Green Pass: quando scomparirà

Il 15 febbraio il Super Green Pass diventa obbligatorio al lavoro per i 50enni. Dopo lo stop all’obbligo delle mascherine e la riapertura delle discoteche, fa discutere la possibile sospensione in bar e ristoranti

La prima apertura significativa si è avuta pochi giorni fa, con la fine dell’obbligo di mascherine all’aperto e la riapertura delle discoteche, seppure ancora con qualche limitazione. A precederla c’è stato anche il cambio delle norme relative a quarantena e tamponi a scuola, dal 7 febbraio, mentre il 14 febbraio inizia alla Camera la discussione sullo stato di emergenza, in scadenza il 31 marzo. Salvo sorprese e date le premesse dei giorni scorsi, con la curva dei contagi in calo e le dichiarazioni di Ministri e Sottosegretari, l’esecutivo non dovrebbe rinnovare la misura che è in vigore da due anni. Ecco le prossime tappe.

15 febbraio, vaccino obbligatorio per i lavoratori over 50

Se da un lato si programmano gli allenamenti alle restrizioni, dall’altro il 15 febbraio entra in vigore l’obbligo di Super Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro per gli over 50. In caso di inosservanza della norma, sono previste multe da 600 a 1500 euro. Occorre, dunque, essere vaccinati o aver ottenuto un’immunizzazione naturale da guarigione. In pratica, non basterà più il solo tampone negativo.

24 febbraio, arriva Novavax

Il nuovo vaccino anti-Covid Novavax, il quinto autorizzato in Europa e in Italia, arriverà il 24 febbraio nel nostro Paese. Ad annunciarlo è stato il direttore generale dell’Aifa, l’Agenzia italiane per il farmaco, che ha indicato una data certa dopo i continui slittamenti. Il vaccino potrebbe convincere chi ancora non si è immunizzato perché utilizza una tecnica “tradizionale” (“proteine ricombinanti”), identica a quella di altri vaccini a disposizione da anni, come quelli per l’HPV, epatite, meningite, ecc.

Arriva Novavax, il quinto vaccino anti-Covid

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1° marzo, cambiano le capienze in stadi e palazzetti

È una data molto attesa dai tifosi di calcio e non solo. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e la collega con delega allo Sport, Valentina Vezzali, stanno mettendo a punto le nuove norme che dovrebbero prevedere un ritorno a una capienza del 75% per gli stadi e del 60% per i palazzetti dello sport al chiuso.

10 marzo, ritornano le visite ai pazienti

La data prevista per il ritorno delle visite ai ricoverati in ospedale è proprio il 10 marzo. Secondo quanto contenuto in un emendamento al ddl di conversione del Dl 221/2021, approvato in Commissione Affari Sociali del Senato, si prevede “il ripristino delle visite familiari nei reparti di degenza e la garanzia minima di 45 minuti al giorno, quando si potrà far visita ai propri cari”.  

31 marzo, fine dello stato di emergenza

È una data cruciale, perché dall’eventuale rinnovo dello stato di emergenza dipende anche il mantenimento della struttura commissariale retta al generale Paolo Francesco Figliuolo che, in quanto tale, verrebbe a decadere se venisse meno l’emergenza sanitaria. Lo stesso vale per il Comitato tecnico scientifico. Stando alle indiscrezioni si va anche verso lo stop alle limitazioni per chi è positivo al Sars-Cov-2, ma è asintomatico. Ma quando verrebbe meno l’obbligo di Green Pass?

1° aprile, possibile stop al Super Green Pass all’aperto

Diversi esperti si sono già pronunciati a favore di uno stop, ritenendo che la percentuale elevata di vaccinazioni insieme alla minor aggressività della variante Omicron facciano venire meno l’esigenza di mantenere il certificato vaccinale. Il passaggio, però, sarebbe graduale e riguarderebbe in prima battuta i luoghi all’aperto. Come anticipato da Repubblica, infatti, è probabile che almeno fino a giugno resti il vincolo di esibire il Super Green Pass per i lavoratori over 50 perché legato all’obbligo di vaccinazione proprio per questa fascia d’età. Per l’accesso a mezzi di trasporto, bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, siti culturali, per i quali scade l’obbligo il 31 marzo, potrebbe essere rinnovato. In pratica chi non è vaccinato dal 1° aprile potrebbe riprendere a consumare al bar o al ristorante, purché all’esterno.

Inizio primavera, arriva il vaccino under 5 anni

Una data esatta ancora non c’è, ma Pfizer ha già chiesto l’autorizzazione al commercio alla Food and Drug Administration, l’ente regolatore americano e si prepara a presentare la domanda anche all’Ema. I tempi per il via libera si annunciano molto brevi e, come spiegato dal presidente del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, il vaccino anti-Covid per i bambini piccoli potrebbe arrivare anche in Europa a inizio primavera.

15 giugno: stop agli obblighi per i 50enni non vaccinati

Si tratta forse del traguardo più atteso da chi non è vaccinato e non si è mai ammalato (o è guarito da oltre 120 giorni), perché viene meno l’obbligo di vaccinazione non solo per l’accesso al lavoro, ma anche per tutti gli over 50.

Settembre 2022, il vaccino polivalente

È atteso, infine, per l’inizio dell’autunno un vaccino polivalente, che non sarebbe una quarta dose di uno dei sieri a disposizione, bensì un prodotto nuovo al quale stanno già lavorando le case farmaceutiche. Potrebbe essere bivalente, come quello allo studio di Moderna, in grado di proteggere sia dal Covid (nella sua variante principale, ossia Omicron), sia dall’influenza stagionale, come spiegato dal direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini.

Vaccino polivalente invece della quarta dose: cos’è

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30 giugno 2023, stop al Green Pass europeo

L’ultima data da segnarsi è il 30 giugno 2023, dopo che la Commissione europea ha proposto l’estensione certificato vaccinale, che però non è vincolante per i singoli Stati membri.

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