Per il figlio quel cognome, Impagnatiello, era diventato motivo di enorme disagio: per questo l’ex compagna dell’omicida di Giulia Tramontano ha chiesto di cancellarlo per dare la possibilità al bambino di crescere senza che venga associato all’orrendo crimine di cui si è macchiato il padre. La Prefettura di Monza e Brianza ha accettato la richiesta. Ora bisognerà attendere trenta giorni per il cambio ufficiale del nome.
Il bimbo avuto da Impagnatiello prima della relazione con Giulia
Alessandro Impagnatiello è stato condannato in primo e secondo grado all’ergastolo per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Tramontano. La donna fu uccisa al settimo mese di gravidanza, con 37 coltellate, nell’appartamento che la coppia condivideva a Senago, nel Milanese. L’uomo, durante la relazione precedente a quella con Giulia, era diventato padre.
Ottenuto dalla madre il cambio di cognome per il bambino
L’ex compagna dell’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano ha presentato richiesta formale per il cambio del cognome del figlio avuto con l’ex barman. Richiesta che è stata accolta dalla prefettura di Monza e Brianza. Il piccolo non si chiamerà più Impagnatiello: cancellato il cognome del padre, troppo pesante da portare per il bambino.
«Cognome Impagnatiello motivo di disagio per il bambino»
La decisione della prefettura è arrivata in seguito alla valutazione delle «valide motivazioni personali, psicologiche e sociali» presentate dalla madre del bimbo. Il cognome Impagnatiello era infatti diventato «motivo di disagio per il bambino», secondo quanto si legge nell’istanza presentata dall’avvocato della donna, Ersilia Solimene.
Ad Impagnatiello era già stata tolta la responsabilità genitoriale
Lo scorso marzo 2025 il Tribunale per i minorenni di Milano aveva già tolto ad Alessandro Impagnatiello la responsabilità genitoriale nei confronti del bambino. La madre, che ebbe una relazione con l’ex barman prima che stesse con Giulia Tramontano, ha ottenuto l’affido esclusivo del bambino.