Il cappello di Cillian Murphy è l’altro protagonista di Oppenheimer

Mancano pochi giorni all'uscita del nuovo film di Christopher Nolan che, insieme a Barbie, sta sbancando i botteghini negli Stati Uniti tanto che si parla di effetto Barbenheimer per il cinema. E anche sul set di Oppenheimer la moda ha il suo peso

23-8-23 segnatevi questo numero. Niente magia o fortuna al gioco, esce al cinema Oppenheimer, il grande film di Christopher Nolan. Grande perché va assolutamente visto sullo schermo più enorme che avete nelle vicinanze. Quindi al cinema. Se siete fortunati perché abitate in zona Milano, andate a Melzo, la sala migliore che c’è in Europa. Una delle poche in grado di proiettare i 70 mm, scelti dal regista. Non è un tecnicismo. Fa la differenza. Come i dettagli dicono.

Il cast stellare di Oppenheimer

E, infatti, non siamo qui a parlarvi del film: sono mesi che tutti lo fanno. Lasciatevi travolgere dalla storia, la, nascita della bomba atomica, dai personaggi, il cast è impressionante: Robert Downey Jr., Emily Blunt, Rami Malek, Matt Demon, Gary Oldman, Casey Affleck, Kenneth Branagh, Matthew, Modine… e il gioco dei riconoscimenti funziona sempre dalle esplosioni. Ma puntate gli occhi su un dettaglio, appunto: il cappello di J. Robert Oppenheimer interpretato da Cillian Murphy, l’uomo dagli occhi di ghiaccio. Se notate è l’unico che lo indossa durante tutto il film (dura 180 minuti) gli altri sono sempre a capo scoperto, a parte Matt Demon che è in divisa militare. «Questo perché fosse sempre riconoscibile, anche nelle scene di gruppo» ha raccontato a Variety la costumista Ellen Mirojnick.

oppenheimer

La storia del cappello

C’è voluto un sacco di tempo per trovare il cappello giusto. «Sono stata in Italia, Spagna a New York, alla fine ho trovato quello giusto qui a Los Angeles da Baron Hats». Un’azienda di famiglia che produce cappelli per Hollywood dal 1965. Non è un classico Fedora né, un Borsalino. Un taupe hat, come lo definisce la costumista. Ovvero un cappello grigio tortora. Un tono scelto apposta perché a seconda della luce cambia colore. Quindi segue anche l’umore e, sottolinea gli stati d’animo. Ha una forma molto alta proprio perché sia chiaro che è lui, il cappello, il protagonista, non l’abito, due o tre pezzi, o la camicia, sempre nei toni del blu e azzurro, i colori, preferiti di Oppenheimer. E poi Il cappello protegge i pensieri. E il cervello di un genio.

P.S. Il cappello è nel destino di Cillian Murphy. È lui il protagonista di Peaky Blinders, la mitica serie di Netflix. Lì indossa un newsboy cap, un cappello da strillone, la tipica coppola irlandese. Anche qui c’è un dettaglio, che non si vede ma si sa: nella visiera c’è una lametta da barba. Arma utile per difendersi all’occorrenza. Del resto la traduzione di Peaky Blinders è più o meno visiere, appuntite.

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