Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara Gamberale alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a lapostadelcuore@mondadori.it

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Cara Chiara,
ho 22 anni e alle medie ho conosciuto Alessandro, per cui ho subito perso la testa. Dopo alcune incomprensioni, l’ho ritrovato al liceo. Ci siamo frequentati, ma mi ha tradita. È stata la mia prima delusione. Dopo di lui, sono stata con un ragazzo più grande, ed è stata un’altra bella batosta. Per quattro anni ho sempre rivolto un pensiero ad Alessandro che, sul finire del liceo, si è rifatto vivo per poi sparire di nuovo. All’università è tornato, addirittura lasciando la sua ragazza per me, e dopo 8 anni, finalmente, mi è sembrato un sogno. Mi ha aiutata, mi sono sentita apprezzata, amata. All’inizio era dolcissimo, mi dedicava frasi e canzoni, e per primo mi ha detto “ti amo”. Poi sono cominciate le litigate: io gelosissima e bisognosa di attenzioni, lui indipendente e poco romantico. Dopo più di un anno e mezzo, oggi, mi lascia. Dice che vuole stare solo, che lo odio e che non dovrei stare con lui proprio per questo. Ma io non lo odio, lo amo da morire, e sono distrutta. Non capisco perché si debba sprecare un amore così grande. Ho paura di non trovare nessun altro così, in grado di apprezzarmi e di non giudicarmi. L’emergenza Covid, poi, non aiuta. Vorrei uscire, passeggiare e invece resto a casa senza riuscire a studiare. Non voglio farmi vedere piangere da mia madre o mia sorella, e mi dispero la notte.
Anonima

Mia cara Anonima,
i tuoi 22 anni così innamorati e addolorati mi fanno pensare a Vivian Lamarque, quando scrive: «Il tuo posto vuoto a tavola / parla racconta chiacchiera ride forte / non sta mai fermo si alza…». Mi pare di sentire nella tua lettera il rumore di un vuoto che ti porti dentro e ovunque. Che forse ti fa aggrappare all’amore con una presa tanto stretta da costringere l’altro a scappare. Non sarà il tuo ultimo amore, questo. Te lo prometto. Ma tu promettimi di provare a fare pace con il bisogno di riempire quel posto vuoto a tavola. E potrà finalmente trasformarsi in un desiderio. Che desiderata ti farà.

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Disegno di Elisa Macellari