Grande attesa per l’inizio dei saldi estivi, con 3 famiglie su 4 pronte ad approfittare degli sconti e un monte spesa per nucleo che, secondo le stime delle associazioni di categoria, si aggira sui 200 euro: ci si attende un giro d’affari di oltre 3,5 miliardi di euro. La scelta dei consumatori si orienterà soprattutto su abbigliamento, calzature e accessori per l’estate.

Saldi al via quasi ovunque sabato 5 luglio

In quasi tutte le regioni i saldi estivi 2025 inizieranno sabato 5 luglio, ad eccezione di Provincia autonoma di Trento (commercianti liberi di fissare le date) e Bolzano (che differenzia a seconda dei comuni, turistici e non). La durata del periodo dei saldi è variabile, dai classici 60 giorni ai 45 giorni della Liguria fino alla durata massima di 8 settimane del Piemonte e delle Marche. Ad ogni modo, per una questione di trasparenza nei confronti dei consumatori, è vietato ai commercianti di praticare promozioni nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi.

Saldi, le informazioni che le etichette devono riportare

Durante il periodo dei saldi, i commercianti sono tenuti a riportare sulle etichette, in modo chiaro, percentuale di sconto applicata, il prezzo finale e il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti l’avvio della promozione. Le sanzioni amministrative per che non rispetta queste regole vanno da 516 a 3.098 euro. Per gli acquisti online è sempre possibile esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto, con esclusione dei beni personalizzati o realizzati su misura.

Attenzione alle “fregature”: le regole del Codacons

Se i saldi fanno spesso rima con convenienza, attenzione come sempre ad acquistare prodotti che sono tutt’altro che scontati. Per evitare brutte sorprese, il Codacons ha diffuso un decalogo di consigli utili in vista dei periodo dei ribassi. Eccoli:

1) Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. è improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3) Girare: nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4) Consigli per gli acquisti: cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.

5) Diffidare degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). un commerciante, salvo nell’alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6) Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia: o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7) Negozi e vetrine: non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. la merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. è rimesso alla discrezionalità del negoziante. il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti: nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Fregature: se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

Il calendario regione per regione

  • Abruzzo dal 5 luglio per 60 giorni con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Basilicata 5 luglio – 2 settembre con divieto delle vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Calabria dal 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi
  • Campania dal 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Emilia Romagna dal 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Friuli Venezia Giulia 5 luglio – 30 settembre con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Lazio dal 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Liguria 5 luglio – 18 agosto per 45 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi
  • Lombardia 5 luglio – 2 settembre per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Marche 5 luglio – 1 settembre con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Molise dal 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo della data inizio saldi
  • Piemonte dal 5 luglio per 8 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Puglia 5 luglio – 2 settembre con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi
  • Sardegna dal 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi
  • Sicilia 5 luglio – 15 settembre con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Toscana dal 5 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Umbria dal 5 luglio per 60 giorni con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Valle d’Aosta 5 luglio – 30 settembre per 60 giorni con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi
  • Veneto 5 luglio – 31 agosto con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Trento e Provincia per 60 giorni, ma i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi
  • Alto Adige
    – Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina (Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante) dal 16 luglio al 13 agosto
    – Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena dal 22 agosto al 19 settembre
    – Distretto di Merano e Burgraviato (Merano, Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, S. Martino in Passiria, Rifiano, Tirolo, Scena, Lagundo, Caines, Parcines, Avelengo, Marlengo, Verano, Plaus, Cermes, Lana, Postal, Gargazzone, San Pancrazio d’Ultimo, Ultimo, Proves, Lauregno, Tesimo, Senale/S. Felice, Naturno) dal 16 luglio al 13 agosto
    – Distretto Valle Isarco e Alta Valle Isarco (Bressanone, Rio Pusteria, Fortezza, Varna, Rodengo, Naz-Sciaves, Luson, Velturno, Chiusa, Funes, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Vipiteno, Brennero, Racines, Campo di Trens, Val di Vizze, Villandro, Vandoies) dal 16 luglio al 13 agosto
    – Distretto Val Pusteria (Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto) dal 16 luglio al 13 agosto
    – Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara dal 22 agosto al 19 settembre
    – Distretto Val Venosta (Curon Venosta tranne Resia e San Valentino alla Muta, Glorenza, Sluderno, Malles, Lasa, Castelbello-Ciardes, Silandro, Laces, Martello, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales tranne Maso Corto) dal 16 luglio al 13 agosto
    – Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta dal 22 agosto al 19 settembre