano punture in rilievo, con un alone rosso intenso».

Che rischi si corrono?

Anche se le punture sono molto pruriginose, sembra che le cimici da letto non siano veicoli di malattie. «È importante sottolineare, infatti, che al momento non sono attribuiti problemi sanitari a chi viene punto da una cimice, a differenza ad esempio di quanto può accadere con una zecca, che può portare anche la malattia di Lyme. L’unico rischio è che, essendo così fastidiose, possono portare a grattarsi e, con le unghie sporche, ci può essere una sovrainfezione nella lesione lasciata dall’insetto», spiega l’entomologo, che ricorda: «Più che altro occorre controllare dove si trovano, per effettuare una corretta disinfestazione».

Come riconoscere le cimici

«Le cimici da letto o del viaggiatore sono visibili anche a occhio nudo, assomigliano alle zecche, ma invece che avere 8 zampe ne hanno 6. Quando sono piccole sembrano pulci, mentre da grandi possono arrivare a mezzo centimetro di grandezza. In caso di puntura è consigliabile una crema cortisonica e un antistaminico per alleviare il prurito, ma è bene controllare se si siano annidate in casa – spiega Venturelli – Se ci si accorge di una puntura o se ne hanno molte su mani, viso, ecc. è bene iniziare a preoccuparsi, controllando il letto. Eventuali macchioline scure indicano le feci, ossia il sangue digerito. Consiglio di sollevare il materasso, per controllare che non ci siano strisciatine nere tra le doghe e la struttura del letto, che possono essere il segnale del passaggio di questi animaletti».

Dove si trovano le cimici

«In genere si nascondono tra le tende e nei mobili. Si possono trovare anche dietro cornici e quadri, nella testata dei letti, su materassi e cuscini – chiarisce ancora Venturelli – Consideriamo che si possono portare a casa con la valigia o con mobili acquistati nei mercatini o portati a rivestire da un tappezziere – spiega Venturelli – Se, invece, si annidano nelle prese elettriche, allora può diventare più difficile disinfestarle perché si possono muovere nelle canalette raggiungendo altre camere o piani della casa».

Come difendersi

«Se si trovano, si può usare un insetticida (del tipo piretroide), ma non è semplice disinfestare da soli perché occorre individuare il posto in cui si nascondono. Sono parassiti sensibili alla luce, quindi si nascondono durante il giorno o se si accende la luce, mentre escono con il buio – prosegue l’entomologo – Possono essere dappertutto, sotto la moquette o tra le crepe del parquet. Se si individuano si effettua un primo intervento, che va ripetuto dopo 20 giorni. Io suggerisco, se si ha il sospetto di averle portate, per esempio, dopo un viaggio in aereo o un soggiorno in un hotel, di chiudere il bagaglio, i vestiti e le scarpe in un sacco spruzzando un insetticida e lasciandolo poi al sole per qualche ora. Altrimenti, in caso di presenza massiccia in casa, occorre chiamare ditte specializzate che seguono un protocollo dell’Istituto Superiore di Sanità».

Il precedente in Francia e nel Regno Unito

Il primo allarme era arrivato da Parigi, dove interi vagoni di treni e metro sono stati disinfestati dopo il ritrovamento di cimici sui sedili e sulle pareti. In realtà anche a Londra sono arrivate segnalazioni della presenza crescente dei parassiti, in queste settimane. Il sindaco, Saidq Khan, ha parlato al quotidiano The Guardian, di una «vera fonte di preoccupazione», mostrando in un video una cimice sulla gamba di un passeggero lungo la linea Victoria della subway. Nel giro di poche ore quel filmato è diventato virale e ci si chiede perché i piccoli insetti siano comparsi così numerosi.

Perché le cimici sono tornate

Le cimici non rappresentavano più un problema dagli anni ’60. L’uso di alcuni insetticidi (in particolare il DDT, poi vietato in quanto tossico) sembrava aver risolto la situazione, ma da circa 30 anni i piccoli parassiti sono riapparsi. «In realtà le cimici da letto non hanno invaso il nostro territorio. Negli Stati Uniti, infatti, risulta che almeno il 60% della popolazione abbia avuto un contatto con questi insetti, in particolare in alcuni stati come la Florida o la California – spiega ancora Venturelli – Ora ce ne accorgiamo di più perché viaggiamo di più, tanto che si chiamano anche cimici del viaggiatore. Una volta erano tipiche di ambienti con una maggiore commistione umana e di classi sociali meno abbienti, ma oggi si trovano anche in hotel di lusso».

Le cimici possono essere resistenti agli insetticidi

Le cimici, inoltre, si riproducono con una grande velocità e alcune sembrano diventate più resistenti agli insetticidi: «Sono molto prolifiche, basti pensare che un solo esemplare può deporre fino a 2/300 uova – osserva Venturelli – Se si ha il sospetto di essere stati punti in hotel o in treno, occorre segnalarlo e fare attenzione a non portarsi a casa le uova nei bagagli, perché potrebbero schiudersi in un secondo tempo, anche dopo 15/20 giorni, mentre gli esemplari adulti possono sopravvivere a digiuno anche 5/6 mesi. Alcune, inoltre, sembrano in grado di resistere ad alcuni insetticidi comuni, quindi può essere necessaria una disinfestazione ampia e da parte di personale esperto, se si ritiene che ci sia un’infestazione», conclude l’esperto.

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