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I libri da cui è tratta la serie Il Commissario Ricciardi

I libri da cui prende spunto la serie del Commissario Ricciardi, dalla penna di Maurizio de Giovanni, sono molto intriganti, ricchi di colpi di scena che tolgono il fiato. Le storie su carta del commissario di polizia più apprezzato dopo Montalbano.

La fortunata serie il Commissario Ricciardi è basata sui libri scritti dall’autore napoletano Maurizio de Giovanni. Il protagonista, Luigi Alfredo Ricciardi, interpretato da Lino Guanciale nella serie, vive un’infanzia particolarmente difficile: orfano di famiglia, Ricciardi ci viene dipinto come un personaggio estremamente introverso, amante della solitudine, con molteplici sfaccettature. La serie, prodotta e trasmessa su Rai 1, prende spunto dai volumi pubblicati dal 2005 al 2019: tra romanzi e racconti, si contano più di quindici storie che seguono le avventure del Commissario.

Ricciardi è un uomo dal grande intuito, difficile da raggirare, ma soprattutto onesto: segue il proprio codice d’onore, rispettando i colleghi, in cui incute timore e rispetto. Un personaggio positivo, che tuttavia combatte con un “lato oscuro”, da lui chiamato “Il Fatto”, che lo porta a rivivere alcuni momenti salienti degli omicidi su cui indaga. Ambientato nella Napoli degli anni ’30, nel pieno del regime fascista, lo scrittore Maurizio de Giovanni prende sapientemente per mano il lettore, trasportandolo nelle indagini con naturalezza.

I libri in ordine cronologico della serie Il Commissario Ricciardi

Per immergersi nelle atmosfere della serie televisiva, è possibile acquistare e leggere i libri in ordine cronologico sulle avventure del Commissario. Sebbene i volumi siano oltre 15, considerando anche alcuni racconti, la serie TV riprenderà le vicende di sei romanzi, che combaciano con il numero di episodi. Ad interpretare magistralmente il Commissario, troverete l’attore del momento, Lino Guanciale.

  • Il senso del dolore. L’inverno del Commissario Ricciardi;
  • La condanna del sangue. La primavera del commissario Ricciardi;
  • Il posto di ognuno. L’estate del Commissario Ricciardi;
  • Il giorno dei morti. L’autunno del Commissario Ricciardi;
  • Per mano mia. Il Natale del Commissario Ricciardi;
  • Vipera. Nessuna resurrezione per il Commissario Ricciardi;
  • In fondo al tuo cuore. Inferno per il Commissario Ricciardi;
  • Anime di vetro. Falene per il Commissario Ricciardi;
  • Serenata senza nome. Notturno per il Commissario Ricciardi;
  • Rondini d’inverno. Sipario per il Commissario Ricciardi;
  • Il purgatorio dell’angelo. Confessioni per il Commissario Ricciardi;
  • Il pianto dell’alba. Ultima ombra per il Commissario Ricciardi.

Il senso del dolore. L’inverno del Commissario Ricciardi

Napoli, Marzo 1931. È un inverno particolarmente difficile, la città è abbracciata dal manto gelato e poco dopo viene sconvolta da un omicidio, un brutale assassinio che si ripercuote sull’opinione pubblica. Un artista, amico del Duce, un uomo amato per il suo talento quanto temuto per le sue convinzioni: Arnaldo Vezzi, tenore, viene trovato assassinato al Teatro San Carlo. Quella sera “I Pagliacci” non andrà in scena e per indagare sull’omicidio sarà chiamato il Commissario. Quest’ultimo, dall’aspetto tenebroso e burbero, ricorrerà al suo dono per risolvere l’indagine. Solo una frase enigmatica risuona nella mente del Commissario, pronunciata da Vezzi prima di essere ucciso: “Io sangue voglio, all’ira m’abbandono, in odio tutto l’amor mio finì”.

La condanna del sangue. La primavera del Commissario Ricciardi

Napoli, Aprile 1931. La città si prepara a vivere un’insolita primavera: dopo un inverno difficile, c’è nel cuore la speranza di riprendersi e dimenticare i fatti accaduti al tenore Arnaldo Vezzi. Tuttavia, in un attimo, tutto si spegne, come un capriccio del destino. Mentre l’aria profuma di erba e d’amore, la cartomante Carmela Scalise viene ritrovata massacrata nella sua casa dei Quartieri Spagnoli. Di giorno, regalava sogni ai più, di notte invece si trasformava nel loro peggior incubo, diventando un’usuraia. Chi ha tolto la vita a Carmela Scalise? Il Commissario risponderà all’indagine.

Il posto di ognuno. L’estate del Commissario Ricciardi

Napoli, estate del 1931. La città è chiusa nella morsa di un caldo davvero indimenticabile. Torrida, faticosa e implacabile, l’estate nei cuori di Napoli del 1931 porta con sé dubbi e stranezze. Il regime fascista controlla il Commissario, mentre molte persone attorno a lui cominciano a credere che sia in contatto con il Diavolo. L’estate di Ricciardi si rivela difficile: dopo la morte della Duchessa  di Camparino, emergeranno dettagli inquietanti sulla città e soprattutto su alcuni abitanti, che vogliono ostacolare a tutti i costi il lavoro del Commissario.

Il giorno dei morti. L’autunno del Commissario Ricciardi

L’abilità divinatoria del Commissario sarà messa a dura prova nell’autunno del 1931 a Napoli, proprio nel Giorno dei Morti, quando a perdere la vita sarà un bambino. Inoltre, con l’arrivo in città di Benito Mussolini, le indagini si fermano: chi indagherà sulla morte del piccolo? Il Commissario, insospettito dall’assenza di indizi nel luogo in cui è stato ritrovato il cadavere, comincia a indagare da solo, clandestinamente, per risolvere un caso emozionante, che lacera il cuore.

Vipera. Nessuna resurrezione

È il momento di una nuova primavera a Napoli: la Pasqua del 1932, un periodo di pace e di profonda connessione interiore, si trasforma in un incubo ad occhi aperti. Ricciardi scopre numerosi sentimenti in questo volume intrigante e misterioso: a morire sarà Vipera, una delle prostitute del Paradiso, una casa di tolleranza in via Chiaia. È il momento per il Commissario di scontrarsi con una realtà consolidata, con un nemico vestito di nero: una narrazione che scava nella storia dell’Italia fascista.

In fondo al tuo cuore. Inferno

L’estate del 1932 a Napoli è esattamente come quella del 1931: caldo torrido, infernale, che preannuncia quanto sta per accadere. Non è solo la città a soffrire, ma anche il Commissario, che deve fare i conti con l’abbandono e il lutto. Proprio nel momento in cui la città si veste a festa per celebrare una delle sue tradizioni più importanti, la Madonna del Carmine, il Commissario è chiamato per un’indagine, che lo tormenterà fino alla sua risoluzione: un medico e professore trova la morte cadendo dalla finestra in una circostanza non del tutto chiara.

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