Rosa sul binario per Auschwitz

Giorno della memoria 2021: 10 film da vedere sulla Shoah

Il ricordo prima di ogni cosa, per evitare che le brutalità si ripetano: con questi 10 film da vedere sulla Shoah commemoriamo i caduti dell'Olocausto in vista del 27 gennaio, Giorno della Memoria 2021

È estremamente difficile riuscire a restituire gli orrori e le tragedie che l'Olocausto ha inflitto a milioni di persone. Ricordare questa tremenda pagina di storia è, però, un dovere: per questo, in vista del Giorno della Memoria, ci sono almeno 10 film da vedere sulla Shoah.

Con gli occhi dei protagonisti ci immergiamo in storie drammatiche di speranza e disillusione, perché non c'è niente di più valido dell'immedesimazione per urlare a gran voce: mai più!

Il bambino con il pigiama a righe

L'innocenza e la dolcezza di due bambini si scontra con l'immane tragedia dell'Olocausto: Il bambino con il pigiama a righe, oltre a essere uno dei libri che raccontano la Shoah più emozionanti del secolo, è anche un film che spacca il cuore.

Protagonisti sono Bruno, bambino tedesco di otto anni figlio di un ufficiale nazista, e Shmuel, un bambino con un pigiama a righe: si tratta di un piccolo ebreo che vive nel campo di concentramento dove il padre di Bruno lavora.

I due, seppur separati da un filo spinato, giocano e diventano amici. Il finale li vedrà uniti nel modo più drammatico, testimoni inconsapevoli di un sistema deplorevole.

Il diario di Anna Frank

È uno dei film da vedere sulla Shoah più significativi: arriva infatti sul grande schermo nel 1959, a soli 14 anni dalla morte di Anna Frank nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, cosa che rende la pellicola ancora più intensa e drammatica.

Come è chiaro, il film si basa su quanto narrato nel diario di Anna Frank, ma il punto di vista è differente: a raccontare la storia, infatti, è Otto Frank, padre di Anna e unico sopravvissuto della famiglia.

Il film raggiunge il suo apice nel finale, quando Otto legge la frase più toccante ed emozionalmente devastante di sua figlia: Nonostante tutto, io credo ancora che la gente in fondo sia buona.

Il pianista

Diretto da Roman Polanski, Il Pianista è basato sull'omonimo libro autobiografico che racconta le memorie di Władysław Szpilman, pianista e compositore ebreo-polacco.

La potenza narrativa della pellicola è indiscutibile: il tormento e la paura di Szpilman sono magistralmente restituite dal protagonista Adrien Brody, acclamato per la sua performance.

Brody è riuscito a raccontare l'improbabile alleanza con un ufficiale tedesco, affascinato dal talento musicale del protagonista, con un'espressività e una capacità attoriale fuori dal comune.

Jona che visse nella balena

Un film diretto da Roberta Faenza, dove ancora una volta ritroviamo il netto contrasto tra l'innocenza infantile e la cruda realtà dei rastrellamenti. Protagonista della pellicola infatti è Jona, bambino olandese di tre anni.

Jona, deportato in un campo di concentramento, vivrà vicino alla mamma in una baracca soffrendo la fame e il freddo, subendo molestie e privazioni. I suoi genitori muoiono mentre lui, pur sopravvivendo, sembra aver perso ogni emozione.

Solo con il tempo, Giona riuscirà a ritrovare la gioia, memore di una madre che, come un fiore in un mare di cemento, non ha fatto che ripetergli di non odiare nessuno, mai.

Schindler's list

Non è solo un film da vedere sulla Shoah, è IL film: in Schindler's List dolore, disperazione, spirito di sacrificio e speranza si intrecciano grazie all'ingegno di Steven Spielberg.

Per chi non lo sapesse, il film segue le vicende di Oskar Schindler, industriale tedesco che insieme alla moglie Emilie è riuscito a salvare più di mille rifugiati ebrei.

Divenuta una delle più viste nel Giorno della Memoria, la pellicola narra tutti gli sforzi di Schindler per corrompere ufficiali tedeschi e proteggere gli ebrei che ha impiegato come forza lavoro, tenendoli lontani dai campi di concentramento.

Il film è stato girato interamente in bianco e nero, fatta eccezione per poche scene a colori divenute iconiche: la scena iniziale, in cui due candele si spengono; la scena del rastrellamento e della riesumazione, dove appare la bambina dal cappotto rosso e il finale, dove appare la tomba del vero Oskar Schindler.

La signora dello Zoo di Varsavia

Una pellicola più recente (risale al 2017) ma estremamente meritevole e d'impatto: La signora dello Zoo di Varsavia si ispira a una vicenda realmente accaduta.

Narra la storia di Antonina e Jan Żabiński, marito e moglie a capo dello zoo di Varsavia. Con l'invasione della Polonia, lo zoo si svuota per via delle bombe e degli abbattimenti degli animali perpetrati dai soldati tedeschi, diventando un deposito di armi.

Antonina e Jan rimangono a capo dello zoo, trasformandolo in un allevamento per maiali: così facendo, riescono a creare delle gallerie collegate al ghetto, dove gli ebrei vivono in condizioni disperate, e a dare loro una nuova speranza.

La tregua

Basato sull'omonimo romanzo di Primo Levi, La Tregua sposta lo sguardo ancora più in là, mettendoci di fronte a ciò che è avvenuto nella fase successiva all'Olocausto.

La pellicola, diretta da Francesco Rosi, racconta il lungo viaggio di Levi per tornare a casa: un cammino, quello da Auschwitz a Torino, fatto di mesi di spostamenti e sofferenze nell'Europa centro-orientale.

La Tregua è la testimonianza delle ulteriori sofferenze inflitte a milioni di sfollati al termine della Seconda Guerra Mondiale, uomini che avevano già subito ogni tipo di orrore.

La vita è bella

Non avrebbe bisogno di presentazioni, La Vita è Bella. Il film di Roberto Benigni aiuta a non dimenticare la Shoah e la racconta in modo inedito e carico di sentimento.

La pellicola, infatti, narra dell'amore tra il cameriere ebreo Guido e la maestra elementare Dora, da cui nasce il piccolo Giosuè. La famiglia verrà deportata in un lager e Guido, pur di proteggere il bambino, fingerà di star partecipando a un gioco, dove il primo premio è un carro armato.

La storia, struggente, è liberamente ispirata a due zii di Nicoletta Braschi, che si chiamavano proprio Dora e Guido.

Storia di una ladra di libri

Basato sul libro La Bambina che salvava i libri, il film Storia di una ladra di libri parla di Liesel Meminge, una bimba tedesca che durante l'ascesa del nazismo sviluppa una grande passione per la lettura.

La bambina sarà testimone di tutti gli orrori del regime nazista e, per sfuggire e far sfuggire gli altri dalla realtà, decide di rubare i libri che il reich sta facendo scomparire dalla circolazione.

Liesel farà amicizia con un giovane ebreo, Max, e proprio con lui condividerà la passione per la lettura e per la scrittura. La guerra, però, è impietosa e i due dovranno affrontare prove dolorose.

Un sacchetto di biglie

In ultimo, tra i film da vedere sulla Shoah non dovrebbe mancare Un sacchetto di biglie. I protagonisti sono due ragazzini ebrei, Joseph e Maurice, che vedono cambiare le cose intorno a loro durante l'ascesa del nazismo.

Additati, emarginati e messi da parte, i due faticano a comprendere quanto accade, avvertendo un profondo senso di ingiustizia. Le cose peggiorano quando il padre li avvisa di un'imminente partenza verso luoghi più sicuri.

La famiglia infatti si separerà e i fratellini dovranno imparare a cavarsela da soli. I piccoli fuggiranno da Parigi attraverso luoghi sconosciuti imparando a difendersi, a eludere i controlli delle SS e a scappare dalle barbarie naziste per ricongiungersi alla famiglia.

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