Negli ultimi anni, il mondo della bellezza ha visto affermarsi con forza il concetto di stratificazione, applicato inizialmente all’haircare e ora sempre più protagonista anche nella cura della pelle. Dopo il successo dello skin layering per il viso, anche il corpo diventa protagonista di una routine composta da più fasi: nasce così il bodycare layering, un approccio che punta a massimizzare i benefici dei trattamenti, agendo su più fronti in modo mirato. Il principio è semplice: applicare più prodotti in sequenza, scegliendo ogni formulazione in base alle esigenze specifiche della propria pelle. Non si tratta però di una sovrapposizione casuale: ci sono regole ben precise da seguire per evitare sovraccarichi o effetti indesiderati.
Cosa significa layering nella bodycare
Nella cura della pelle, la stratificazione consiste nell’utilizzo progressivo di più prodotti con funzioni differenti. Soprattutto nel caso dei sieri, formulati con attivi concentrati, questa tecnica permette di potenziarne l’efficacia e agire in profondità. Combinando ingredienti complementari, è possibile trattare contemporaneamente diverse problematiche: disidratazione, macchie, perdita di elasticità, grana irregolare. Il segreto del layering sta proprio nell’associare correttamente gli attivi. Un mix sbagliato può compromettere il risultato, rendere inefficace il trattamento o addirittura causare irritazioni.
Le combinazioni giuste
Il primo ingrediente da tenere in considerazione è l’acido ialuronico, ideale per mantenere la pelle idratata e rimpolpata. Funziona bene se abbinato a niacinamide, vitamina C o retinolo, ma non va usato insieme ad acidi troppo aggressivi. La vitamina C è utile per illuminare l’incarnato e ridurre le discromie, ma va evitata in combinazione con sostanze esfolianti come l’acido salicilico. Al contrario, si abbina bene a ingredienti più delicati, come il già citato acido ialuronico o la niacinamide. Il retinolo è tra i più efficaci per contrastare i segni dell’età, ma è anche uno degli attivi più potenti e potenzialmente irritanti. Per questo motivo va usato con cautela, preferibilmente di sera e non più di tre volte a settimana. In questo caso è consigliabile abbinarlo a sieri lenitivi o riequilibranti. La niacinamide, infine, è versatile e può essere utilizzata con diversi altri attivi, purché si eviti di sovraccaricare la pelle. Anche per lei, attenzione ai dosaggi e agli accoppiamenti.
Layering con gradualità
Chi si avvicina a questa tecnica deve farlo con consapevolezza. Prima di iniziare, è fondamentale testare ogni prodotto su una piccola porzione di pelle, come l’interno del braccio. In caso di reazioni o arrossamenti, meglio sospendere immediatamente. Un altro consiglio importante riguarda il numero di sieri utilizzati: meglio non superare i due prodotti per volta. Anche se la tentazione è quella di sommare attivi diversi per massimizzare i risultati, il rischio è quello di ottenere l’effetto contrario: una pelle irritata o disidratata. La stratificazione deve essere pensata anche in base al momento della giornata. Alcuni sieri sono adatti alla routine serale, come quelli a base di retinolo, mentre altri, come quelli con vitamina C, vanno utilizzati al mattino, sempre seguiti da una protezione solare.
Come applicare correttamente i sieri
Una volta scelti i prodotti, l’ordine di applicazione è fondamentale. Si parte sempre da quello più leggero, generalmente a base acquosa, che penetra più facilmente negli strati cutanei. Dopo aver atteso il completo assorbimento, si può procedere con il secondo siero, più ricco o oleoso. Solo dopo questi passaggi si può completare la routine con una crema idratante, da scegliere in base alla propria tipologia di pelle. Se il trattamento viene eseguito al mattino, è indispensabile concludere con un filtro solare per proteggere la pelle e preservare i risultati.