Valle d’Aosta

Che emozione il nostro trail in Valle d’Aosta

  • 30 10 2020
Le ambassador di Corri con noi si sono messe alla prova con una gara meravigliosa partita da Gressoney-Saint-Jean. A sostenerle dai nostri social c’era tutta la community. Ecco come è andata

Entusiasmo, passione, amicizia, coraggio: sono queste le parole che hanno reso unico e speciale il nostro trail running Corri con noi. Il 10 e 11 ottobre le nostre ambassador si sono date appuntamento nella splendida cornice della Valle d’Aosta, ai piedi del massiccio del Monte Rosa. E, ancora una volta, hanno sfidato e superato i loro limiti affrontando un anello di 20 km con un dislivello di 850 metri. Partenza e arrivo a Gressoney-Saint-Jean, passando da Gressoney-La-Trinité. Grande è stata l’emozione di ritrovarsi, in questo 2020 così particolare, e condividere un’esperienza ad alto tasso di adrenalina. «Il primo anno nel deserto del Negev abbiamo stretto un forte rapporto di amicizia» dice Elisa Adorni, ambassador di Parma. «In questi mesi ci siamo tenute sempre in contatto, anche se ci dividevano molti chilometri, ma ritrovarci qui, guardarci negli occhi e correre fianco a fianco è stato davvero super».

Giovanni Moioli e Gabriele Seghizzi
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La camminata di 5 km si è svolta sul primo tratto del percorso di gara.

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– La direttrice di Donna Moderna Annalisa Monfreda e il suo gruppo allungano il passo.

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– Per correre in montagna ci vogliono le scarpe giuste.

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– Nel trail le ambassador alternano corsa e camminata.

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Iveta Sedlackova, ambassador di Firenze, festeggia all’arrivo davanti al laghetto Gover e al massiccio del Monte Rosa.

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– Il tracciato della gara ha attraversato i villaggi alpini con le tipiche case Walser.

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– Per modulare le forze bisogna avere sotto gli occhi tempi e distanze.

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– Elisa, Federica ed Eleonora sorridono sul podio.

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– Elisa si prepara per la serata.

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– Federica corre tra i boschi colorati dal foliage della Valle d’Aosta.

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– Le ambassador applaudono lo chef Giorgio Mosca del ristorante Morgenrot (ristorantemorgenrot.it).

Insieme andiamo più lontano

L’unione fa la forza e mai detto è stato più vero come in questa occasione. Le nostre ambassador, infatti, non erano sole. A seguirle da casa e a fare il tifo c’erano le donne della nostra community. Anche nel 2020 avremmo voluto aprire la gara a tutte come abbiamo fatto per il deserto del Marocco, ma la massima attenzione alla sicurezza e alle regole imposte dal contenimento della pandemia, ci ha convinto a cambiare programma. «Dietro di noi ci sono le runner che ogni settimana si allenano con i nostri gruppi di corsa in 12 città in tutta Italia: ci stanno seguendo in diretta sui social, fanno il tifo, con il cuore sono tutte qui» dice la direttrice di Donna Moderna Annalisa Monfreda che ha partecipato alla gara. «Il valore più grande di Corri con noi è la connessione, e la connessione non si perde anche se è necessario mantenere la distanza».

Guarda il video:

L’adrenalina della competizione

Il primo giorno, per riscaldare le gambe, abituare il respiro ai 1.400 metri di Gressoney-Saint-Jean e anche, perché no, raccontarsi le ultime novità nella vita di ognuna, le ambassador hanno fatto una camminata di 5 chilometri lungo il primo tratto del percorso di gara. E la passeggiata è proseguita la sera, con il piccolo trekking notturno e illuminato dalle torce che le ha portate al ristorante Morgenrot, baita gourmet in località Bedemie a Gressoney La Trinité, dove le chiacchiere sono continuate davanti ai piatti tipici valdostani. Il giorno dopo tutte schierate alla partenza con la voglia di macinare chilometri.

Lasciato il laghetto Gover, con le sue acque trasparenti in cui si specchia il massiccio del Monte Rosa, le ambassador hanno superato il torrente Lys per poi costeggiarlo fino al piccolo borgo di Tschemenoal. Il dislivello ha iniziato a farsi sentire lungo il vecchio sentiero Walserweg che arriva ad Alpenzu Piccolo e Alpenzu Grande, i meglio conservati fra gli antichi villaggi Walser, con le loro casette di legno e pietra. «Non ero al mio primo trail ma sono abituata a correre al mare e devo dire che all’inizio ho patito un po’ il dislivello. Poi, ho capito che davanti a paesaggi del genere il tempo non conta, bisogna godersi l’avventura e mi sono perfino fermata a fare qualche foto» racconta Maria Elena Calcagnile di Lecce. «Abbiamo corso fianco a fianco e ci siamo sostenute l’un l’altra» aggiunge Iveta Sedlackova di Firenze. «La magia del trail, con la brina che fa brillare l’erba e il Monte Rosa davanti agli occhi, ci ha fatto superare ogni fatica».

Ed è proprio una delle più suggestive vedute sul Rosa che ha anticipato la discesa a valle lungo la passeggiata della Regina, chiamata così perché Margherita di Savoia la percorreva partendo dalla sua residenza estiva. Giù fino a tagliare il traguardo al laghetto Gover. Prima è arrivata Elisa Adorni con un tempo di 2 ore e 3 minuti. Seconda, Federica Verdoya, ambassador di Padova, solo 1 minuto e mezzo dopo. Terza, Eleonora Suizzo di Catania, in 2 ore e 20. E via via tutte le altre.

I racconti al traguardo

Più che i tempi di arrivo, negli occhi e nella mente delle ambassador rimarranno le immagini viste e le emozioni vissute lungo tutto il fine settimana. «Questo è stato un vero trail, fatto di salite impervie, piccoli ruscelli, rocce che spuntano qua e là, sentieri scoscesi e ripide discese» racconta Eleonora Suizzo di Catania. «Sono partita un po’ forte per il mio ritmo e ho trovato un paesaggio molto diverso da quello dell’Etna a cui sono abituata, ma sono davvero felice di aver supetato ancora una volta i miei limiti». «I momenti divertenti sono stati tanti: Elisa che affonda tutto il piede in una pozza, un asinello che spunta dietro a una curva» ricorda Federica Verdoya. «E poi la sensazione dell’aria fredda e pulita che ti entra nei polmoni. Amo la montagna e le Alpi sono davvero un luogo speciale per correre».

Anche Grazia Bellomo di Napoli porterà a casa il ricordo delle cime innevate. «È stato il mio primo trail e non poteva andare meglio» dice sorridendo. «Ci ho preso gusto, ora voglio allenarmi per correre la 55 chilometri del Monte Bianco l’anno prossimo». Grinta e coraggio non mancano certo alle nostre ambassador. Anche chi non era in forma ha tenuto duro. «Qualche settimana fa ho avuto un infortunio serio alla spalla» svela Arianna Bianchini di Milano. «Ma non ho voluto rinunciare a rivedere le mie amiche e a una gara che ha soddisfatto tutte le mie aspettative. Mi sarà da stimolo per tornare in pista al 110%».

Come lei anche tutte le runner della nostra community continuano a correre. Da Nord a Sud condividono passione e voglia di superare i limiti. Brave ragazze, siete fortissime!

Foto di Giovanni Moioli, Gabriele Seghizzi

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