Scoppia la polemica a Ladispoli per il concerto di Capodanno. A salire sul palco in piazza Falcone saranno Emis Killa e Guè Pequeno. Sono in tanti, tra cittadini e opposizione, a criticare la scelta del sindaco di Fratelli d’Italia, Alessandro Grando. A finire sotto accusa sono le canzoni giudicate sessiste dei rapper.
Le canzoni di Emis Killa sotto accusa
La notizia è riportata da Repubblica che mette in fila alcune delle barre incriminate di Emis Killa: “Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti”. E ancora: “Voglio vedere la vita fuggire dai tuoi occhi, io ci ho provato e tu mi hai detto no. E ora con quella cornetta ti ci strozzerò”. I testi del rapper sono stati citati anche dal Codacons come esempio di testi sessisti, da non trasmettere in radio per evitare la circolazione di messaggi sbagliati e violenti.
“Una spesa immorale”
Il Pd di Ladispoli ha definito i 345 mila euro destinati alla serata “una spesa immorale”. “Quella del Comune di Ladispoli è una scelta sbagliata e pericolosa. Affidare lo spettacolo in piazza nella notte di Capodanno a rapper che con le proprie canzoni sembrano quasi incoraggiare comportamenti violenti contro donne e ragazze è tra l’altro un inaccettabile tradimento di ciò che ha chiesto alle istituzioni la grande mobilitazione di sabato scorso. Mi auguro che la presidenza del Consiglio regionale risponda con un deciso no alla richiesta di contributo avanzata dal Comune”, spiega la consigliera regionale e coordinatrice nazionale del Pd Marta Bonafoni.
La replica del sindaco
“Sarà una serata di festa senza messaggi sbagliati, e ci mancherebbe anche che un’amministrazione voglia trasmettere certi messaggi ai ragazzi. Noi vogliamo fare una serata per i nostri giovani”, ha replicato all’Ansa il primo cittadino del Comune laziale. “Questa polemica era già scoppiata nel 2022, quando Emis Killa venne a suonare. E non è successo nulla perché assolutamente non ha cantato nulla che facesse riferimento alla violenza di genere. E non accadrà nulla il 31 dicembre”.
Emis Killa: “Cercate i colpevoli tra i colpevoli”
Su Instagram è arrivata anche la presa di posizione di Emis Killa. Il rapper si difende: “Nel pezzo interpreto, invento, racconto fatti che purtroppo per quanto spiacevoli accadono. Non è Emiliano che parla e non penso nemmeno di dover dare troppe giustificazioni a chi non vuole capire. In un altro story telling molto più recente interpreto Renato Vallanzasca, non so, volete accollarmi qualche anno di galera? Per farmi un’idea di me piuttosto dovreste parlare con le donne che fanno parte della mia vita, dalla mia famiglia alle amiche”. E aggiunge infine: “Cercate i colpevoli tra i colpevoli, non tra chi è dalla vostra parte pur avendo un altro modo di affrontare le cose”.