Il 13 maggio partirà l’Eurovision Song Contest, quest’anno in diretta da Basilea, in Svizzera (Paese che si è aggiudicato la vittoria nel 2023). A rappresentare l’Italia sarà in gara Lucio Corsi, il cantautore toscano arrivato secondo a Sanremo con Volevo essere un duro e che riproporrà la sua canzone anche sul palco internazionale. Una sua decisione, legata alla performance, potrebbe però costargli cara ed è stato lui stesso a spiegarlo da Fabio Fazio.

La «disobbedienza» di Lucio Corsi

Lucio Corsi ha spiegato durante l’intervista di essere intenzionato a suonare l’armonica a bocca all’Eurovision Song Contest, proprio come ha fatto all’Ariston. «Ma non diciamolo a voce alta, altrimenti se ne accorgono e me lo vietano», ha aggiunto. Il motivo è presto detto: da regolamento non è consentito suonare strumenti dal vivo sul palco, ma l’esibizione può avere solo basi pre-registrate su cui cantare sopra. Una soluzione che però non piace al cantautore, che è deciso a fare di testa sua.

Le regole dell’Eurovision

Il regolamento dell’Eurovision Song Contest parla chiaro. Gli strumenti musicali dal vivo sono banditi per creare uno show più coerente e omogeneo. Quella del contest canoro è una macchina imponente, e questa soluzione è stata pensata per garantire che fili tutto liscio dall’inizio alla fine. Tra le varie altre norme da rispettare, oltre alla durata della canzone che rientri in 180 secondi, anche il veto assoluto a qualsiasi strumento di correzione vocale. Questo sembrerebbe non riguardare Lucio Corsi, che notoriamente non fa uso di autotune nelle sue canzoni, ma in realtà la situazione potrebbe non essere così semplice.

L’escamotage e i rischi

Per poter suonare l’armonica senza contravvenire al regolamento, Lucio Corsi ha deciso di avvicinare la bocca allo stesso microfono che userà per cantare. Un escamotage che dovrebbe allontanare il rischio squalifica poiché lo strumento non è amplificato. Questo però espone il cantautore a un altro tipo di problema: il suono dell’armonica, uscendo dallo stesso microfono utilizzato per la voce, potrebbe essere considerato una correzione vocale. In questo modo un’altra regola sarebbe violata e il rischio di esclusione torna in agguato. Inoltre la traccia che Lucio Corsi ha depositato momento in cui ha accettato di partecipare all’Eurovision non contiene la parte suonata. Questo potrebbe creare un ulteriore difficoltà.

Lucio Corsi da Sanremo all’Eurovision

Lucio Corsi ha ottenuto il biglietto per Basilea dopo che Olly, vincitore del Festival di Sanremo, ha rifiutato di partecipare all’Eurovision Song Contest. Per il cantautore maremmano, che dall’esperienza all’Ariston in avanti ha conquistato una grande fetta di pubblico e il cuore di tantissimi italiani, si tratta di un passo importante e un modo per farsi conoscere anche fuori dai confini nazionali. I numeri degli streaming sono dalla sua parte, tanto da far sì che sia uno dei favoriti per la vittoria finale. Corsi non sarà l’unico cantante italiano in gara: sul palco di esibirà anche Gabri Ponte, ma in rappresentanza di San Marino. Parlerà italiano, pur se in maniera maccheronica e stralunata, anche Tommy Cash con la sua Espresso Macchiato. La gara si preannuncia accesa e non senza colpi di scena.