Raja Ampat, le isole dei Quattro Re

Le Raja Ampat, conosciute come le isole dei Quattro Re (Waigeo, Batanta, Salawati, Misool), sono un arcipelago unico al mondo, una galassia di isole, isolotti e scogli che emergono da un mare nei toni del blu, azzurro, turchese e lapislazzulo. Neanche Claude Monet utilizzò una tavolozza così ricca di colori quando dipinse la serie della Cattedrale di Rouen.

Siamo nella provincia di Papua Occidentale, in uno dei tesori naturali più preziosi del nostro Pian
Siamo nella provincia di Papua Occidentale, in uno dei tesori naturali più preziosi del nostro Pianeta. Isole di roccia dalle spiagge di sabbia talmente fine da sembrare borotalco, ricoperte in parte da una fitta e lussureggiante vegetazione abitata da ogni specie animale e con un mare stracolmo di pesci multicolori che vivono attorno alla barriera corallina, visibili dalle imbarcazioni.

Non è l’Indonesia dei Templi, di Bali o delle foreste delle scimmie, ma quella poco conosciuta, che è stata interdetta ai turisti per anni dal governo, preservata a lungo e ora accessibile. Sono pochi gli indonesiani che vivono alle Raja Ampat e sono tutte persone che trasmettono serenità. I saggi dicono che l’anima della persona si vede attraverso gli occhi: gli sguardi degli indonesiani ti restano dentro, impressi nella memoria, perché donano più di quanto si possa immaginare. Sono persone pacate, fiere, con una straordinaria dignità.

Piaynemo, la località più commerciale di Raja Ampat

La vita scorre calma nelle isole, fra tramonti, immersioni e viste mozzafiato
La vita scorre calma nelle isole, fra tramonti, immersioni e viste mozzafiato

Piaynemo è la località più commerciale e accessibile a tutti. Una comoda scalinata in legno conduce sulla terrazza in cima all’isola, dove si apre una vista spettacolare sull’arcipelago. Tornati al porticciolo potete gustare “il cocco bello” delle Raja Ampat: prima il latte, da sorseggiare direttamente dal frutto, poi, una volta che quest’ultimo è stato tagliato in due, la polpa, gustosissima. Per chi ama fare sport e arrampicare, invece, la meta è Wayag Island, una meraviglia. Armatevi di guanti e di scarpe adatti per un’arrampicatina di un centinaio di metri di dislivello. È un po’ impegnativa per chi non si è mai cimentato in questa esperienza, ma ne vale la pena. La barca si accosta alla parete scoscesa dell’isola e, con un balzo, ci si ritrova subito sulla parete da affrontare. Sempre su quest’isola, ma su una spiaggia al lato opposto, in barba a tutti i film sugli squali che hanno terrorizzato intere generazioni, gli incontri ravvicinati con le verdesche che nuotano a ridosso del bagnasciuga rendono il bagno unico e divertente.

Nell’area di Teluk Kabui le isole di Raja Ampat hanno un aspetto diverso

Imbarcazione in una delle isole di Raja Ampat

Nell’area di Teluk Kabui le isole hanno un aspetto diverso e Batu Pensil è la star indiscussa del posto: si tratta di uno spuntone di roccia che fuoriesce dall’acqua per 15 metri e pare essere la sentinella che veglia sui pescatori e le loro imbarcazioni. E pescatore è l’uomo che vive come un eremita su una delle isole dell’arcipelago. Si mette in posa per farsi fare le foto senza alcun imbarazzo, quando ormeggi la barca. È il custode di questo arcipelago, anche se nessun gli ha affidato il compito. Se nelle isole viste finora i panorami sono wow, queste sono il regno della quiete e si ha il desiderio di trattenersi più a lungo.

I fondali da non perdere

Kri Island e Friwen Wall, davanti alla Friwmunday Wall Homestay, sono ideali per le immersioni. La seconda non richiede particolari attrezzature, bastano un boccaglio e una maschera per godere lo spettacolo sott’acqua. Anche Wasai Island merita una sosta, magari al D’Coral Paradise Resort. La struttura si segnala per la bellezza del fondale marino, da ammirare direttamente dalla palafitta alloggio, costruita in mezzo al mare. Spalmarsi sulle sdraio e assistere al tramonto è un privilegio da godere fino all’ultimo raggio di sole.

Sono pochi gli indonesiani che vivono qui e i loro sguardi entrano nel cuore

Al mercato di Sorong

Se tantissime sono le isole che compongono l’Indonesia, tanti sono i sapori del cibo che variano da zona a zona. Alla base di quasi tutti i piatti ci sono spezie, riso, latte di cocco, verdure fresche, pesce e carne di pollo. Fra i piatti da assaggiare ci sono i gamberi appena pescati cotti alla brace, il pollo piccante e le frittelle di verdure. Tra gli snack, le Camilan Pisang goreng sono piccole banane fritte servite come antipasto o per merenda. Ci sono diverse versioni: cosparse di cioccolato e formaggio vaccino grattugiato (keju) o coperte con uno sciroppo di ananas, con o senza formaggio: una bontà. Tra le salse il Kecap Manis è da provare almeno una volta. È a base di soia dolce e densa utilizzata sia per cucinare che per condire a freddo il riso o le verdure. Si sa, un buon piatto nasce al mercato e quello di Sorong è diviso in due parti, quella del pesce gestita dagli uomini e quella delle verdure, frutta e spezie affidata alle donne. Infine lo street food, con le diverse pietanze fritte al volo o cotte al momento, servite in cartocci e pronte al consumo come i Satey che ricordano gli arrosticini abruzzesi.
Come arrivare alle isole di Raja Ampat

Le Raja Ampat sono un gruppo di isole al largo della costa della Papua Occidentale e fanno parte dell’Indonesia. L’arcipelago può essere visitato in qualsiasi momento dell’anno, ma per gli amanti del diving e dello snorkeling il periodo ideale è da ottobre ad aprile. Per raggiungerlo, è necessario arrivare prima a Jakarta (i voli più frequenti sono quelli con Etihad Aiways via Abu Dhabi). Poi si prende un volo da Jakarta a Sorong con Garuda Indonesia. Da qui ci sono piccoli aerei che portano a Waisai, la capitale del distretto di Raja Ampat, in alternativa è possibile prendere un traghetto dal porto di Sorong per le isole.

La moneta

È la rupia indonesiana. Per essere sempre connessi si può acquistare una Sim locale che costa tra i 5 e i 10 euro.

Dove dormire

Il punto ideale dove fare base è in uno dei resort o in una delle tradizionali homestay di Waisai. Ogni struttura organizza escursioni per visitare tutto l’arcipelago e preparerà i pasti da mangiare in loco o da asporto.

I SITI DA CONSULTARE

www.indonesia.travel/ e www.indonesia.travel/gb/en/destinations/maluku-papua/raja-ampat

Gli autori dell’articolo

CHARMEN è il duo creativo composto da Mattia Lorenzetti e Guido Prosperi, un food & travel writer e un fotografo & travel writer con la passione per i viaggi e per la buona cucina. Dal 2016 sono uniti nella vita e nelle avventure in giro per il mondo. Nel 2019 hanno fondato il blog dove raccontano le loro passioni. Seguili su charmen.it o sui social come @charmenoff.