

Ti senti appesantita, costipata e gonfia? Prova il tarassaco per depurarti in modo naturale
Tutti i benefici del tarassaco
Il tarassaco, anche conosciuto come dente di leone o cicoria selvatica, è utilizzato da sempre dalla medicina popolare come depurativo e diuretico. Effettivamente, grazie alle sue particolari proprietà, la fitoterapia consiglia cure a base di tarassaco soprattutto in concomitanza dei cambi di stagione (in special modo nel passaggio dall'inverno alla primavera) quando urge eliminare le tossine accumulate.
Per le stesse motivazioni, può risultare molto utile ed efficace anche quando si esagera con cibi grassi e alcol, quando cioè si sottopone il fegato ad un vero e proprio tour de force (pranzi e cene fuori, troppi aperitivi, alimentazione povera di vegetali e acqua).
Puoi sfruttare quindi il dente di leone per un detox naturale, per perdere peso, contro la stitichezza, per combattere la ritenzione idrica e cellulite, per donare sollievo al fegato affaticato, ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, contrastare i picchi glicemici e abbassare la pressione. Inoltre, si possono preparare tante gustose ricette con il tarassaco per il benessere dell'intera famiglia.
Come assumere il tarassaco e quali sono le controindicazioni
Il tarassaco si può assumere in differenti modi e dosaggi, che variano a seconda dell’effetto desiderato e stabiliti sempre dopo aver consultato il medico. Infatti, vi sono alcuni casi in cui ne è controindicata l’assunzione, quali: gravidanza, allattamento, forme di gastrite e ulcera, ipotensione e assunzione di farmaci antinfiammatori (FANS), antidolorifici, diuretici e ipoglicemizzanti.
Quando non sussistono controindicazioni, il tarassaco si può prendere sia in compresse (estratto secco, solitamente due volte al dì), sia in tintura madre (nella dose di circa 50 gocce con poca acqua 2-3 volte al giorno) oppure in decotto (1 cucchiaino di radice per tazza d’acqua).
Un consumo alternativo (ma non troppo, perché se ne cibavano abitualmente anche i nostri nonni) è l’insalata di foglie, e persino fiori di tarassaco. Il sapore della foglia è amaro, segno che questo vegetale esercita effetti depurativi e drenanti.
Per scoprire i 5 effetti benefici in grado di esercitare il tarassaco, continua a leggere!
1. Indispensabile per un buon detox
Quando cresce il bisogno di disintossicarsi e magari di perdere anche qualche chilo di troppo, è necessario rivedere la dieta eliminando grassi animali, sodio, alcol ed eccessi di caffeina. Altrettanto importante è bere molto: acqua, tè e infusi sono alleati perfetti.
Tra le tisane e i decotti più consigliati per il detox, troviamo il tarassaco. Questa pianta stimola le funzioni epatiche, biliari e renali. L’effetto depurativo esercitato è, dunque, molto mirato ed efficace. A quest’azione si associa anche la funzione diuretica e lievemente lassativa del tarassaco, funzionale a qualsiasi tipo di dieta ipocalorica e sgonfiante.
Oltre che attraverso gli infusi, nelle diete detox il tarassaco può essere inserito anche come integratore in tintura madre (gocce reperibili in erboristeria, parafarmacia, farmacia, negozi di alimenti naturali). In caso di pelle impura, dovuta a eccessi alimentari o stress, il tarassaco funziona molto bene se abbinato a bardana.
2. Depura il fegato
Il tarassaco è una pianta erbacea perenne conosciutissima e utilizzata già dalle nostre nonne (e bisnonne) per depurare il fegato affaticato ai cambi di stagione, dopo aver mangiato male o quando la pelle presenta problemi di impurità e un colorito non proprio sano.
Dopo una visita dallo specialista e dopo essersi sottoposte a esami specifici, se il problema non è patologico ma è temporaneo (conseguente a eccessi alimentari e alcolici, abuso di farmaci o stress), oltre a modificare le abitudini alimentari sbagliate, si può utilizzare con successo il tarassaco.
Il tarassaco, infatti, esercita un’azione coleretica grazie ad alcune sostanze che aumentano la secrezione biliare e facilitano l’eliminazione delle scorie come zuccheri, trigliceridi, colesterolo cattivo e acidi urici. Queste super sostanze sono gli alcoli triterpenici, gli steroli e i principi amari come tarassacina, flavonoidi, carboidrati (fruttosio, inulina), lipidi (acidi grassi insaturi), amminoacidi (asparagina e arginina), tannini, sali minerali (soprattutto potassio), provitamina A, vitamine B e C.
Per queste sue caratteristiche, il tarassaco è considerato epatoprotettivo, antinfiammatorio e disintossicante.
3. Tarassaco anticellulite
Vuoi ridurre gli inestetismi della cellulite? Per prima cosa, è opportuno seguire una dieta equilibrata e sana abbinata a un’attività fisica costante. L’uso di integratori, poi, può aiutare a smaltire più rapidamente i liquidi in eccesso e le tossine, favorendo la riduzione di ritenzione idrica e cellulite.
Questo è il caso del tarassaco, depurativo e diuretico. La sua attività drenante è garantita dai flavonoidi e dai sali di potassio in esso contenuti. Per abbinare la fitoterapia a una maggiore idratazione, si può puntare su infusi e decotti. Per un’azione “urto”, così come nelle diete sgonfianti e anticellulite, si può invece assumere il tarassaco in tintura madre, facendosi consigliare dall’erborista di fiducia in merito a dosaggio e utilizzo del preparato.
4. Contro colesterolo cattivo e picchi glicemici
Anche chi soffre di alti livelli di colesterolo cattivo (LDL, a bassa densità) può beneficiare dell’assunzione del tarassaco. Infatti, grazie all’inulina (fibra solubile con effetti prebiotici) questa pianta riesce sia ad abbassare il livello di colesterolo cattivo sia a mantenere sotto controllo la glicemia, evitando i picchi di insulina.
Allo stesso tempo, la pressione alta tende a regolarizzarsi abbassandosi. Se invece si soffre di ipotensione, è meglio evitare di assumere tarassaco per non abbassare ulteriormente i valori.
5. Contro la stitichezza
Il tarassaco funziona anche per combattere la stitichezza, esercitando un’azione lassativa blanda in quanto “secondaria”. Questa funzione deriva dalla stimolazione di tutte le ghiandole dell’apparato gastroenterico e dei muscoli dell’apparato digerente.
Grande influenza ha anche la presenza nel tarassaco di inulina, una fibra solubile costituita da catene di fruttosio, in grado di aumentare il numero di microrganismi presenti naturalmente nell’intestino ripristinandone la regolarità (bifidobatteri, lattobacilli).
Perciò, il tarassaco rientra a tutti gli effetti tra le piante in grado di facilitare il corretto transito intestinale in caso di lieve e media stitichezza, agevolando così anche l’eliminazione delle tossine e delle scorie. La pancia tornerà, quindi, piatta e sgonfia e, al contempo, anche il sistema immunitario sarà positivamente stimolato dal benessere intestinale.
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