Ormai sono sempre più numerose le iniziative sull'educazione alimentare, spesso portate direttamente nelle scuole da esperti del settore. Ma anche le famiglie, fortunatamente, sembrano orientate verso una maggiore sete di informazione da questo punto di vista.

Perché il problema non sono tanto le merendine o il fast food, quanto errori alimentari protratti nel tempo e nella quotidianità, con la convinzione che si tratti di scelte salutari per la crescita dei bambini.

Molti di questi errori derivano da un retaggio culturale duro a morire e procrastinato spesso dai nonni ma, a volte, si sbaglia anche a causa della fretta o dell'ansia che i figli non crescano abbastanza o siano malnutriti.

Porre rimedio a questo tipo di comportamenti alimentari errati, è un gran bene per la salute di tutta la famiglia e non solo dei bambini.

L'inganno della dieta in bianco

Non è raro che i bambini si abituino a mangiare sempre in "bianco". Un grande classico del menu dei piccoli, infatti, è la pasta in bianco condita con olio o burro e parmigiano oppure grana padano. Quando i genitori offrono ai bambini anche tutti i giorni questo tipo di pietanza, si sentono piuttosto tranquilli sul fronte della salute perché è ormai abitudine considerare la dieta in bianco come dieta sana.

Invece, la dieta in bianco dovrebbe essere appannaggio di situazioni particolari: gastroenteriti, bruciori di stomaco e altre problematiche in cui questo tipo di alimentazione sia prescritta dallo stesso pediatra.

In condizioni "normali", mangiare tutti i giorni in bianco non è un bene. Prima di tutto, perché si abitua un bambino a provare solo ed esclusivamente una tipologia di sapore. E poi perché dal punto di vista nutrizionale, e del gusto, ci sono scelte decisamente migliori.

La pasta, innanzitutto, andrebbe alternata tra semola di grano duro tradizionale e semola di grano integrale. Ma non solo, è bene introdurre nella dieta del bambino anche altri tipi di cereali integri e in chicco. Per quanto riguarda il condimento, sempre sì all'olio EVO a crudo ma accompagnato da una buona salsa di pomodoro fresco (ricca di licopene e vitamine), dal pesto fatto in casa, da sughi di verdure "camuffate" e ricchi di fibre.

Insomma, più il primo è colorato e più si è sulla strada giusta.

Saltare la colazione

Ci sono bambini che si svegliano con una fame da lupi e la voglia di fare colazione e altri che, al contrario, a colazione non vorrebbero mandar giù nulla.

Considerato il fatto che la prima colazione resta il pasto più importante della giornata, è giusto che i bambini non la saltino. La giustificazione più comune dei genitori, a tal proposito, è che i bambini poi recuperino a scuola nell'intervallo. In realtà, la prima colazione andrebbe consumata ben prima dell'inizio dell'orario scolastico.

Se i bimbi sono inappetenti al mattino, si può variare il menu: magari non hanno voglia di dolce ma gradiscono il salato. Quindi, perché non preparare un toast e una spremuta d'arancia invece del solito latte con i biscotti? O, ancora, un uovo alla coque e del pane ai cereali tostato.

Oltretutto, se si scelgono bene gli ingredienti, si tratta di una colazione ben più sana di quella tradizionale.

Saltare la colazione

Ci sono bambini che si svegliano con una fame da lupi e la voglia di fare colazione e altri che, al contrario, a colazione non vorrebbero mandar giù nulla.

Considerato il fatto che la prima colazione resta il pasto più importante della giornata, è giusto che i bambini non la saltino. La giustificazione più comune dei genitori, a tal proposito, è che i bambini poi recuperino a scuola nell'intervallo. In realtà, la prima colazione andrebbe consumata ben prima dell'inizio dell'orario scolastico.

Se i bimbi sono inappetenti al mattino, si può variare il menu: magari non hanno voglia di dolce ma gradiscono il salato. Quindi, perché non preparare un toast e una spremuta d'arancia invece del solito latte con i biscotti? O, ancora, un uovo alla coque e del pane ai cereali tostato.

Oltretutto, se si scelgono bene gli ingredienti, si tratta di una colazione ben più sana di quella tradizionale.

Menu monotono

Si tratta dell'errore-tipo della mamma che ha fretta o che detesta cucinare: la dieta monotona. Ovvero, in famiglia si mangiano sempre le stesse cose. I menu ripetitivi annoiano i bambini e non sono certo il massimo dal punto di vista nutrizionale. Infatti, in tal senso, la parola d'ordine è proprio variare.

Ma cosa fare se non si ha tempo o voglia di mettersi ai fornelli? Ingegnarsi mischiando cibi già pronti e rapidi da cucinare (esistono alimenti surgelati molto sani, se si impara a leggere le etichette) e alimenti freschi da aggiungere al momento (verdurine, condimenti salutari).

Anche variare le cotture è un'ottima scelta alimentare: pesce al forno, carne allo spiedo, ravioli al vapore...

Menu monotono

Si tratta dell'errore-tipo della mamma che ha fretta o che detesta cucinare: la dieta monotona. Ovvero, in famiglia si mangiano sempre le stesse cose. I menu ripetitivi annoiano i bambini e non sono certo il massimo dal punto di vista nutrizionale. Infatti, in tal senso, la parola d'ordine è proprio variare.

Ma cosa fare se non si ha tempo o voglia di mettersi ai fornelli? Ingegnarsi mischiando cibi già pronti e rapidi da cucinare (esistono alimenti surgelati molto sani, se si impara a leggere le etichette) e alimenti freschi da aggiungere al momento (verdurine, condimenti salutari).

Anche variare le cotture è un'ottima scelta alimentare: pesce al forno, carne allo spiedo, ravioli al vapore...

Sale e salumi

L'eccesso di proteine è uno dei più frequenti errori alimentari. Le proteine, è vero, servono per crescere bene ma vanno misurate in quantità e, soprattutto, selezionate con cura.

Per esempio, non è sano offrire sempre ai bambini i salumi o i wurstel al posto della carne. Infatti, si tratta di carni lavorate e insaccate, con molti grassi e additivi, oltre a una grande quantità si sale.

L'eccesso di sale è un grave errore alimentare, da combattere sin nella primissima infanzia. Se si vuole offrire al piccolo la carne, è consigliabile che si tratti di una varietà magra, cucinata senza grassi e che non sia nel menu ogni giorno.

La carne, infatti, va alternata al pesce, al formaggio fresco e all'accoppiata top legumi e cereali. Inoltre, è sempre bene ricordare che le proteine animali non vanno mai associate tra loro (no, per esempio, ad hamburger con formaggio).

Succhi di frutta e bevande dolci

Offrire ai bambini succhi di frutta non equivale a dare loro le porzioni di frutta giornaliere raccomandate. Infatti, i succhi di frutta sono pastorizzati (perdono le vitamine), contengono solo la polpa della frutta (con una brusca riduzione delle fibre) e, soprattutto, sono colmi di zuccheri semplici.

Quindi, se al bambino la frutta piace soprattutto in forma "liquida", meglio optare per frullati freschi preparati con acqua e frutta (lasciando se possibile anche la buccia), estratti e centrifughe colorate.

Sono molti i bambini che sorseggiano bevande dolci durante il pasto: quest'abitudine non solo rientra tra i cattivi comportamenti alimentari, ma è davvero deleteria dal punto di vista nutrizionale. Mentre si mangia (e ogni volta che si ha sete nell'arco della giornata) la bevanda d'elezione deve essere l'acqua.

Succhi di frutta e bevande dolci

Offrire ai bambini succhi di frutta non equivale a dare loro le porzioni di frutta giornaliere raccomandate. Infatti, i succhi di frutta sono pastorizzati (perdono le vitamine), contengono solo la polpa della frutta (con una brusca riduzione delle fibre) e, soprattutto, sono colmi di zuccheri semplici.

Quindi, se al bambino la frutta piace soprattutto in forma "liquida", meglio optare per frullati freschi preparati con acqua e frutta (lasciando se possibile anche la buccia), estratti e centrifughe colorate.

Sono molti i bambini che sorseggiano bevande dolci durante il pasto: quest'abitudine non solo rientra tra i cattivi comportamenti alimentari, ma è davvero deleteria dal punto di vista nutrizionale. Mentre si mangia (e ogni volta che si ha sete nell'arco della giornata) la bevanda d'elezione deve essere l'acqua.

5 errori nell’alimentazione dei bambini

L'ansia che il piccolo cresca poco e le cattive abitudini familiari, possono determinare errori nell'alimentazione dei bambini. Rimediare è possibile, con una buona educazione alla nutrizione

Di solito, questi errori vengono commessi in buona fede ma resta comunque il fatto che mamme, papà e nonni spesso sbagliano la scelta degli alimenti destinati ai figli. Le cause più comuni di una dieta scorretta nell’infanzia sono: le cattive abitudini familiari (ereditate dai nonni, per esempio), la fretta, la scarsa informazione, la paura che il bambino non cresca abbastanza e che sia “deperito” (spauracchio terribile per le generazioni passate). Ora, però, grazie anche al web e a pediatri decisamente più illuminati in proposito, la cultura alimentare sta cambiando in senso positivo. Con ripercussioni benefiche sulla salute dell’intera famiglia, nonni compresi

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