Illustrazione di Elisa Macellari

Illustrazione di Elisa Macellari

Dovrei reprimere le mie emozioni per il quieto vivere?

  • 23 10 2018

Dal 2015 la scrittrice ha una rubrica su Donna Moderna dove si confronta con le lettrici sui problemi di coppia, sesso, relazioni affettive. Ogni settimana pubblichiamo le sue risposte, online e sulla carta: se anche tu vuoi scriverle, manda una mail a lapostadelcuore@mondadori.it

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Cara Chiara, tu hai sempre buoni consigli per tutti e adesso me ne servirebbe uno. Mi sta succedendo una cosa assurda e del tutto inaspettata. Ho 41 anni, e una relazione stabile da 5. Abbiamo deciso di andare a vivere insieme e stiamo già sistemando casa. Qualche mese fa, per lavoro, ho conosciuto virtualmente un uomo. Non ci siamo mai incontrati: solo telefonate, prima professionali, poi private. Un rapporto fatto di messaggi via via più romantici e appassionati, e una curiosità tremenda di conoscerci. Se non ci siamo mai visti, è solo perché ci separano circa 500 chilometri, ma c’è un bellissimo feeling. Ora mi ha chiesto di passare un weekend insieme. Non immagini quanto vorrei dirgli di sì e prendere il primo treno. Non ho mai mentito al mio compagno, non l’ho mai tradito e ho sempre trovato il tradimento una cosa squallida. Eppure adesso mi trovo qui a chiedermi se devo per una volta seguire il mio istinto e andare a conoscere quell’uomo. Sono quasi certa che sarebbe un weekend pieno di emozione e di passione, che metterebbe in crisi tante certezze. Ma è giusto essere così impulsivi o è forse meglio reprimere le emozioni, interrompere questo rapporto virtuale prima di rovinare quello attuale, e continuare a pensare: «Chissà come sarebbe stato»?

Anonima

Mia cara Anonima, la risposta non c’è. Anzi, la risposta è quella che senti giusta dentro di te. C’è soltanto un problema: dal tono della tua lettera, dalle parole che usi, io intuisco che tu una risposta te la sei data già, forte e chiara. Perciò non ti dico: «Parti perché è giusto». Forse non lo è, non lo so. Ti dico: «Parti perché è quello che vuoi». E non so neanche se questo weekend ti lascerà incantata, se ti farà scoprire una nuova strada o se magari ti lascerà delusa e confermerà la strada vecchia. So che non partire ti lascerà, come già scrivi, il dubbio di aver lasciato andare qualcosa di bello; e questo dubbio, credimi, può costituire uno dei più grandi, più lancinanti dolori di una vita. Hai già scelto: lo sai?

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