lato-d libreria milano
Anna Francesca Ghezzi, Marta Santomauro, Giulia Tettamanti

Alla scoperta del lato D

D sta per desiderio. E Lato D è il nome di una libreria appena aperta a Milano. Un posto unico, in cui comprare tanto romanzi quanto sex toys. Ma soprattutto parlare senza tabù di sesso ed emozioni. Come ci raccontano qui le fondatrici

Cos’è lato D

Si chiama LATO D ed è una libreria appena inaugurata. Trentacinque metri quadri colorati e stracolmi di libri e oggetti che ruotano intorno alla D, la lettera sull’insegna che sta per “desiderio”. Siamo nel pieno della Chinatown milanese, i ravioli al vapore profumano le strade mentre le tendenze culturali si avvicendano senza sosta. Adesso è la volta di un luogo dove educare al piacere, alla consapevolezza e alla sessualità: varchi la soglia e trovi albi illustrati dalle copertine bellissime, romanzi dai titoli eloquenti. Libri per tutte le età, disegni con grandi soffioni e verdissimi quadrifogli – i simboli del desiderio, quelli per cui, appena trovati, si pensa subito a qualche speranza formato augurio – e non solo. Non mancano certe confezioni cilindriche molto chic che contengono oggetti impensabili, almeno in una libreria: i sex toys.

Cresce l’interesse sui temi legati al corpo

«È nato tutto durante il lockdown» racconta Marta Santomauro, 39 anni, libraia con un’esperienza decennale. «Parlavo con le amiche Giulia Tettamanti e Anna Francesca Ghezzi di quanto in giro ci fosse un nuovo interesse verso le tematiche del corpo, ma ci sembrava confinato solo al mondo online. A parte i social, gli influencer e qualche esperto che rilasciava opinioni, non esisteva nulla». E così, l’associazione nata nel 2021 come uno tra i progetti vincitori del bando della Scuola dei Quartieri del Comune di Milano, diventa libreria: è la conclusione a cui sono approdate le tre amiche insieme ad altri tre soci, c’è anche un uomo, Marco Ferra, dopo due anni di incontri e serate a tema. «Avevamo capito che era il momento giusto per aprire un luogo fisico dove “normalizzare” ogni discorso che avesse a che fare con il desiderio. Io penso sempre che, se i miei genitori mi avessero fatto leggere da piccola certi libri, avrei avuto meno problemi da adulta nel relazionarmi col mio corpo e con quello altrui» continua Marta.

Lato D propone libri ed eventi per ogni età

LATO D è un unicum in Italia. La programmazione non è mai fissa: alle presentazioni di libri si alternano gruppi di lettura ed eventi pensati ora per i bambini, ora per gli adolescenti, ora per i lettori over. Del resto, a qualsiasi età abbiamo curiosità e dubbi. Ma nulla sugli scaffali rimanda a qualcosa di volgare perché questo, sottolineano le tre amiche, vuole essere un luogo “sicuro”: per togliere i genitori dall’imbarazzo di dover rispondere alle domande dei bambini, durante alcuni eventi, per esempio, le ante della vetrina dove ci sono le scatole dei sex toys saranno chiuse. «Il desiderio appartiene a tutti» aggiunge Giulia Tettamanti, 34 anni, figura commerciale e marketing della casa editrice NNE, oltre che cofondatrice, di LATO D. «Non ci è stato mai detto, però, che serve imparare a gestirlo, coltivarlo e dargli forma. Qui si potrà fare perché è un luogo dove poter conoscere in modo libero tutto ciò che ha a che fare con le emozioni e le relazioni. Qualche tempo fa abbiamo chiesto sui social di quale colore le persone immaginassero il desiderio ed è emerso a grande maggioranza il viola. Ecco, immaginarlo e riconoscerlo è una sfida importante. Assecondarlo o reprimerlo è invece un’altra storia, e viene in un secondo momento» precisa.

In Lato D ci sono autori e autrici da riscoprire

«La radice etimologica del termine de-sidera ci rimanda del resto, a una tensione verso qualcosa che sembra irraggiungibile, che cambia sempre forma. Come le stelle. Per gestire questa forza servono però anche gli strumenti giusti, ovvero una sorta di educazione che dura tutta la vita. Ho parlato di questo progetto ai miei genitori 80enni e cattolici e sa cosa ci hanno detto? “Brave!”. E hanno aggiunto: “È vero che parlate anche di sesso ma lo fate in modo delicato”» conclude Giulia. Certo, la sessualità è al centro di tanti titoli di autrici del desiderio da (ri)scoprire: da Anaïs Nin ad Alba De Céspedes, da Goliarda Sapienza a Clarice Lispector. Ma sugli scaffali di LATO D fanno bella mostra di sé anche albi illustrati dolcissimi per esplorare gli stereotipi di genere e l’identità (Così come sono di Hélène Druvert), libri divertenti e inclusivi che usano le immagini (Ciclo di Natalie Byrne), saggi e romanzi: da Il capitale amoroso di Jennifer Guerra a La volontà di cambiare di Bell Hooks, da Cosa vuol dire fare l’uomo di Mica Macho a Spatriati di Marco Desiati. «Tra le attività realizzate con l’associazione ci sono anche laboratori nelle scuole» aggiunge Anna Francesca Ghezzi, 38 anni, educatrice e cofondatrice della libreria.

I giovani richiedono educazione sessuale

«Agli incontri venivano in genere 17enni molto ferrati sui temi dell’identità di genere perché loro del resto sono la generazione fluida. Ma quando facevamo domande tipo “Come stai?” o “Che emozione provi?”, rispondevano un veloce “Bene”, senza sapere in realtà cosa dire. Gli adolescenti hanno un’alfabetizzazione emotiva molto scarsa e soprattutto sono affamati di educazione sessuale visto che, l’unica a disposizione è quella dei pari o quella reperibile, online. Nessun adulto ha mai spiegato loro qualcosa e per questo nei laboratori ci chiedono senza grandi filtri di parlare di contraccezione maschile e femminile e di vedere cosa offre il mercato. È anche pensando a loro che è nata la libreria. Ce li immaginiamo che girovagano tra gli scaffali, liberi di conoscere il mondo che ruota intorno al desiderio, tra manuali sull’orgasmo e altri sul machismo, liberi di non sentirsi giudicati» conclude Anna. E così ritrovarsi alla cassa per pagare un libro di Roberto Saviano ma anche un sex toy qui sarà la, normalità.

Lato D non è una libreria per (sole) donne

L’unico rischio che si può correre semmai è, scambiare la D di LATO D per “donna”. «Non è una libreria, pensata al femminile, tutt’altro» sottolinea Marta. «Le donne sono anni che si interrogano su queste tematiche, vuoi per i movimenti femministi vuoi perché spinte dai cambiamenti sociali. Chi deve rivedere la sfera del desiderio, in realtà, è l’uomo. Piangere, emozionarsi e comunicare, ciò che si prova sono ancora tabù maschili. Cari uomini di ogni età vi aspettiamo numerosi!».

Parliamone insieme

La nostra Stella Pulpo, adesso in libreria con C’era una volta il sesso, Feltrinelli, parte alla ricerca del desiderio perduto anche sui nostri social., Mercoledì 5 luglio inauguriamo su Instagram e Facebook In che sesso: uno spazio di conversazione via reel e stories per indagare l’eros di oggi. A partire da una domanda tosta, che molte ci facciamo ma di cui parliamo, poco: cosa è successo alla voglia di vivere il piacere insieme? «Ti è mai capitato di conoscere una persona, frequentarla per settimane e dopo emoji, flirt e ammiccamenti ancora non succede niente? Il desiderio in sé è andato, in crisi, tra le coppie come tra i single» ci anticipa Pulpo. Intanto, preparate le vostre domande, anche le più politically incorrect: nelle stories di @donnamoderna e @memoriediunavagina, potrete parlarne con Stella.

La nostra nuova serie di video Podcast

Appuntamento dal 7 luglio, ogni venerdì per 5 settimane

SESSO LIBERA TUTTI – LE DOMANDE CHE NON HAI MAI AVUTO IL CORAGGIO DI FARE è una nuova serie di video podcast che finalmente darà risposte pratiche, dirette, irriverenti a quelle curiosità hot che tutte noi abbiamo ma che, per pudore o vergogna, teniamo nascoste. Con noi, nella location di Casa Xiaomi a Milano, ci saranno: Monica Calcagni, ginecologa, Eleonora Lanzerotto, ostetrica, Fabrizio Quattrini, sessuologo, Stella Pulpo, scrittrice. Troverai le puntate sul nostro sito, donnamoderna.com, e sulle piattaforme audio Apple Podcasts, iHeartRadio, Spotify, Google, Spreaker, Deezer. Stay tuned!

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