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E se il fallo fosse… sopravvalutato?

Molte donne riscontrano un crescente disinteresse nei confronti dell’organo genitale maschile. Ma non per questo devono dubitare delle proprie inclinazioni sessuali, rassicura l’esperta

Un’amica mi ha scritto di recente che inizia a dubitare della sua eterosessualità a causa di un crescente disinteresse nei confronti dell’organo genitale maschile.

L’orgasmo non si raggiunge solo con fallo

La sua dichiarazione mi ha fatta sorridere, perché intercetta un sentimento molto diffuso tra le donne, del quale si parla di rado, ovvero la percezione che ci sia una generale sopravvalutazione del fallo, da cui deriva l’idea che l’attività sessuale più soddisfacente non possa che essere di natura penetrativa.

La penetrazione è solo uno dei modi per provare piacere

Di conseguenza, ciò che esiste oltre la penetrazione, tutte le altre pratiche e stimolazioni, sono derubricate a semplici “preliminari” (spesso opzionali); antipasti insomma, stuzzichini prima di arrivare alla portata principale, servita su un’erezione d’argento, con un solo indiscusso ingrediente protagonista: il pene.

L’orgasmo si raggiunge anche in altri modi

La verità, però, è che nonostante il retaggio culturale che ci portiamo dal passato, e nonostante il pene suddetto abbia un ruolo centrale nella rappresentazione contemporanea degli atti sessuali (si pensi a tutta la mitologia su forme, dimensioni e prestazioni alimentata anche dalla pornografia di massa), per moltissime donne, l’intimità e il piacere si realizzano per altre vie, spesso più appaganti, che non contemplano il coito come centro gravitazionale dell’attività sessuale.

Orgasmo e penetrazione: vale per poche donne

A ben vedere, infatti, solo una piccola percentuale di noi raggiunge l’orgasmo grazie alla penetrazione (che è necessaria per la riproduzione, non per il piacere) e molte ne farebbero volentieri a meno trovandola talvolta noiosa, talvolta dolorosa, talvolta faticosa.

Ma poche donne si sentono libere di dirlo

Raramente, però, ci sentiamo libere di esprimere tale istanza, o di spiegarla ai partner senza il timore di generare incomprensioni o attriti (che, dato il contesto, sono caldamente sconsigliati).

Una rassicurazione è d’obbligo sull’orgasmo

Ho dunque rassicurato la mia amica: il calo di interesse nei confronti dell’augello è fisiologico e più condiviso di quanto si immagini; non significa necessariamente un cambio di orientamento sessuale ma, per carità, se le andasse di vivere esperienze al femminile, non ci sarebbe nulla di male… anzi! Attendo aggiornamenti.

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