Cosa prevede il Dpcm del 4 novembre: le zone colorate

Il Dpcm del 4 novembre 2020 - in vigore fino al 3 dicembre a partire da venerdì 6 novembre - suddivide le Regioni in base a tre livelli di rischio (rosso, arancione e giallo), con relativi provvedimenti su base locale. Ecco lo schema delle nuove regole

Il Dpcm del 4 novembre 2020, in vigore fino al 3 dicembre a partire da venerdì 6, suddivide le Regioni in base a tre livelli di rischio da moderato a forte in tre aree: gialla, arancione, rossa), con relativi provvedimenti su base locale. Non ci sono al momento aree verdi, cioè senza restrizioni. A decidere in quale categoria di rischio si trova la regione è il Ministero della Salute insieme al Presidente della regione interessata. La verifica della situazione è settimanale e le ordinanze sono in vigore fino al 3 dicembre.

A stabilire le fasce sono 21 parametri. Le regioni in zona gialla sono Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Marche, Molise, Basilicata, Campania, Sardegna.

Le regioni in zona arancione sono Puglia e Sicilia.

Le regioni in area rossa sono Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria. Ecco i provvedimenti previsti nelle Regioni a seconda delle fasce di rischio.

Ci si può spostare?

Nelle aree gialle

Dalle 22 alle 5 ci si può spostare solo per motivi di lavoro, salute, necessità. Per il resto della giornata è fortemente raccomandato limitare gli spostamenti, con mezzi pubblici o privati.

Nelle strade o piazze dove si può creare assembramento può essere disposta la chiusura al pubblico per tutto il giorno o in certe fasce orarie.

L’accesso a parchi e giardini è permesso, con divieto di assembramento. È consentito l’accesso ai bambini nelle aree gioco.

Nelle zone arancioni

Dalle 22 alle 5 ci si può spostare solo per motivi di lavoro, salute, necessità. Per il resto della giornata è fortemente raccomandato limitare gli spostamenti, con mezzi pubblici o privati. Non ci si può spostare verso comuni diversi da quello di residenza mentre all’interno del proprio comune si può circolare.

Nelle aree rosse

Nelle aree ad alto rischio (fascia rossa) è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori, salvo per motivi di lavoro, necessità e salute.

Si possono accompagnare i figli a scuola.

In queste zone è limitato anche ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza salvo per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità. Per dimostrarlo ci vuole l’autocertificazione.

Si può fare sport?

Nelle aree gialle

Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali a meno che non si tratti di attività previste nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Vietato però l’uso di spogliatoi. Restano aperti i centri sportivi.

In generale è consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto.

Sono chiusi gli impianti sciistici.

Restano aperti i centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

Nelle zone rosse

È consentita l’attività motoria individuale in prossimità della propria abitazione mantenendo una distanza di almeno un metro dagli altri e con obbligo della mascherina.

Tutte le attività nei centri sportivi anche all’aperto sono sospese.

Vietate tutte le attività di centri culturali e ricreativi, anche se svolte all’aperto.

Si può andare al cinema o al museo?

A livello nazionale sono sospesi gli spettacoli teatrali, i concerti, i cinema anche all’aperto. Sono vietate le feste al chiuso e all’aperto comprese quelle per cerimonie civili e religiose. Sospese le mostre e chiusi i musei.

Negozi, bar e ristoranti sono aperti?

Nelle aree gialle

Le attività al dettaglio sono aperte. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi i centri commerciali e i mercati. Restano aperte farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi ed edicole.

Bar, pub e ristoranti sono aperti dalle 5 alle 18. Il servizio di consegna a domicilio e asporto è possibile fino alle 22.

Nelle aree arancioni

Bar, pub e ristoranti sono chiusi 7 giorni su 7, possibile l’asporto e la consegna a domicilio, fino alle 22.

Nelle zone rosse

Chiude il commercio al dettaglio ma con numerose deroghe: restano aperti i negozi di alimentari e computer, edicole, tabaccai e farmacie. Sono aperti anche ferramenta, librai, cartolerie, vestiti per bambini, biancheria, articoli sportivi, biciclette, giocattoli, cosmetici , fiori, animali, ottica, fotografia.

Bar, pub e ristoranti sono chiusi tranne che per il servizio di consegna a domicilio e asporto, possibile fino alle 22.

I mezzi pubblici sono in funzione?

Nelle aree gialle, arancioni e rosse

I mezzi pubblici del trasporto locale e i treni possono circolare con una capienza al 50%. Sono esclusi dal provvedimento i mezzi di trasporto scolastico dedicato, cioè gli scuolabus.

Parrucchieri, barbieri ed estetiste sono aperti?

Nelle aree gialle e arancioni

Restano aperti parrucchieri, barbieri ed estetiste.

Nelle zone rosse

Sono aperti parrucchieri e barbieri ma non le estetiste.

Smart working per chi?

Nella Pubblica Amministrazione dev’essere potenziato al massimo il lavoro agile, compatibilmente con l’organizzazione e la qualità del servizio. Per esempio, si possono organizzare ingressi scaglionati del personale. Il decreto raccomanda fortemente lo smart working anche nel settore privato.

Le scuole sono aperte?

Nelle aree gialle e arancioni

Rimangono aperte le elementari e le medie, gli asili nido e le scuole dell’infanzia, che potranno proseguire la scuola in presenza, mentre scatta la didattica a distanza al 100% alle superiori.

Rimane per tutti l’uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Mascherina indosso, dunque, anche nella primaria e secondaria, anche quando si sta seduti al banco.

Nelle zone rosse

Vanno a scuola i bambini della scuola dell’infanzia, quelli della primaria e quelli del primo anno della secondaria di primo grado (la prima media). Per tutti gli altri vale la didattica a distanza. Resta in presenza l’attività di laboratorio ove necessaria.

I concorsi sono rimandati?

Congelati i concorsi professionali (fatta eccezione per quelli sanitari e per personale della Protezione Civile) con «sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni». Uniche eccezioni sono le prove nelle quali «la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto».

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