Hai mai sentito parlare di cobwebbing? Si tratta di un termine che deriva dall’inglese “cobweb” (letteralmente “ragnatela“) e indica quel processo che consiste nel rimuovere dalla propria vita le relazioni interpersonali non più significative, specie quelle amorose.

Ma il cobwebbing non è solo un modo per superare un amore finito. È anche un’occasione per riscoprire amicizie e interessi sopiti o messi da parte durante la relazione. Eliminando i contatti con chi non fa più parte attiva della nostra esistenza, si apre infatti lo spazio a nuove conoscenze e opportunità.

Quali sono i benefici del cobwebbing?

I benefici del cobwebbing sono molteplici e possono avere un impatto significativo sulla vita di una persona.

Primo fra tutti, quello di liberarsi dal peso emotivo legato al passato, favorendo così un processo di guarigione interiore e di rinnovamento personale. La pratica del cobwebbing aiuta inoltre a ristabilire un equilibrio nella propria rete sociale, valorizzando le relazioni che realmente arricchiscono la nostra esistenza a discapito di quelle che non hanno più motivo di essere mantenute.

Riaffermando la propria indipendenza e autostima dopo una rottura, il cobwebbing può essere considerato un atto di cura verso se stessi, un passo necessario per lasciare andare definitivamente il passato, concentrarsi sul presente con uno sguardo ottimista al futuro per aprirsi a nuove esperienze e a potenziali nuovi amori.

Una doverosa precisazione: non è necessario attendere la fine di una relazione per il cobwebbing. La pratica può essere un utile strumento di crescita personale anche per coloro che sono single o intrattengono una relazione stabile, poiché promuove l’auto-riflessione e il miglioramento della qualità delle proprie relazioni interpersonali.

Giovane donna al telefono

Una pratica “positiva”

A differenza di pratiche “negative” come il ghosting o il benching, che implicano rispettivamente la scomparsa improvvisa e tenere qualcuno “in panchina”, senza una vera intenzione di instaurare una relazione, il cobwebbing è un processo consapevole e rispettoso, sia verso se stessi che verso gli altri, e mira a una crescita personale e a una vita sociale più autentica e soddisfacente. Un’opportunità per ripulire la propria vita dalle relazioni obsolete e dai legami che non ci rappresentano più, per fare spazio a nuove connessioni significative. È un invito a valorizzare le persone che ci circondano e che contribuiscono positivamente al nostro benessere.

Quali sono i passaggi per praticare il cobwebbing?

Il primo passo per approcciare alla pratica del cobwebbing consiste nell’analisi della propria rete sociale individuando quelle relazioni che non apportano più valore alla nostra crescita personale. La riflessione personale aiuta a comprendere le ragioni per cui certe relazioni (vecchi amici, ex partner o semplici conoscenti) non sono più parte della propria vita e a fare pace con il passato. Ciò include anche perdonare se stessi e gli altri per eventuali errori o incomprensioni che hanno portato alla fine di una relazione.

Si passa successivamente alla fase di “pulizia”, che può essere sia fisica che digitale. Fisicamente, si tratta di rimuovere oggetti, regali o ricordi legati a queste persone; digitalmente si può optare per la rimozione o limitazione dei contatti attraverso i social media o la rubrica telefonica. È importante affrontare questo passaggio con consapevolezza e rispetto, evitando comportamenti impulsivi o dannosi (vedi ghosting).

Fatto spazio nella propria vita sociale, il passo ulteriore è quello di aprirsi a nuove relazioni. Ciò non significa andare alla ricerca immediata di nuove amicizie o partner, ma piuttosto essere aperti alle opportunità che si presentano e valutare con attenzione quali relazioni possono arricchire la nostra vita.

Infine una raccomandazione: il cobwebbing non è un processo che si conclude in brevemente, ma piuttosto un percorso continuo di autovalutazione e miglioramento delle proprie relazioni interpersonali. Può essere utile a questo scopo fissare momenti regolari per riflettere sullo stato della propria rete sociale e su come questa influisca sul proprio benessere psicologico ed emotivo.