Elisa Macellari illustrazione Donna Moderna

Credevo che ci saremmo sposati, ma dopo 9 anni lui mi ha lasciata

  • 20 11 2020
Dal 2015 la scrittrice Chiara Gamberale ha una rubrica su Donna Moderna dove si confronta con le lettrici sui problemi di coppia, sesso e relazioni affettive

Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara Gamberale alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a lapostadelcuore@mondadori.it

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Cara Chiara,
ti scrivo perché avrei tanto bisogno di una mano. Mi sento molto sola e vorrei confrontarmi con altre lettrici. Vorrei chiederti, perciò, se avessi voglia di pubblicare questo mio indirizzo mail – [email protected] – che ho creato apposta per poter ricevere qualche preziosa lettera. Sono stata 9 anni con un ragazzo con cui pensavo che mi sarei sposata e sarei invecchiata. Arrivato il momento di andare a convivere, ha cominciato ad accampare scuse: non guadagnavo abbastanza, volevo solo sistemarmi dato che lui, invece, guadagnava bene, non piacevo ai suoi genitori. Non mi sono mai spiegata il perché di queste cattiverie. E poi ho scoperto che frequentava già un’altra. Ho cercato di parlargli, anche solo per un confronto, ma lui lo ha sempre evitato. Dopo pochi mesi ha iniziato a convivere con la sua nuova ragazza, cosa che, a quanto pare, dopo avergli dato 9 anni della mia vita, io non meritavo. A distanza di quasi un anno, non riesco ancora a capacitarmi di come abbia potuto dirmi che ero la persona più importante della sua vita e mettermi da parte, poco dopo, come una scarpa vecchia. Nel frattempo, visto che tutti gli amici del gruppo erano i suoi, sono rimasta completamente sola e, a causa della crisi, ho perso anche il lavoro. Il risultato è che non riesco più a vedere la luce. Ho 30 anni e devo ricominciare tutto da capo. Grazie, Alessia

Cara Alessia,
fidati di me: ricominciare, tanto più alla tua età, è molto meno crudele di quanto ti possa sembrare. Hai dedicato a un ragazzo molti anni, certo, e hai declinato tutti i verbi al plurale, anche e forse soprattutto quelli che non possono che essere declinati al singolare: io respiro, io esisto, io sono… Ma adesso potrai sorprenderti della donna che nel frattempo, ai bordi di questa storia, sei diventata. Sai, mi fai pensare a una poesia piccola e meravigliosa di Patrizia Cavalli: «Fingo di aspettarti per ingrandire i minuti. E fai bene a non venire». Ecco, fai tue queste parole come fossero un amuleto. So che ringrazierai questo momento buio che, lentamente, fra domande e paure, mentre non te ne accorgi, ti sta rimettendo al mondo: nuova, forse più consapevole. Felice, un giorno, in una maniera anche quella nuova e forse più consapevole.

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Disegno di Elisa Macellari

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