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Social card: cos’è, come funziona e chi ne ha diritto

La carta acquisti ordinaria - questo il suo nome ufficiale - spetta a chi ha più di 65 anni e ai genitori di bambini fino a 3 anni. Dà diritto a 80 euro ogni 2 mesi. Ecco come funziona e come si richiede

Tra vecchi e nuovi bonus, tra benefit e agevolazioni di tutti i tipi, si rischia di andare in confusione e magari di perdere qualche opportunità. La social card, ad esempio. C’è anche nel 2018?  A chi può essere data? E a che cosa serve esattamente? La “carta acquisti ordinaria”, come si chiama burocraticamente, è uno strumento disponibile anche quest’anno, destinato a persone in condizioni economiche precarie, purché avanti con gli anni o con un bimbo piccolo.  Lo ricorda l’Aduc e lo conferma l’Inps. Informazioni e istruzioni per l’uso si possono trovare nei siti dell’associazione di consumatori (aduc.it) e dell’istituto di previdenza  (contact center 803.164 da rete fissa e 06.164.164 da cellulari) e nei portali del ministero del Lavoro, del ministero dell’Economia e delle Poste (numero verde 800.666.888).

Che cos’è la social card?

La social card, o  carta acquisti ordinaria, è una carta di pagamento elettronica rilasciata a cittadini e famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico, in presenza di una serie di requisiti (di età e di reddito). L’assegnazione non è automatica.  Bisogna fare domanda. Sulla carta viene accredita bimestralmente una piccola somma di denaro (80 euro) che può essere utilizzata per la spesa alimentare nei negozi convenzionati e per il pagamento delle bollette di gas e luce presso gli uffici postali. La carta non è invece abilitata al prelievo di contanti. Non ha scadenza. Chi l’ha ottenuta negli anni scorsi, sempre che permangano le condizioni di base previste per il rilascio, può continuare a utilizzarla.

A chi è destinata la social card?

Disponibile dal 2009, questa la social card è destinata agli over 65 e ai genitori di bambini fino a 3 anni, cittadini di nazionalità italiani residenti in Italia e iscritti all’anagrafe, cittadini di stati membri dell’Unione europea, familiari di cittadini italiani o di Stati dell’Unione europea non aventi la cittadinanza di un Paese membro, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, stranieri extra Ue in possesso di permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo, rifugiati politici, titolari di protezione sussidiaria.

Quali sono i requisiti per gli over 65?

Per avere diritto alla Carta, i cittadini ultra 65enni devono rispettare queste condizioni, in contemporanea: aver avuto un imposta Irpef netta pari a zero nell’anno precedente a quello della richiesta oppure nel secondo anno antecedente; non godere di trattamenti pensionistici o assistenziali che superino, cumulati a eventuali redditi propri, i 6.863,29 euro annui (9.151,05 euro se di età pari o superiore a 70 anni); avere un Isee inferiore a 6.863,29 euro; non essere intestatari, da soli o con il coniuge, di più di un’utenza elettrica domestica, di utenze elettriche non domestiche, di più di un’utenza del gas, di più di un autoveicolo, di più di un immobile ad uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25 per cento, di immobili ad uso non abitativo con una quota superiore o uguale al 10 per cento, di un patrimonio mobiliare, rilevato dalla dichiarazione Isee, superiore a 15.000 euro; non fruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni (perché ricoverati in istituti di cura e in case di riposo o detenuti e in carcere).

E i requisiti per i genitori di bimbi con meno di 3 anni?

I genitori (gli affidatari o i tutori) contemporaneamente devono: avere un Isee inferiore a euro 6.863,29 euro; non essere intestatari di più di un’utenza elettrica domestica, di più di un’utenza elettrica non domestica, di più di due utenze del gas, di più di due autoveicoli, di più di un immobile ad uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25 per cento, di immobili ad uso non abitativo con una quota superiore o uguale al 10 per cento; non avere  un patrimonio mobiliare, rilevato dalla dichiarazione Isee, superiore a 15.000 euro. Nel primo caso la carta viene intestata all’ultra 65enne, nel secondo ai genitori (affidatari o tutori). Se questi ultimi hanno potestà su più di un bimbo, sempre in presenza dei requisiti di base, viene  erogato un beneficio multiplo sulla stessa carta (uno per bimbo). Chi ha problemi fisici può chiedere che la carta venga intestata ad una persona di fiducia.

A chi va fatta la richiesta?

La richiesta va presentata presso gli uffici postali, compilando un modulo ad hoc, scaricabile dai siti delle stesse Poste e di Inps, ministero dell’Economia e ministero del Lavoro. I modelli standard si trovano anche presso gli uffici tradizionali di Poste e Inps e nei Caf. L’Istituto di previdenza, una volta ricevuta la domanda, spedirà la tessera vuota. Poi, dopo aver verificato i requisiti e la correttezza della richiesta, accrediterà il bonus agli aventi diritto. La carta sarà caricata all’inizio di ogni bimestre, a partire dal bimestre successivo alla domanda. Dopo il primo accredito, le Poste invieranno a casa il codice pin necessario all’utilizzo della tessera e faranno da punto di riferimento in caso di problemi, dubbi e difficoltà. Il rilascio della carta e le operazioni sono gratuiti. Il saldo è verificabile con una telefonata e con un servizio di comunicazione tramite sms (numeri 800.666.888,199.100.888 e 800.130.640).

Ci sono scadenze rigide?

Per presentare la domanda di carta acquisti non ci sono termini prefissati, per cui il cittadino in possesso dei requisiti può inoltrare la richiesta in qualsiasi momento. La card, come detto, non ha scadenza. L’attestazione Isee, obbligatoria, deve invece essere rinnovata e trasmessa a ogni anno.

Come e dove funziona la social card?

Gli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa espongono un’etichetta azzurra, con sopra la scritta Carta Acquisti, il disegno stilizzato di un carrello per la spesa e una banda tricolore. Gli enti territoriali possono deliberare l’accredito di ulteriori somme e singole aziende possono prevedere sconti particolari sulla fornitura di beni di pubblica utilità. Ai titolari della card è garantito uno sconto del 5 per cento nei negozi e nelle farmacie e nelle parafarmacie coinvolte. Lo sconto è cumulabile con altre iniziative promozionali o sconti applicati a tutta la clientela, oltre a quelle riservate ai titolari di carte fedeltà rilasciate dai negozi stessi (ad esempio, dai supermercati). Nelle farmacie la riduzione sui prezzi non è applicabile alle specialità medicinali né ai ticket sanitari. Come bonus aggiuntivo c’è invece la misurazione gratuita della pressione arteriosa e del peso corporeo. Negli uffici postali la carta serve per pagare le bollette elettriche e del gas.

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