Coronavirus, posso fare attività all’aperto?

Le restrizioni sono anche per chi va al parco a correre, ai giardini con i bambini o ha una seconda casa al mare o in montagna. Lo impone la necessità di evitare contatti tra le persone

Se lo chiedono in molti: una volta chiuse le palestre e le piscine, così come le sale da ballo, le discoteche e i luoghi di aggregazione, dove è possibile andare se si esce di casa? Le raccomandazioni del Governo sono di limitare al massimo ogni spostamento al di fuori del proprio territorio, inteso come Comune. Ma è possibile muoversi a piedi, per esempio per andare a correre o a fare una passeggiata con i bambini? E trasferirsi in una seconda casa fino alla scadenza dei provvedimenti in vigore?
Ecco le indicazioni che arrivano dalle Istituzioni.

Posso andare a correre?

L’obbligo di dimora è valido solo per chi è in quarantena, ma a tutti è chiesto di «limitare al massimo qualunque uscita superflua” spiega la vicesindaco e Assessora alla Sicurezza di Milano, Anna Scavuzzo, che però ricorda – citando la Protezione Civile – che occorre «evitate assembramenti ovunque: niente gruppi al parco» esattamente come si devono evitare le code alla cassa nei negozi e «in giro non ci si ferma a fare capannello». 

Si possono fare passeggiate?

In linea di massima sì, non c’è un divieto specifico, purché si evitino assembramenti, luoghi affollati e si tengano sempre le distanze di sicurezza (almeno 1 metro), evitando sempre la formazione di gruppi. Sono dunque da privilegiare le sole attività individuali: «Le disposizioni non vietano in modo esplicito di fare una passeggiata, ma è chiaro che uscendo di casa aumentano le probabilità di incontrare altre persone. L’invito del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è a rimanere il più possibile a casa» spiegano dalla Prefettura di Milano.

Posso fare un pic-nic al parco con la mia famiglia?

Dipende. Occorre limitarsi ai familiari stretti e mantenere le distanze di sicurezza da altri fruitori. Le diverse aree verdi, però, possono essere soggette a ulteriori restrizioni. Ad esempio, per il Parco Nord Milano il direttore ha emesso un’ordinanza (N.1/2020) che prevede la «chiusura delle aree gioco bocce», «inagibilità di tutti i tavoli da pic-nic presenti nel parco», «divieto di utilizzo degli attrezzi dei percorsi vita», «chiusura del velodromo», ecc.

L’ordinanza, comune ad altre aree verdi, chiarisce che «nei lotti di orti l’attività potrà essere svolta solo in forma individuale», mentre «nell’orto comune di Niguarda si vieta ogni attività di socializzazione».

È possibile trasferirsi nella casa al mare o in montagna?

Chi ha una seconda casa, al mare o in montagna, si chiede se sia possibile raggiungerla per trascorrervi questo periodo di limitazioni agli spostamenti e attività, magari approfittando della possibilità dello smartworking o di ferie arretrate, contemporaneamente alla chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale. Ma quanto stabilito dal DPCM dell’8 marzo non permette spostamenti se non al di fuori della rigida casistica prevista: comprovati motivi di lavoro, di salute o necessità gravi. Non è possibile, dunque, lasciare il proprio Comune di residenza fatta eccezione che in questi casi e con autocertificazione, che può essere soggetta a verifiche da parte delle forze di sicurezza e polizia preposte ai controlli.

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