Giornata mondiale del sonno

17 marzo: Giornata mondiale del sonno. Cosa succede se non si dorme?

Dormire è da sempre considerato il primo alleato di salute e benessere. Ma cosa succederebbe se smettessimo di dormire?

Il 17 marzo si celebra la giornata mondiale del sonno. La qualità del sonno è molto importante, non solo per la nostra bellezza, ma anche per il nostro benessere fisico e mentale.

Dormire bene e un numero sufficiente di ore è da sempre considerato il primo alleato di bellezza, oltre che di benessere. Spesso però, a causa del troppo lavoro e di condizioni di stress che ci condizionano, i ritmi del sonno sono alterati, causando non solo sonnolenza diurna ma anche alcuni sintomi che possono portare anche a gravi danni per la salute stessa.

La mancanza di sonno infatti porta a una maggiore irritabilità, pessimo umore, depressione, rabbia, ansia e difficoltà nel prendere decisioni e nel concentrarsi.

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Giornata mondiale del sonno: perché si celebra

 La giornata mondiale del sonno, è stata istituita dalla World Association of Sleep Medicine nel 2008 e viene festeggiata ogni anno. La decisione di creare questa giornata, è stata data dalla necessità di celebrare i benefici di un sonno buono e salutare e di richiamare l’attenzione della società sulle problematiche legate ai disturbi del sonno e alle relative cure, necessità di informazione e aspetti sociali, nonché di promuovere la prevenzione dei disturbi del sonno e la loro gestione.

I sintomi della mancanza di sonno

Convinto di dimostrare che la mancanza di sonno non avrebbe causato danni particolarmente gravi, l’americano Randy Gardner si impegnò al fine di raggiungere il record mondiale per numero di ore continuative senza mai dormire, riuscendo a rimanere sveglio per 11 giorni e 24 minuti!

L’esperimento però causò risultati preoccupanti per la sua salute, in quanto portò Gardner a soffrire di paranoia, allucinazioni, deflessione dell’umore e molti altri problemi psicologici. Non a caso, la privazione di sonno è uno dei metodi di tortura tristemente conosciuti.

17 marzo: Giornata mondiale del sonno. Cosa succede se non si dorme?

Cosa succede al cervello di chi non dorme

Se il sonno è il nostro primo alleato di benessere, cosa succede se non riusciamo a dormire le ore necessarie per un buon riposo?

Il cervello lavora con maggiore fatica

Un cervello che è rimasto sveglio troppo a lungo inizia a essere meno efficiente e a lavorare più duramente, a causa dell’aumentata attivazione della corteccia prefrontale. Il cervello richiede maggiori energie, cercando di supplire alla privazione di sonno. I sistemi che controllano le reazioni allo stress, la digestione, il sistema immunitario, l’umore e la sessualità vengono messi a dura prova. Inoltre dormire poco potrebbe influenzare gli ormoni che regolano l’appetito e il metabolismo del glucosio,  portando quindi ad ingrassare.

Si riduce la memoria a breve termine

L’immagazzinamento temporaneo e la prima manipolazione delle informazioni che entrano nel cervello viene ridotta drasticamente, portando anche a un notevole calo dell’attenzione. Ecco allora che non si riesce più a ricordare un numero di telefono appena dettato, la lista della spesa, le cose da fare o che ci vengono dette, si iniziano a fare a errori, ad avere i riflessi rallentati e tempi di reazione più lunghi.

Diminuisce la memoria a lungo termine

Dormire gioca un ruolo importante nel consolidare le informazioni acquisite durante il giorno. Anche mentre dormiamo il nostro cervello è attivo. Riordina, integra e dà un senso a tutto quello che abbiamo visto e sentito. La mancanza di sonno non permette che questo processo avvenga, impedendo così di imparare nuove abilità e apprendere informazioni.

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Si registra un calo dell’attenzione

Se normalmente riusciamo a distinguere una voce in mezzo a molte altre, a focalizzare l’attenzione su un bersaglio o individuare un oggetto tra molti, quando si è particolarmente stanchi la vigilanza cala e aumenta la difficoltà a prestare attenzione alle stimolazioni sensoriali che ci circondano. Questo perché la capacità di concentrazione diminuisce drasticamente.

Si perde l’abilità di pianificazione

Dopo sole 36 ore continuativamente svegli, il nostro cervello non è più in grado di programmare. Non si è quindi più capaci di decidere come e quando iniziare o terminare una attività, ci si arena su compiti semplicissimi e il cervello sembra essere immerso in una fitta nebbia, condizione che impedisce così di giungere ad una decisione.

Si agisce per automatismi

La mancanza di capacità di pianificazione porta il nostro corpo ad agire come un automa. Il cervello va a ripescare quegli automatismi che ormai sono intrinsechi e viaggia in automatico. Ecco quindi che le abitudini prendono il sopravvento, ripetendo le stesse azioni a cui il nostro cervello è abituato a mettere in pratica in situazioni similari.

Diminuisce la percezione del rischio

La percezione del rischio viene ridotta drasticamente dalla mancanza di sonno. Un facile esempio può essere quello dei giocatori di poker che, proprio a causa delle ore prolungate di gioco, saltando anche il ciclo del sonno, a un certo punto non riescono più a essere strategici.

17 marzo: Giornata mondiale del sonno. Cosa succede se non si dorme?

Si registrano danni alle cellule cerebrali

Il non dormire (abbastanza) può provocare anche seri danni ai neuroni, le cellule del cervello. I processi metabolici avvengono in modo corretto solo se si dorme almeno 8 ore al giorno. Viene così prodotta l’energia necessaria al rinnovamento cellulare. La privazione di sonno accelera la morte delle cellule cerebrali a breve termine e porta stanchezza e malumore.

Compaiono allucinazioni e aggressività

Numerosi studi hanno dimostrato come l’insonnia possa innescare allucinazioni, disorientamento, paranoia e aggressività. Tali patologie innescano un circolo vizioso che porta ad ulteriori problemi di insonnia. Ecco da qui l’importanza di riposare sempre e concedersi delle ore sufficienti di sonno per evitare questi disturbi.

Aumenta il rischio di causare incidenti

I controlli per gli automobilisti, a oggi, si concentrano sull’uso di cellulari e su un eventuale abuso di alcol. Ma anche la mancanza di sonno può portare a una maggiore disattenzione in auto e a conseguenti incidenti. Le persone stanche a causa del poco dormire, infatti, hanno la stessa probabilità di causare incidenti.

Basti pensare che le prestazioni psicofisiche iniziano a diminuire dopo 16 ore di veglia, e 21 ore senza dormire equivalgono a un contenuto di alcool di sangue pari allo 0,8%.

Dormire poco: le conseguenze sulla nostra bellezza

Dormire poco è uno stress per la nostra pelle, che non avrà la possibilità di rigenerarsi, e apparirà spenta e secca. Il nostro sguardo sarà segnato da occhiaie e borse sotto gli occhi, che risulteranno arrossati.
La sensazione di stanchezza fisica si ripercuoterà anche sulla nostra postura e sulla nostra camminata, che quindi risulteranno meno eleganti e femminili.

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