Mi capita di frequente di trattare in seduta il tema dell’eredità, una questione che vede spesso coinvolti fratelli e sorelle e che può aprire ferite molto profonde e riportare a galla differenze antiche, creando disaccordi se non addirittura una guerra aperta. In questo caso, una sorella eredita la casa di famiglia e i fratelli sono esclusi da questa parte di eredità. Il lettore che ci ha scritto si sente tradito.

Per l’eredità si finisce spesso in tribunale

Dall’esterno, ci si chiede perché a volte le posizioni siano così rigide da trascinare i contendenti in tribunale, impegnati a portare avanti una lotta per anni anche a costi molto elevati, tali da non giustificare il contenzioso.Ma anche quando i beni non sono così ingenti da motivare un ricorso alla giustizia, l’eredità crea dolore in chi si ritiene svantaggiato e genera un dubbio sull’amore che si aveva per lui.

Nell’eredità c’è anche un aspetto simbolico

L’eredità non è mai una mera questione economica, c’è sempre un aspetto simbolico: è l’ultimo messaggio che si lascia ai figli, mette in discussione la relazione che c’era con i genitori e fra fratelli, è la quantificazione dell’affetto che mamma e papà avevano per noi.

Perché lei sola ha in eredità la casa di famiglia?

Quanto valevo io per te? È la domanda che si fa chi non ha ricevuto una parte uguale o, peggio, è stato lasciato fuori dalla divisione. Anche perché a volte il beneficiato è magari un fratello che non si è occupato così tanto dei genitori come gli altri, o non appare così degno, eppure era, comunque, il preferito.

I beni immobili sono mantenuti nel ricordo

Gli studi dicono anche che il denaro ereditato viene speso e utilizzato per soddisfare dei desideri e dei sogni personali, mentre gli immobili tendono a essere mantenuti nel ricordo. Spesso i genitori premiano o identificano un erede a cui passare il testimone, affidandogli per esempio il compito di guidare un’attività, penalizzando gli altri fratelli, con il rischio di riaprire i conti sospesi fra loro.

Naturale provare la rabbia per l’eredità

È importante poter esprimere anche la rabbia per l’ingiustizia subita, ma nel caso in questione, il lettore può ancora cercare di far comprendere a sua madre e a sua sorella che cosa ha provato e trovare, insieme all’altro fratello, delle soluzioni che possano riportare l’equità, capire per quali ragioni la mamma crede che la sorella vada tutelata.

Ma, poi, occorre voltare pagina

Quando questo non è più possibile e si pensa di aver subito un torto, è importante poter sentire il dolore, sì, ma occorre anche voltare pagina. Tirare una riga aiuta a liberarsi dal rancore che potrebbe avvelenare la vita e da dissapori che magari esistevano già prima, ma non sono stati risolti e ritornano a galla.