Rocío Muñaoz Morales e Raoul Bova

Rocío Muñoz Morales e Raoul Bova: attenti a quei due

Nel Reality Celebrity Hunted Rocío Muñoz Morales e Raoul Bova sono una squadra affiatatissima, come nella loro relazione. Amici, complici, amanti. «Ci siamo subito riconosciuti. E ci scegliamo ogni giorno»

«È la prima volta che rilascio un’intervista notturna!» sorride Raoul Bova dal salotto di casa sua. Non è solo una battuta. Mettere insieme Raoul e la compagna Rocío Muñoz Morales per un’intervista di coppia e parlarci in tutta calma, lontano dai rispettivi impegni, sembrava quasi impossibile.

Rocío Muñoz Morales e Raoul Bova in Celebrity Hunted – Caccia all’uomo

Un po’ come nel reality-thriller Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, dal 6 maggio su Prime Video, dove Rocío Muñoz Morales e Raoul Bova devono cercare di non farsi “catturare”, mi sono calata nella parte del cacciatore. Ridono, l’atmosfera è rilassata, forse proprio per l’ora tarda, parliamo di giochi, impegni, famiglia, amore. «Noi siamo una squadra» ripetono più volte. Ed è vero: l’impressione è quella di una coppia davvero affiatata, che si compensa. «Ci siamo molto divertiti a scappare in Celebrity Hunted» dice Raoul.«Anche la preparazione è stata bella: pianificare la fuga, i posti dove rifugiarsi…».

Intervista a Rocío Muñoz Morales e Raoul Bova

Per Rocío Muñoz Morales. Miniabito in duchesse di seta con scollo ricamato e sandali, tutto Versace. Gioielli Crivelli. Per Raoul Bova. Camicia in jersey di cotone Paoloni. Pantaloni di cotone e lino Tela Genova. Scarpe Fratelli Rossetti.

Come ci si sente a essere braccati?

Rocío: «Era un gioco, ma costruito in modo reale, con una carica adrenalinica pazzesca: gli uomini vestiti di nero che ci davano la caccia li sognavo anche di notte. Ricordo la sensazione di quando abbiamo finito di registrare: per settimane camminavo per strada guardandomi intorno».

Il piano di fuga lo avete progettato in due. Non è sempre facile mettere insieme teste diverse.

Rocío: «Non è facile, noi siamo partiti da come siamo nella vita: diversi ma complementari. E molto rispettosi delle nostre identità: nella diversità ci nutriamo a vicenda. La vera forza durante le riprese è stata essere insieme: quando uno aveva un momento di debolezza o stanchezza, l’altro lo spronava o agiva per entrambi. Stare vicino a lui mi dava la sicurezza per andare avanti con il nostro piano».

Raoul: «Siamo così di carattere. Ci affidiamo all’altro se vediamo che in quel momento è più sicuro o forte. C’è molta complicità».

Per Rocío. Top brassière di nappa, giacca impermeabile e minigonna a portafoglio, tutto Emporio Armani. Gioielli Crivelli. Per Raoul. Giacca destrutturata di lino come i pantaloni, tutto Boglioli. Camicia Paoloni.

E, presi singolarmente, come siete?

Rocío: «Io sono quella più razionale, a volte (ride mentre guarda Raoul che fa un’espressione dubbiosa, ndr)… Forse lui non è d’accordo. Ci tengo alla preparazione, ho bisogno di un’organizzazione per poi magari scombussolare tutto. Forse sono quella più…».

Raoul: «Maniacale? (ridono insieme, ndr). In senso positivo! Diciamo più pignola».

Rocío: «E lui è quello che ha più intuizione».

Raoul: «Se ci ragiono troppo, poi faccio casini. Mi devo fidare dell’istinto».

Rocío: «Nelle difficoltà agisce, e spesso è una salvezza».

I pro e i contro di essere delle celeb

Camicia lunga di viscosa e giacca di pelle, tutto Emporio Armani. Pantaloni Paoloni.

l reality si intitola Celebrity Hunted. Che effetto fa essere celebri?

Raoul: «Forse è una delle cose belle del nostro lavoro: assumi anche per gli altri un ruolo, un’importanza, una responsabilità».

Rocío: «Celebrità è una parola che non mi sento addosso. Ma non voglio essere ipocrita: il mio lavoro mi ha permesso di diventare popolare, di avere attenzioni. Eppure ancora mi colpisce quando ricevo affetto e vengo apprezzata per il mio lavoro, quando sono presa in considerazione e ascoltata da tante persone».

Raoul: «Da bambino pensavo che essere famoso volesse dire apparire sulla Settimana Enigmistica, oggi mi stupisco quando mi danno le copertine dei magazine».

E, invece, il lato negativo della celebrità?

Rocío: «Tutti noi facciamo i conti ogni giorno con il nostro essere fallibili, fragili. A volte non ti senti a tuo agio».

Raoul: «È più difficile avere problemi se sei famoso, non puoi parlarne perché in teoria sei uno fortunato».

Rocío: «Anche se poi ce li hai ugualmente».

Raoul: «Hai momenti tristi, in cui pensi di non farcela. Dietro al personaggio sei una persona, con le proprie gioie e i propri dolori. A noi non è mai piaciuto mettere in piazza le cose private. Diciamo che una piccola maschera, quando esci di casa, la devi indossare».

Miniabito monospalla di seta a pois Stella McCartney. Collier Crivelli.

Che genitori siete?

Rocío: «Ad Alma e Luna (8 e 4 anni, ndr) non importa se sono famosa o a che ora torno. Per loro conta che ci sia e che sia felice. Voglio trasmettere il messaggio che hanno una mamma che ha una sua dimensione, che fatica, che crede in quello che fa, che è entusiasta, che vuole evolvere. Credo che sia l’insegnamento più importante per loro, future donne che dovranno trovare la propria strada».

Raoul: «Le bambine sono le regine della famiglia. A loro dedichiamo tempo e attenzioni, ma mettiamo anche delle regole. E sono d’accordo con Rocío: la sua felicità è la felicità di tutti noi. Nessuno vuole accanto una persona insoddisfatta della propria vita».

Siete mai entrati in competizione sul lavoro?

Raoul: «No, non c’è mai stata invidia o concorrenza. Anzi, io riconosco in Rocío qualità che io non ho e viceversa. Certo, quando uno lavora e l’altro no… In fondo, siamo lavoratori precari. Spesso tra un progetto e l’altro passa del tempo, e questo può provocare ansia se sei da solo. Quando sei in coppia e hai figli, arrivi a un equilibrio: se sta lavorando lei io mi dedico di più alla famiglia, e viceversa».

Rocío: «Non siamo competitivi nemmeno per carattere. A entrambi piace fare le cose, ma non paragonarci agli altri. Non siamo persone invidiose che guardano nelle finestre dei vicini. Siamo molto “squadra”, i primi supporter l’uno dell’altra: non solo perché ci amiamo, ma perché sappiamo quanto ognuno di noi tiene a quello che fa. Quello che accade a lui è come se accadesse a me».

Per Rocío. Body di pelle con taglio sulle maniche doppiate di tulle e gonna, tutto Giada. Gioielli Crivelli. Per Raoul. Polo di maglia Altea. Pantaloni slim di misto cotone Paoloni.

Chi fa cosa in casa?

Raoul: «Lei mette a posto gli armadi in continuazione. Io metto in disordine (ride, ndr)».

Rocío: «Non abbiamo ruoli prestabiliti. Non c’è uno che guida la macchina e uno che cucina. Aiuta chi deve aiutare, chi in quel momento ha più energia: è il nostro equilibrio. E il nostro lato “moderno”. D’altro canto, so che è un po’ contraddittorio, abbiamo anche una visione un po’ all’antica…».

Raoul: «Ci piace che ci sia corteggiamento, galanteria».

Rocío: «A lui piace interpretare il ruolo dell’uomo di famiglia. E a me piace molto essere la donna, mi piace avere un compagno che ancora mi sorprende, che sta attento alle piccole cose, a essere galante. Come a lui piace che, quando arriva a casa, io gli vada incontro per baciarlo».

Raoul: «Sono piccole attenzioni reciproche. A tutti piace essere coccolati, sentirsi importanti. Noi amiamo corteggiarci».

Come vi siete incontrati?

Rocío: «Sul set di Immaturi – Il viaggio, in Grecia. Io non parlavo una parola di italiano e stavo cominciando a fare l’attrice. Ho subito apprezzato in lui la professionalità e la serietà, non faceva battute, anzi ci teneva a metterti a tuo agio, era rispettoso dei tempi, delle colleghe: questa cosa mi ha colpito. Non sapevo molto bene chi fosse, che fosse famoso. Era un uomo molto bello, ma mi è arrivato ancora più forte il fatto che era un’anima bellissima».

Raoul: «Ci si riconosce quando due anime hanno qualcosa da condividere. Sul set ero come sono sempre. Perché credo nel rispetto delle donne, nell’educazione. Poi ci siamo rivisti e col tempo è arrivato qualcosa che mi ha fatto battere il cuore. E non si è fermato più».

Siete gelosi quando uno dei due gira scene romantiche o di sesso?

Raoul: «Ci siamo conosciuti come attori e ci accettiamo per il lavoro che facciamo. Se uno dà modo all’altro di essere geloso è perché c’è un problema di base, non perché fa l’attore».

Rocío: «A tutti piace essere esclusivi, però io lo so che non sto condividendo l’uomo che amo: quello sul set è solo il professionista, è lavoro. Poi, essendoci incontrati mentre giravamo un film, abbiamo visto entrambi come ci comportiamo, siamo due persone serie. Ci siamo scelti e ci scegliamo ogni giorno. Scherziamo sulla gelosia, ma in maniera complice. Siamo molto trasparenti e fedeli per scelta».

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