Dopo il brunch (bearkfast + lunch), ora arriva il brinner, un altro neologismo per indicare la tendenza a mangiare a cena gli alimenti tipici della colazione. La “moda”, se così la si può definire, arriva naturalmente dal mondo anglosassone, esattamente dall’Australia. Dopo aver conquistato gli Stati Uniti, ora è arrivata anche in Italia, dove però gli esperti di nutrizione mettono in guardia rispetto a qualche “controindicazione” per la salute.

Brinner: cos’è il nuovo trend food

Il trend è nato nella terra dei canguri ed esattamente di Sydney: qui Bill Granger aveva aperto un locale dove anche dopo cena era possibile consumare la colazione. Studente d’arte a Sydney, aveva iniziato a lavorare nelle cucine della sua città negli anni Novanta. Tre anni dopo decise di prendere in mano il suo destino e creare un suo locale. Il Bill’s diventò subito famoso in città per le colazioni servite su tavoli sociali: oltre a mangiare il classico comfort food da breakfast anglosassone, c’era la possibilità di conoscere gente nuova.

Bacon, uova strapazzate all’inglese, waffle e pancake sembravano un ottimo collante… quindi Bill decise di servirli per tutto il giorno. Oggi esiste persino un Brinner Festival! La tendenza si è poi diffusa anche nel Regno Unito, passando agli Stati Uniti e di recente è arrivata anche in Italia. Nonostante alcuni ristoratori si rifiutino ancora oggi di servire il cappuccino dopo le 11 del mattino, specie a turisti stranieri che lo chiedono per accompagnare pranzo o cena, bisognerà capire come accoglieremo la tendenza. Per ora i posti nei quali è possibile cenare con latte macchiato e brioche si trovano soprattutto in Lombardia ed Emilia Romagna.

Brinner: cosa si mangia

In realtà il brinner non si limita ai classici alimenti della colazione nostrana, ma prevede anche la possibilità di mangiare piatti che da noi si consumano più di frequente a pranzo o cena. Il brinner può essere ricchissimo, proprio come un brunch. Ma è essenziale che ci siano gli ingredienti tipici di una colazione anglosassone come si deve.

Quindi via libera a bacon o pancetta, uova in tutte le consistenze, pane o carboidrati in tutte le forme, dai waffle ai pancake. Ammessi anche formaggi e verdure. L’idea di Granger ha avuto così tanto successo in Australia che il manager l’ha poi esportata in altri locali in Asia, fino ad arrivare all’Europa. Nel menù compaiono, appunto, le uova (strapazzate o all’occhio di bue), con accompagnamento di tacchino prosciutto cotto o, per i più “coraggiosi” anche il bacon.

Non manca neppure il salmone, il tutto servito con pane tostato e qualche verdura. Per i più salutisti, la cena-colazione si può chiudere con la classica frutta. Irrinunciabile è comunque l’avocado, di cui soprattutto negli Usa vengono sottolineate le proprietà nutrizionali positive, a volte dimenticando l’apporto calorico (circa 231 Kcal/100 grammi).

ricette facili avocado

Dolci sì o dolci no?

Ma non finisce qui. In una colazione (anglosassone) che si rispetti non mancano i dolci, in particolare pancake e waffle, da guarnire con sciroppo d’acero, marmellata o zucchero a velo (ma Oltreoceano non mancherebbe neppure il burro d’arachidi). Insomma, alla fine il conteggio delle calorie sale e non di poco. «La colazione è, o dovrebbe essere, il pasto più ricco della giornata, ed è così non a caso.

Infatti è dopo il digiuno notturno che il nostro corpo ha più bisogno di energia per affrontare la giornata ed è in questo momento che il nostro metabolismo è più attivo» spiega Simona Santini, biologa e nutrizionista. Come spiega ancora l’esperta, «È per questo che, se vogliamo, anche quello in cui possiamo concederci qualche coccola in più con alimenti dolci quali miele e marmellata, torte fatte in casa etc. ovviamente sempre inseriti nel contesto di una colazione equilibrata, e quindi accompagnati ad esempio da latte o yogurt per evitare picchi glicemici seguiti da crolli repentini», sottolinea Santini.

Brinner: il parere degli esperti

L’idea di consumare gli alimenti della colazione, più calorici, a cena non sembra dunque essere ottimale, soprattutto per la componente di carboidrati e zuccheri molto elevata: «I carboidrati sono gli alimenti che forniscono energia immediatamente spendibile per le attività quotidiane. Ecco perché se a colazione qualche zucchero in più è concesso, questo dovrebbe essere limitato a cena. Infatti di notte non abbiamo bisogno di quella carica energetica che gli zuccheri ci danno e quindi non serve abusarne, come accade quando la colazione è a base di dolci, biscotti, cereali e quant’altro», conferma la biologa e nutrizionista.

Brinner: cosa succede se si invertono colazione e cena?

«Consumare a cena gli alimenti della colazione, inoltre, porta a uno squilibrio tra cibo e ritmi circadiani. In poche parole è anche una questione ormonale. Al mattino infatti si assiste a un picco dell’ormone cortisolo (che non è solo l’ormone dello stress, dell’allerta, resistenza, che determina un aumento della pressione e frequenza cardiaca), ma anche di adrenalina, insulina, attivazione del sistema nervoso simpatico, tutti fattori che predispongono il corpo all’assunzione di un buon pasto energetico e allo svolgimento delle varie attività della giornata con un metabolismo che sfrutta gli zuccheri per ricavare energia. È anche il momento in cui il nostro apparato digerente è più pronto ad elaborare il cibo», chiarisce l’esperta.

apparecchiare la tavola per il brunch

Come cambiano gli ormoni

Come spiega Santini, «la sera avviene il contrario: il metabolismo rallenta, aumentano i livelli di glucagone (ormone antagonista dell’insulina), l’insulina si abbassa, mentre si alza l’ormone gh che garantisce i processi di pulizia, recupero e riparazione cellulare. L’assunzione di zuccheri la sera – prosegue Santini – porterebbe ad un aumento dei livelli di insulina creando uno squilibrio ormonale non indifferente che porta a cattiva qualità del sonno, mancata produzione dell’ormone gh. Un processo a doppio senso, se vogliamo. Ecco, assumendo un eccesso di zuccheri la sera si ha un aumento dell’insulina che va a contrastar con i naturali cicli circadiani».

Cosa mangiare la sera

Non si tratta, dunque, soltanto di calorie, ma anche di ormoni, con conseguenze sul metabolismo. Cosa sarebbe meglio mangiare, quindi, alla sera? «La sera sarebbe da privilegiare un pasto leggero, con carboidrati si ma in quantità moderata e prevalentemente complessi come quelli del pane, del riso o della pasta integrale, accompagnati da verdure e poi una fonte proteica magra. Un pasto facilmente digeribile da un apparato digerente che dopo il crepuscolo rallenta la sua attività». Insomma, la dieta Mediterranea anche in questo continua ad essere più indicata.

Le eccezioni: sportivi e turnisti

«Ovviamente non tutto va generalizzato – sottolinea la nutrizionista – Se prendiamo uno sportivo, infatti, che termina il suo allenamento proprio in tarda serata, prima di cena, allora è li che avrà bisogno di una dose maggiore di carboidrati e magari anche di zuccheri semplici per favorire il recupero muscolare. O ancora i turnisti che lavorano di notte e che quindi avranno la giornata invertita». Come ricorda Santini, però, «purtroppo la vita di oggi vuoi per necessità, vuoi per cattive abitudini, porta spesso a non rispettare i ritmi circadiani. Sarà per questo che spesso la qualità della vita non è ottimale?».

Brinner: ricette

Se vuoi toglierti lo sfizio di organizzare un brinner casalingo, ecco alcune semplici ricette da realizzare per i tuoi ospiti.

ricetta french toast

French toast

Il french toast – che in Francia si chiama pain perdu – può essere considerato un vero e proprio piatto di recupero, nobilitato dalla diffusione nei menu dei bistro. Per preparare il french toast di solito si usa il pane raffermo, ammorbidito in una bagna di latte e uova, poi cotto in padella e farcito con salumi e formaggi, oppure con frutta, miele, sciroppo d’acero e spolverizzato di zucchero a velo. Per un french toast salato si possono utilizzare due fette di pane raffermo da ripassare in padelle e da utilizzare come base a cui aggiungere bacon croccante e uova strapazzate. Se invece sei una di quelle persone che vede nella colazione (anche servita di sera) l’occasione per fare il pieno di dolci, può provare invece il french toast alla Nutella o il french toast ai frutti di bosco.

Pancake

Gli americani li chiamano pancake, ma queste frittelle sono diffuse in tutto il mondo con nomi diversi. Inoltre, al di là del classico condimento a base di sciroppo d’acero e burro, a seconda del Paese in cui vengono preparati, questi dischi di pasta morbidi possono arricchirsi di ingredienti dolci e salati (le crepes farcite insegnano).

Per il tuo brinner sperimenta ricette originali: puoi provare a fare dei pancake salati , dei pancake di ceci senza uova 100% vegani, oppure dei pancake morbidi alla ricotta: questo ingrediente va aggiunto all’impasto di base, rendendo la frittella molto morbida. Aggiungi un pizzico di vaniglia per dare un tocco in più alla pastella e condisci con del succo di limone, che esalterà i sentori del latticino. In alternativa puoi cucinare anche dei rosti, che altro non sono se non dei pancake di patate. Basta pelare il tubero, grattugiarlo in piccoli pezzi e cuocerlo insieme a delle cipolle tritate finemente. Aggiungi del formaggio e lascia andare la cottura in padella finché non si sarà formata una golosa crosticina. Completa la frittella con del prosciutto crudo o del bacon tostato.

Avocado toast

Benché sia ancora da molti demonizzato perché considerato un cibo molto grasso, l’avocado è uno dei frutti tropicali capaci di dare un grande apporto di vitamine, fibre, sali minerali e Omega 3 vegetali.

In breve tempo è diventato protagonista dei nostri brunch, spesso abbinato a pane in cassetta, salmone e uova sode. Perché dunque non mangiare l’avocado toast anche durante il brinner? Tra l’altro il toast è una delle preparazioni culinarie più versatili di sempre: perfetto a colazione, pranzo e cena. Potresti provare la ricetta dell’avocado toast con pollo grigliato.

Torta salata con salmone e asparagi

Torta salata

Ecco qui un po’ di idee per combinare sapori mediterranei e ingredienti più golosi: dalla quiche lorraine alla treccia ripiena, le ricette per preparare torte salate perfette per il brinner si sprecano. Anche in golosissima versione cheesecake!

In queste preparazioni ci sono spesso salumi e formaggi, ingredienti di base per gli amanti della colazione salata, ma anche molta verdura, come nel plumcake agli spinaci o nella torta a forma di rosa con prosciutto. Quest’ultima ricetta ti permette di portare in tavola tanto gusto, ma anche molta bellezza. E dato che l’hashtag #brinner conta oltre 100.000 post solo su Instagram, è meglio concedere qualcosa all’obiettivo, giusto?

Zuppa di latte

Se finora hai avuto la sensazione di aver in realtà già mangiato un pasto da colazione a cena, non stai sbagliando. Noi italiani siamo abituati a consumare cibi dolci a prima mattina, ma come abbiamo visto ciò non significa che non possono essere aggiunti nel brinner. Probabilmente ti sarà capitato di bere una tazza di latte caldo col pane o coi biscotti proprio prima di andare a dormire. Cos’altro non è quello, se non del brinner alla vecchia maniera? Via libera dunque anche a tazze di cereali con yogurt, frutta e miele, della granola o anche una fetta di torta di mele accompagnata da un bicchiere di tè caldo fumante. Certo, meglio evitare gli zuccheri, se soffri di insonnia. Ma se si tratta di una scappatella dalla dieta, da fare solo in rari casi, cedere sarà solo piacevole.