La Corte suprema di giustizia del Brasile ha emesso una sentenza che consente di riconoscere ufficialmente il genere neutro di una persona sul suo certificato di nascita e di rettificare quello annotato originalmente. Si tratta di una sentenza definita da più parti storica.

Cosa hanno scritto i giudici sul genere neutro

Il Tribunale, si legge nella sentenza, ha stabilito che «sebbene non ci sia una legislazione specifica sull’argomento, non c’è motivo legale per distinguere tra persone transgender binarie – che hanno già il diritto di cambiare la propria registrazione civile, da maschile a femminile o viceversa – e persone non binarie, e l’identità percepita dall’individuo deve prevalere nella registrazione».

Sentenza storica in Brasile

In Brasile non esiste una legge specifica che riconosca la neutralità di genere nei registri civili, tuttavia, la camera della Corte Suprema di Giustizia (STJ) ha interpretato il diritto all’identità di genere come garanzia della dignità umana, seguendo i precedenti della Corte Suprema Federale (Stf) sul «diritto alla felicità e all’identità percepita».

Il caso che ha aperto la questione di genere

Il caso riguarda una persona che inizialmente aveva chiesto di essere identificata come uomo nei documenti ufficiali dopo aver iniziato una terapia ormonale sostitutiva ed è considerata dalla comunità Lgbtq come «un passo storico» nel riconoscimento delle identità non binarie in Brasile. All’interno della sentenza Nancy Andrighi, ovvero una delle giudici del collegio e relatrice del caso, ha descritto la questione come drammatica. «Quest’essere umano deve soffrire moltissimo. Sottoporsi a un intervento chirurgico, assumere ormoni, diventare ciò che pensava le sarebbe stato bene e poi rendersi conto che non era così». Tutti i giudici del collegio hanno concordato, arrivando così all’unanimità.

Trump contro il genere neutro

Se in Brasile si fanno passi avanti, negli Stati Uniti si torna indietro. Solo lo scorso gennaio Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che mira a impedire a uomini e donne transgender di cambiare l’indicatore di genere sui documenti. Poco dopo un tribunale statunitense ha bloccato il divieto imposto dal presidente. Ma, la decisione del presidente Usa, ha costretto sei Paesi europei a denunciare la pericolosità degli Stati Uniti per i propri cittadini trans, chiedendo loro di contattare le ambasciate prima di partire.