Mi sento pronta per un figlio, ma il mio compagno non si fida di me

  • 09 05 2018

Dal 2015 la scrittrice ha una rubrica su Donna Moderna dove si confronta con le lettrici sui problemi di coppia, sesso, relazioni affettive. Ogni settimana pubblichiamo le sue risposte, online e sulla carta: se anche tu vuoi scriverle, manda una mail a [email protected]

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Cara Chiara, io e Nicola stiamo insieme da 6 anni e conviviamo da 2. Andiamo d’accordo: lui è la mia roccia, il mio gigante buono, e io sono la sua luce guida, o almeno così mi dice lui. Ci compensiamo molto. La nostra storia scorre tranquilla, così tranquilla che in questi ultimi mesi, più di una volta, gli ho fatto capire che potremmo pensare al grande passo: il matrimonio e poi, magari, un figlio. È soprattutto a un figlio che mi ritrovo a pensare, e forse a 37 anni non è poi così strano. Ma Nicola sembra fare finta di niente. La prima volta che ho accennato alla cosa, mi ha detto che piacerebbe anche a lui, che ci avrebbe pensato, con calma. La seconda volta ha sorriso, ci ha scherzato su. La terza e le volte a seguire ha tagliato corto, pure se con la gentilezza che lo caratterizza. E poi ieri, al mio ennesimo tentativo, mi ha detto: «Anna, io non ti vedo pronta». Io sono scoppiata a piangere. Che cosa significa? Che mi considera incapace di crescere dei figli? Che non mi affiderebbe i suoi? Secondo te si può amare davvero una donna pensando questo di lei? Dopo Nicola si è scusato, ha detto che non intendeva ciò che ha detto, che vorrebbe solo aspettare. Ma quelle parole sono uscite dalla sua bocca e io temo che nulla sarà più come prima.

(Anna)

Carissima Anna, e invece proprio grazie alla chiarezza di Nicola io credo che la vostra storia sia destinata a lunga vita: sai quante coppie, di fronte alle grandi svolte, si perdono nella vaghezza dell’uno o nelle bugie dell’altro? Parlate, parlate e parlate. Le domande che rivolgi a me rivolgile a lui. Provate a capire chi dei due è pronto e chi non lo è, tenendo conto che, per quanto riguarda la possibilità di un figlio, nessuno lo è mai ma tutti possono diventarlo, nel momento in cui il figlio arriva. Non scivolare insomma in un vortice di narcisismo e vittimismo: quello sì che toglierebbe al vostro futuro ogni speranza. Tenetevi stretti. E tutto andrà come può, e dunque deve, andare.

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