«Invecchiare è un’ingiuria». Parola di Sabrina Ferilli, 59 anni, che al Palazzo Reale di Napoli ha parlato di Gloria, la serie di Raiuno che ha ricevuto il Nastro d’argento alla serialità dal Sindacato Giornalisti Cinematografici. «Si dovrebbe morire anche cinque, sei anni prima di quelli previsti, ma lasciandoti però un corpo di trenta, quaranta anni al massimo», ha detto l’attrice.

Nastri d’argento 2024: le serie tv premiate

Il Nastro d’argento è il più antico premio cinematografico italiano, assegnato dal 1946 dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani. Quest’anno la cerimonia per i Nastri d’argento – Grandi serie 2024 si è svolta a Napoli. Sono stati premiati gli attori, gli sceneggiatori e i registi che si sono distinti nell’ultimo anno.

Il riconoscimento per la “serie dell’anno” è andato a La Storia di Francesca Archibugi, tratta dal romanzo di Elsa Morante e trasmessa dalla Rai. A trionfare anche Call my agent – Italia – Seconda Stagione (Sky) per la sezione “Commedia”; Il Re – Seconda Stagione (Sky) per le serie “Crime” e I Leoni di Sicilia (Disney+) per le serie “Drama”. Un Professore – Seconda stagione (Rai) ha trionfato per le serie “Dramedy”, mentre Napoli milionaria (Rai) è stato votato come miglior “Film tv” dell’anno.

Il Nastro della legalità – Serie è andato a Il Clandestino – Un investigatore a Milano (Rai). Il Premio Nastri d’Argento-Fondazione Claudio Nobis è andato a I Fantastici 5 (Mediaset). Sabrina Ferilli ha ricevuto uno dei premi speciali per il suo ritorno in Rai nelle vesti di Gloria.

Sabrina Ferilli: «Che paura interpretare Gloria»

Nella serie, Sabrina Ferilli interpreta una diva decaduta che con un inganno cerca di tornare in auge. «Questo aspetto della fiction è stato abbastanza liberatorio, ovvero poter raccontare quando non si è più giovani», ha spiegato l’attrice.

«Gloria è un personaggio che ho amato molto, ma ho avuto paura di fare», ha aggiunto, «mi ha convinta Maria Pia Ammirati, la direttrice di Rai Fiction, perché è partita proprio da lei questa proposta. Un giorno mi chiama e mi dice: trovo giusto che torni in Rai da cui manchi da dieci anni. Mi fa poi leggere questo copione. Io ero perplessa, i miei personaggi sono tutti caratterizzati da un impegno civile o sociale, sono sempre state madri coraggio, da Bibbiano all’Ilva, e qui mi propongono una pazza traditrice, una madre sconsiderata, una che gioca con la malattia pur di avvantaggiarsi nella professione».

«Mi sono detta: questo è un azzardo, è un personaggio dissacrante, ma alla fine mi sono divertita», ha spiegato l’attrice, «anzi è stata una boccata di ossigeno, nonostante Gloria sia il personaggio che fa meno simpatia, perché è una donna che mente e tutti gli altri sono sue vittime».

Sabrina Ferilli e gli influencer

Nella serie tv, tra i protagonisti vi sono alcuni influencer. «Non li amo molto, ma il problema sono piuttosto le fake news che girano in rete, non loro», ha detto Sabrina Ferilli, «se gli influencer si limitano a vendere le creme, che problema c’è?».

Il sogno sfumato

Quanto al suo sogno nel cassetto, ha spiegato che ormai è sfumato. «Fino a qualche anno fa volevo fare Anita Garibaldi», ha detto l’attrice, «ma oramai con l’età non mi posso più permettere di fare certi personaggi femminili. Mi sarebbe piaciuto tantissimo anche interpretare Anna Karenina, ma non ci sono riuscita».