Ho sorpreso mia figlia intenta a farsi foto sexy per il suo ragazzo e lei dice che è una cosa “normale”. A me non sembra proprio… (Elisa)

Cara Elisa, tua figlia ha ragione su una cosa: per la generazione Z è “normale” scambiarsi foto e video sensuali. Questa pratica però li espone al revenge porn: la diffusione pubblica di questi materiali estremamente personali.

Sexting: inizia con la chat…

Dato che con gli adolescenti le prediche raramente funzionano, ti consiglio di raccontarle questa storia. Marta aveva 14 anni quando iniziò a ricevere le attenzioni di Mirko (17), il ragazzo più popolare della scuola. I due iniziarono subito a chattare ma, dopo qualche giorno, il ragazzo le chiese di inviargli delle foto senza reggiseno. Marta era lusingata, ma fu frenata dalla paura-amica: una morsa allo stomaco che la convinse a dire “NO”.

… e finisce con il reato di revenge porn

Dopo qualche settimana si misero insieme e trascorsero una bella estate. Mirko però non si diede per vinto e mesi dopo le disse: “Se non ti fidi di me che sono il tuo ragazzo, di chi ti puoi fidare?” Anche se la paura-amica cercò di metterla nuovamente in guardia, questa volta Marta gli inviò diverse foto. La loro storia proseguì fino a settembre, ma quando la ragazza decise di lasciarlo, Mirko condivise le sue foto con amici e compagni di squadra.

Sexting e revenge porn: chi deve vergognarsi non è la vittima

Nel giro di poche ore quasi tutti in paese ricevettero le foto. Distrutta dalla vergogna Marta si chiuse in casa e perse l’anno scolastico. Per attenuare il dolore che aveva nel cuore iniziò anche a farsi dei tagli sulle braccia. Quando la madre mi chiese di parlarle la aiutai a comprendere che era Mirko che doveva vergognarsi, non lei. Ora Marta sta bene e mi ha fatto promettere di raccontare la sua storia a genitori e adolescenti.

Sexting e revenge porn: l’inganno della fiducia

Partendo dalla sua storia puoi riflettere con tua figlia su questi tre passaggi. Il primo è l’inganno della fiducia. Il sexting, anche se fatto col proprio partner, è una pistola carica che, prima o poi, può essere usata contro di noi; anche come forma di ricatto (revenge porn).

Ascolta la tua diffidenza

La seconda è che dobbiamo riconoscere ed ascoltare la “paura-amica”, quella voce che Marta ha ascoltato solo in un primo momento. La paura-amica è una paura salva vita.

Prima di cedere al sexting pensa se sei così d’accordo

Infine invito tutte voi lettrici a pensare con i vostri figli (sia maschi che femmine) questa preziosa lezione d’amore: «Non dire mai un SÍ ad altri che sia un NO a te». Uno scudo che i nostri figli devono imparare a maneggiare.