I fatti risalgono al luglio 2019: il figlio di Beppe Grillo è accusato con altri tre amici di aver abusato di una studentessa italo-norvegese. A Tempio Pausania è in corso il processo

Ciro Grillo, insieme a Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, è accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane studentessa italo-norvegese. I fatti risalgono al luglio 2019 e nel Tribunale di Tempio Pausania il lunghissimo processo è giunto ormai alle battute finali. Corsiglia è accusato del primo stupro, gli altri di violenza di gruppo. Tutti sono accusati anche di aver scattato foto oscene all’altra ragazza che era con loro e che dormiva sul divano. Il processo era iniziato nel novembre 2021 a porte chiuse.

Chi è Ciro Grillo

Ciro Grillo, 25 anni (ne aveva 19 all’epoca dei fatti), è l’ultimo dei figli di Beppe Grillo, comico e fondatore del Movimento 5 Stelle, e dell’iraniana Parvin Tadjic. Dopo essersi laureato in giurisprudenza nel luglio 2024, ora è praticante avvocato. A dicembre diventerà padre di una bambina. A quanto risulta, lui e la sua compagna si sarebbero conosciuti alla facoltà di legge dell’Università di Genova e anche lei vorrebbe diventare avvocata.

I fatti del 2019

Il presunto stupro per il quale è in corso il processo è avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, tutti 19enni, stavano trascorrendo una vacanza in Sardegna nella villa di Beppe Grillo. Durante una serata in discoteca conoscono due ragazze e con loro decidono di rientrare a casa a Cala di Volpe (Arzachena). Passano le ore e una delle due giovani si addormenta sul divano mentre l’altra, come raccontato da lei stessa nella denuncia, viene violentata. Il primo ad abusare di lei, racconta la ragazza, è Francesco Corsiglia, seguito poi da tutti gli altri.

Le accuse di stupro di gruppo

Ciro Grillo e i suoi tre amici Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, per la presunta violenza sessuale sulla studentessa italo-norvegese, rischiano fino a 9 anni. Il procuratore però ha già chiesto per tutti le attenuanti generiche vista anche la giovane età al momento dei fatti. «Tutti questi ragazzi e ragazze sono stati coinvolti in una vicenda più grande di loro per la quale hanno sofferto e stanno soffrendo», ha detto il pm Capasso. I capi di imputazione sono due. Il capo A comprende tre episodi: il momento in cui Corsiglia viene respinto dalla studentessa; il momento in cui lo stesso ragazzo consuma un rapporto mentre gli altri non intervengono; in ultimo il rapporto di gruppo del quale esistono video che, secondo il pm Capasso, sarebbero stati girati proprio da Corsiglia. Il capo B riguarda invece le fotografie scattate quando l’altra ragazza dormiva e coinvolge Ciro Grillo, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria.

La dichiarazione di Ciro Grillo

«Vorrei dire che nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o qualcosa… Ho studiato giurisprudenza proprio per questo processo, sono praticante avvocato. So che questo è irrilevante per il processo, ma da qualche anno sto con una ragazza, a dicembre diventerò papà e vorrei esserci, per mia figlia. Credo nella giustizia e vorrei continuare a crederci», ha detto Ciro Grillo in aula all’inizio dell’udienza.

La ricostruzione dell’accusa

Secondo l’accusa, la vittima del presunto stupro non poteva esprimere consenso. «Che la ragazza e i ragazzi fosse brilli lo ammettono loro stessi. La giovane aveva consumato molto alcol durante tutta la serata per locali e poi nella casa in uso a Ciro Grillo dove ha bevuto un beverone preparato dai quattro contenente vodka e lemon soda. Era a digiuno tutto il giorno e anche la sera. A questo si aggiunge la stanchezza per la giornata e nottata trascorsa» ha evidenziato il procuratore. Per questo la versione dei quattro imputati, cioè che la ragazza fosse consenziente, sarebbe incompatibile con la logica e con le testimonianze e il materiale raccolti durante l’inchiesta.