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4 aprile . Il drone riprende un campo in una zona agricola della Bosnia Erzegovina, l'area più "minata" dei Balcani, l'unica in Europa dove è ancora altissima la presenza di mine inesplose sotto la superficie del terreno. Qui, come anche in Croazia e in Kosovo, solo nel 2016 sono state migliaia le vittime degli ordigni della guerra che ha insanguinato l'ex Jugoslavia negli anni '90. Le vittime sono prevalentemente civili: bambini, sportivi, boscaioli, maestre d'asilo, colpiti nei giardini, nei sentieri dietro le loro case, nei boschi. Oggi si celebra la Giornata internazionale contro le mine anti-uomo. Ma nonostante la firma della convenzione di Ottawa da parte di 156 paesi, che prevede il divieto di uso, stoccaggio, produzione e distruzione delle mine nel mondo, questi ordigni continuano a mietere vittime civili, un terzo dei quali sono bambini.