I commercialisti e i CAF lo sanno bene: questo è uno dei periodi più delicati dell’anno, perché vanno presentate le dichiarazioni dei redditi. Ma lo sanno anche i cittadini, che per comodità scelgono sempre più spesso la precompilata. I più previdenti hanno iniziato a fine aprile, quando è stata messa a disposizione, e fin da metà maggio c’è chi ha accettato la dichiarazione così come proposta dal Fisco. Ma gli esperti avvertono: attenzione a non avere troppa fretta, perché si rischia di commettere errori o di perdere rimborsi ai quali invece si avrebbe diritto.
730 precompilato: perché sempre più italiani lo scelgono?
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione dei redditi precompilata piace a più della metà degli italiani: esattamente al 52%. Il motivo è che permette di semplificare le operazioni e la conferma sta nel fatto che oltre 4 persone su 10 (42%) accetta il modello senza apportare alcuna modifica. Segno della fiducia crescente in questo strumento, ma anche – a volte – dell’eccessiva fretta, che può portare alcuni rischi.
Dichiarazione precompilata: non bisogna avere troppa fretta
«In un contesto in cui la dichiarazione dei redditi viene spesso affrontata all’ultimo minuto, è probabile che la rapidità di invio prevalga sulla precisione. Non si tratta necessariamente di irresponsabilità, ma piuttosto di una combinazione tra fretta, mancanza di competenze tecniche e desiderio di togliersi il pensiero», spiegano gli esperti di BonusX, startup specializzata nella gestione delle pratiche burocratiche e nell’orientamento tra bonus e incentivi. «Il punto è che il precompilato, per quanto rappresenti un enorme passo avanti in termini di digitalizzazione e semplificazione, non è infallibile».
730 precompilato: quando può contenere errori
Come spiega Giovanni Pizza di BonusX «Le banche dati del Fisco non sempre raccolgono tutte le spese detraibili, soprattutto quelle meno strutturate o caricate in ritardo. Per esempio le spese sanitarie trasmesse da farmacie, medici, aziende ospedaliere o ASL: possono mancare visite di fine anno comunicate in ritardo oppure comparire spese che non hai mai sostenuto (ad esempio una fattura errata) o spese non detraibili come l’acquisto di integratori», aggiunge l’esperto.
Errori comuni nel 730 precompilato da evitare
Tra gli altri errori più frequenti nei quali si può incappare ci sono quelli relativi a «familiari a carico segnalati da INPS o anagrafe comunale: in caso di separazione o cambi di residenza comunicati in ritardo, può risultare un familiare a carico che non lo è più; oppure ci si può sbagliare con le assicurazioni comunicate dalle compagnie: può comparire una polizza vita non fiscalmente detraibile. Attenzione anche a mutui e interessi passivi trasmessi da banche: se i dati catastali non sono aggiornati, le detrazioni non vengono conteggiate correttamente. Infine, è frequente che abbonamenti ai mezzi pubblici inviati dalle società di trasporto non compaiono in automatico».
Come evitare di perdere i rimborsi fiscali nel 730
«Chi si limita a cliccare su “accetta” rischia quindi di perdere rimborsi legittimi per spese mancanti o di dichiarare spese non detraibili – prosegue l’esperto – Chi vuole presentare la dichiarazione precompilata autonomamente in modo corretto, prima di inviare, dovrebbe controllare voce per voce e integrare manualmente i dati mancanti. Il confronto con ricevute, scontrini, CU e bonifici è l’unico modo per non lasciare soldi sul tavolo. Non è un controllo semplice da fare individualmente, soprattutto se si possiedono numerose spese, immobili, familiari a carico. Se ci si accorge di un errore dopo l’invio, si può comunque trasmettere un 730 integrativo, oppure un modello Redditi correttivo».
Dichiarazione dei redditi: come gestire lo stress del 730
Il problema è che spesso la compilazione o la presentazione della dichiarazione dei redditi è fonte di stress, sia per la paura di sbagliare (se si fa da soli), sia per l’idea di sobbarcarsi trafile fatte di appuntamenti presso i CAF, lunghe attese, raccolta di documentazione, etc. «In Italia, il rapporto tra cittadini e Fisco è spesso segnato da confusione, frustrazione e una latente sensazione di disagio», sottolinea Fabrizio Pinci, anch’egli di BonusX. La dichiarazione dei redditi rappresenta, poi, uno dei passaggi più delicati: «Tra raccolta dei documenti, interpretazione delle voci del precompilato e gestione delle detrazioni, l’idea di fare da sé può diventare una fonte di stress emotivo e mentale», aggiunge l’esperto.
Precompilato 730: come non rinunciare a detrazioni e diritti fiscali
Per questo in molti ricorrono alla dichiarazione precompilata, a rischio di perdere alcuni benefici che invece potrebbero spettare loro, come conferma anche l’Associazione Nazionale Commercialisti in una nota. «Il precompilato ha semplificato l’accesso, ma non ha risolto la complessità», sottolinea Giovanni Pizza. Per esempio, è molto frequente l’errore da parte dei cittadini che non hanno dimestichezza con la materia fiscale, «usare un bonifico ordinario al posto di quello “parlante” per lavori di ristrutturazione o non indicare le spese sportive dei figli sotto i 18 anni o ancora non integrare le spese scolastiche (mensa, iscrizione) se non presenti nel precompilato».
Errori nel 730: quali sanzioni si rischiano
In caso di errori, inoltre, si può anche incappare in sanzioni salate. «Le sanzioni per errori in dichiarazione partono da 250 euro e possono arrivare fino al 240% dell’imposta non versata, secondo quanto previsto dalla normativa – spiega Fabrizio Pinci – In un sistema fiscale dove ogni dettaglio conta, trascurare la fase di controllo e verifica può trasformare una semplice dichiarazione in un’occasione mancata o, peggio, in un problema complesso da risolvere».
Consigli degli esperti per compilare correttamente il 730 precompilato
«Va considerato che rivedere manualmente la dichiarazione non è facile: servono conoscenze tecniche aggiornate su detrazioni, deduzioni e regole fiscali in continua evoluzione. Tentare di cavarsela da soli, facendo una “autodiagnosi” fiscale, può portare a due problemi opposti: perdere in modo inconsapevole rimborsi anche importanti oppure dichiarare dati inesatti, con il rischio di accertamenti e sanzioni. Affidarsi a un professionista davvero esperto e smart, capace di individuare le criticità e cogliere le opportunità, è spesso un investimento contenuto che si ripaga da sé in tranquillità, risparmiando tempo risparmiato e benefici economici», conclude Pinci.