Crescono i matrimoni in Italia. Secondo le ultime rilevazioni ISTAT (dati del 2022) le unioni civili sono aumentate del 31% rispetto all’anno precedente, i matrimoni del 4,8%. Ma il vero record è stato registrato dalle seconde (o successive) nozze, con un incremento del 22,7%.
È boom di seconde nozze
Oggi il vero amore, quello che durerà per sempre, sembra arrivare in età più matura. Come conferma l’aumento di divorzi e separazioni (rispettivamente +24,8% e +22,5%), molte persone scoprono che la persona sposata quando erano più giovani non è quella giusta. Nonostante il fallimento delle prime nozze non si rinuncia al sogno dell’amore per sempre e, anche grazie anche all’introduzione del divorzio breve, sempre più persone decidono di sposarsi di nuovo.
“L’affermarsi di una maggior consapevolezza da parte delle donne, di un crescente desiderio di autodeterminazione e di ricerca della felicità hanno portato alla fine di molti matrimoni infelici e spesso addirittura tossici e violenti, che in altre epoche sarebbero andate avanti lo stesso – commenta l’avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia -. Nel 2015 è stato introdotto il cosiddetto ‘divorzio breve’, che in caso di separazione consensuale offre la possibilità di divorziare dopo soli sei mesi. Nonostante si tratti di una procedura pensata per accelerare la fine ufficiale delle nozze, di fatto il divorzio breve favorisce l’amore e la nascita di nuove unioni, spesso più mature, più solide e più durature delle precedenti”.
Sempre più coppie nascono online
Trovare l’amore in età più adulta è più complicato. I coetanei sono spesso già impegnati e le occasioni di fare nuovi incontri sono ben poche. Per questo motivo, sono sempre di più le coppie che nascono online. Il limite delle app di incontri, però, è quello di dare enorme peso all’apparenza, dovendo puntare tutto su una selezione di foto, e non su altri aspetti che determinano la reale affinità. Non tutte, però funzionano allo stesso modo.
PhaseApp, l’app di incontri che non si ferma all’apparenza
In questo senso PhaseApp ha deciso di superare il concetto di “swipe tra le foto”, puntando sul ben altro, al fine di creare connessioni profonde che coinvolgano mente, cuore e anima. Il sistema è basato su una batteria di domande pensate da un team di psicologi e sessuologi, che sono organizzate in fasi e che vengono sottoposte ai due utenti. La conversazione prosegue solo se entrambi inviano una risposta, altrimenti, la chat viene chiusa automaticamente.
Al momento dell’iscrizione, gli utenti inseriscono solamente la data di nascita, il genere e l’orientamento sessuale, con possibilità di inviare foto all’altra persona solo in una fase più avanzata, quando sale il livello di intimità. In questo modo, la conoscenza dell’altro segue un percorso inverso rispetto alle altre app di dating: anziché partire dall’aspetto esteriore per poi conoscere quello interiore, si parte dall’interno, dall’anima, per poi scoprire solo dopo l’aspetto dell’altro utente. Per questa sua particolarità, PhaseApp è molto popolare tra gli over 40 che cercano relazioni più profonde, che non si fermino all’apparenza.
Un nuovo modo di conoscere le persone
“Con PhaseApp abbiamo voluto creare un nuovo modo di conoscere le altre persone, che spesso porta esplorare sfumature sconosciute di noi stessi – spiega Marco Ciarlante, responsabile marketing e comunicazione di PhaseApp -. Le domande che proponiamo sono molto diverse tra loro, partendo da cose più generiche per arrivare ad argomenti più intimi e piccanti. Ma in ogni fase di conoscenza abbiamo messo domande che spesso non vengono poste in una conversazione, ma che aiutano a conoscere più profondamente il nostro interlocutore. Si tratta di un gioco tra conoscenza, divertimento e seduzione, che spesso viene usato anche da coppie già consolidate, per riaccendere la passione o per puro divertimento. Nell’app, infatti, c’è la possibilità di invitare chi già conosciamo a partecipare a questo ‘duello di domande’ attraverso un link”.