Cos’è la zona bianca

Cos’è la zona bianca: quando scatta e cosa è permesso fare

La zona bianca è stata istituita dal Dpcm del 15 gennaio 2021. Se dall’inizio della suddivisione in fasce colorate ci siamo districati tra aree gialle, arancioni e rosse (ma anche gialle e arancioni “rafforzate”) dal 15 gennaio esiste ancora un’altra sfumatura che permette a bar, ristoranti, ma anche palestre, cinema e teatri di poter riaprire con gli orari normali. Ecco in cosa consiste e cosa prevede.

Cos’è la zona bianca

Dopo settimane e mesi di limitazioni alle attività, si può tornare a una sorta di normalità, a partire dal 15 gennaio, ma solo in certe regioni particolarmente virtuose. Non si tratta di un vero e proprio ritorno alla condizione pre-Covid, ma ci si avvicina molto. Bar e ristoranti nelle zone bianche possono infatti riaprire senza l’obbligo di chiusura alle 18, quindi è possibile tornare agli happy hour e alle cene fuori. In particolare, i ristoranti possono restare aperti fino alle 23, mentre per bar, caffetterie e locali assimilabili l’orario di chiusura scatta alle 21.

La vera svolta, poi, si ha con la riapertura di cinema, teatri e musei, oltreché di sale da concerto, palestre e piscine, pur nel rispetto dei protocolli sanitari. In questo caso, le modalità sono stabilite sulla base di ordinanze regionali, in relazione all’andamento degli indicatori epidemiologici valutati dopo le prime riaperture, e d’intesa con il tavolo composto da Ministero, Iss e Regioni. Lo stesso vale per la possibilità di tenere aperti i centri commerciali durante il sabato e domenica. Nella zona bianca, infatti, non si applicano le misure restrittive”, si legge nella comunicazione sul decreto legge del 13 gennaio 2021, “previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli.

Rimangono inalterati, invece, l‘obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto e il divieto di assembramento.

Spostamenti liberi e stop al coprifuoco

L’altro nodo riguarda gli spostamenti. Con le zone arancioni e rosse non sono possibili quelli tra comuni, mentre rimangono vietati quelli tra Regioni, anche se gialle. Con la zona bianca non sono previste limitazioni alla libertà di movimento all’interno del territorio classificato con questo colore. Infine, cambiano le norme relative al coprifuoco: il divieto di circolazione scatta non più alle 22, ma alle 23.30, per proseguire sempre fino alle 5 del mattino. Si tratta, dunque, di un alleggerimento, ma non di una scomparsa delle limitazioni.

Ma come viene stabilito il colore bianco di una zona?

Cambiano i parametri

Il Dpcm di gennaio 2021 era stato previsto un cambio nei criteri di colorazione delle Regioni, in particolare con un inasprimento. Come spiegato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, le soglie Rt erano scese, ma le ultime disposizioni hanno stabilito un nuovo parametro: in particolare, la zona bianca scatta con meno di 50 contagi su 100 mila abitanti e questo livello si mantiene da 3 settimane (almeno). Oltre ai contagi bassi si deve essere in presenza di uno scenario 1 (una situazione simile a quella di luglio e agosto) e di un rischio determinato dai 21 parametri basso.

Da bianca a gialla, arancione e rossa

Quando si passa da bianca a gialla, arancione e rossa? La zona gialla scatta se ci sono meno di 50 casi su 100mila, un rischio basso o moderato, ma c’è uno scenario 2, 3 o 4, che potrebbe essere causato per esempio da una carenza di terapie intensive o altri parametri.

Se si superano i 50 casi su 100mila non è detto che scatti subito la zona arancione o rossa. Bisogna infatti considerare gli altri indicatori: se il rischio dato dai 21 parametri è basso, anche in presenza di un scenario 3 (dunque, per esempio, tracciamento saltato e sovraccarico del sistema sanitario) o di uno scenario 4 (tracciamento saltato e sovraccarico con rischio di saturazione delle terapie intensive o posti letto nel breve termine) ci si trova ancora in zona gialla. Al contrario, se ci sono meno di 50 casi su 100mila ma un rischio alto e uno scenario 3 o 4 ci si trova rispettivamente in zona arancione e rossa.

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