

L’editoria è in crisi e chi ha una laurea umanistica è destinato a restare disoccupato. Lo dicono in tanti. Eppure esistono esperienze positive che ti raccontiamo
Tra il 2011 e il 2015 solo 7 ragazzi su 10 hanno trovato lavoro a quattro anni da una laurea umanistica. Ma il vento sta cambiando e i primi segnali arrivano proprio dall’editoria che nel 2015 è tornata a vendere. «La letteratura è diventata materiale per serie tv e la saggistica tradizionale è scomparsa, sono arrivati le graphic novel e gli ebook» dice Giovanni Peresson, responsabile del Centro Studi dell’Associazione Italiana Editori e consulente per case editrici e distributori. «Chi oggi vuole lavorare nel mondo dell’editoria non deve ragionare più attorno al singolo libro, ma a progetti di largo respiro: un romanzo o una collana diventano un’idea sulla quale organizzare eventi o attività. Un esempio? C’è una casa editrice di autori del Nord Europa che organizza corsi di lingue e di cultura nordica. E alcuni editori hanno prodotto oggetti ispirati alle loro pubblicazioni». Anche le librerie sono diventate spazi di incontro e luoghi dove parlare delle città e dei territori che le ospitano.
Chi vuole “vivere di letteratura”, allora, trova terreno fertile per realizzare nuove idee. Come hanno fatto i protagonisti delle nostre storie.
I PICCOLI EDITORI DIGITALI
Marianna Martino, 34 anni, e Marco Alfieri, 36
La casa editrice torinese Zandegù era una delle tante piccole realtà del settore affondate dalla crisi. Ma a due anni dalla chiusura, nel 2012, Marco e Marianna hanno deciso di rifondarla puntando sul digitale. Oggi pubblicano solo ebook da leggere sui mezzi pubblici o nel tempo libero: storie originali (tra le più amate c’è Una giornata nel cimitero dei circensi) o brevi manuali che spiegano a chi ha un piccolo business come impostare una strategia social, un business plan o scrivere un’email (zandegu.it).
Perché funziona
«I manuali brevi hanno successo perché tutti siamo alla ricerca di qualcosa che ci aiuti a risolvere i problemi pratici in poco tempo, lo dimostra il successo dei tutorial su Youtube» dice Peresson. «Zandegù, poi, ha centrato un target preciso: persone abituate al digitale. E proprio dal web pesca i suoi autori».
Cosa insegna questa storia
Presta la massima attenzione alle tendenze emergenti e trova il canale adatto per raggiungere il tuo pubblico. Un esempio: scrivi racconti destinati alle adolescenti? Promuovili sui social che usano di più: Instagram e Snapchat.
LA BLOGGER GIRAMONDO
Marta Ciccolari, 34 anni
Editor e studiosa di letteratura americana, Marta si è reinventata cicerone: organizza corsi in cui racconta l’America profonda attraverso i suoi autori più importanti e porta gli appassionati in tour, sulle tracce degli scrittori o delle storie celebri, spaziando da Truman Capote alla serie tv True Detective. «È cominciato tutto nel 2013 quando, dopo un viaggio in Louisiana, ho aperto il blog lamcmusa. com» racconta Marta. «Ha avuto un buon seguito, così ho proposto a un centro culturale torinese un corso per raccontare gli Usa oltre i soliti stereotipi. Ne ho tenuti in altre città, finché nel 2013 ho contattato un tour operator e abbiamo creato il progetto dei viaggi a tema in diversi stati, dall’Illinois, alla California dei Noir fino al Pacific Northwest».
Perché funziona
«Marta ha capito che poteva sviluppare un’attività in ambito diverso da quello letterario, ma partendo dall’immenso patrimonio che la letteratura offre» commenta Peresson.
Cosa insegna questa storia
Parti dalle passioni e dalle curiosità che la letteratura suscita nel pubblico di lettori. In che modo? Per esempio, proponiti a una casa editrice che pubblica autori siciliani per organizzare tour letterario-culinari alla scoperta dell’isola.
LE MAMME CHE CREANO LIBRI DI PREGIO
Patrizia Frassinato e Luisa Carretti, 37 anni
Patrizia ha lavorato per anni nelle pubbliche relazioni, Luisa è autrice e giornalista, entrambe sono mamme. Insieme hanno avviato la start up Storie cucite e creano libri personalizzati per i piccoli. «Costruiamo la favola attorno a un episodio reale raccontato dal bambino, una festa di compleanno o una gita nel bosco» spiegano le imprenditrici. «La arricchiamo di elementi fantastici, un’illustratrice realizza i disegni e poi costruiamo un pop up originale con personaggi di carta removibili con cui giocare». A breve al loro catalogo verranno aggiunte anche biografie per adulti (info@storiecucite.it).
Perché funziona
«Storie Cucite esalta il valore del libro in quanto “oggetto” di pregio, catturando la curiosità degli appassionati» commenta Peresson. «In più, sa diversificare l’offerta a partire dalla richiesta del lettore».
Cosa insegna questa storia
Valorizza il libro come oggetto non solo da leggere ma anche da guardare. Usa la creatività e sfrutta materiali inediti come la gomma o il tessuto. Trasforma le tue pubblicazioni in un oggetto d’arredo. Un libro di racconti che si apre a fisarmonica e si mette in soggiorno durante le feste di Natale è un’idea che cattura e che funziona.
42%: GLI ITALIANI DAI 6 ANNI IN SU CHE HANNO LETTO UN LIBRO NEL 2015
L’Istat dice anche che le donne hanno maggiore confidenza con i libri: il 48,6% legge abitualmente, contro il 35% degli uomini. L’8,2% della popolazione (4,5 milioni di persone) ha scaricato un e-book negli ultimi tre mesi del 2015. (c.c.)
CHI PUO' AIUTARTI
Se vuoi aprire una start up nel campo dell’editoria o della cultura, informati presso la tua Camera di Commercio: molte offrono agevolazioni e consulenza.
Per trovare bandi e concorsi c’è la sezione “iniziative e news” sul sito siae.it. Se hai in mente un progetto editoriale, l’Aie organizza corsi di formazione per aspiranti editori (aie.it). Per la parte business rivolgiti all’associazione Rete al femminile (retealfemminile.com).
DIGITAL SCHOOL: LA NOSTRA SCUOLA DI SCRITTURA CREATIVA
Sogni un futuro nell’editoria? Al link digitalschool.it/ corsi-online trovi le nostre lezioni digitali per scrivere il tuo libro.
Tre i corsi che puoi seguire: Storie di vita di Michela Murgia, Romanzo d’amore di Alessandra Appiano e Noir di Grazia Verasani. Ognuno costa 150 euro.
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