Oggi, di nuovo, parliamo di sesso. Croce e delizia, tasto dolente, attività spesso negletta, sorprendente riscoperta o grande assente delle nostre menopause. Ho di recente capito che la chiave sta nelle risposte. Ma il motore sta nelle domande. Perché, prima di ogni risposta, occorre qualcuno che si prenda la briga di chiedere.

Quando una donna va in menopausa cosa succede alla sua vita sessuale

«Il calo di estrogeni e testosterone riduce il desiderio» mi ha spiegato la ginecologa all’ultima visita. E quindi? Che fare? Rassegnarsi a una vita senza brividi in un’età in cui finalmente – con i figli grandi, lo scampato pericolo di gravidanze indesiderate, le competenze acquisite nel tempo e la spavalderia della consapevolezza – potremmo lanciarci in nuove avventure o goderci vecchi partner con più allegria? Non per forza.

Il calo del desiderio in menopausa

«Il desiderio spontaneo» ha proseguito la dottoressa «tende a scomparire». E allora? «Allora può venir meno la voglia di prendere l’iniziativa. Si perde un po’ di intraprendenza». Niente panico: è esattamente qui, nel rischio di spegnimento dello slancio endogeno, che entra in gioco il salvagente della risposta. Perché, in realtà, non tutto è perduto: «Bisogna coltivare al meglio il desiderio responsivo, che reagisce agli stimoli esterni». Se tace quella voce interiore che ci sussurrava frasi lubriche e innescava pensieri lascivi, dobbiamo metterci in ascolto delle voci degli altri. In Italia le donne in menopausa o perimenopausa sono 17 milioni, un numero enorme, quasi quanto l’intera popolazione dei Paesi Bassi. A meno di provvedere da sole con letteratura erotica, fumetti specializzati, pornografia o giochi solitari ad hoc, occorrono circa altrettanti milioni di persone che si incarichino di alzare la voce e pronunciare le parole che a noi mancano.

Come riaccendere il desiderio in menopausa

In questa massiccia e doverosa campagna di sensibilizzazione, sono partita da mio marito. L’ho colto alla sprovvista mentre, ignaro, lavorava alla scrivania, le cuffie nelle orecchie e lo sguardo perso dentro lo scher mo del computer. Per essere più efficace, l’ho approcciato con baldanzosa arroganza e strisciante aggressi vità: «Ehi tu, devi fare qualcosa!». Non ha sentito: per concentrarsi ascolta musica improbabile ad altissimo volume. «Non credere di cavartela facendo finta di niente!» ho gridato più forte. Mi ha guardato smarrito. «Devi accendermi, sedurmi, fare cose che attivino il mio desiderio responsivo! Altrimenti qui è un disastro. E non fare quella faccia da vittima perché non è sexy!». Con i maschi ogni tan to bisogna essere brutali affinché colgano i messaggi importanti. Gli ho spiegato la situazione, gli ho detto che il successo della nostra vita sessuale nella terza età dipenderà dal suo spirito di iniziativa. «Farò quello che posso» ha assicurato balbettando. Io, dal canto mio, ho promesso di rispondere.