È nata l’odontoiatria di genere, che studia i cambiamenti ormonali femminili e scopre come incidono sulla salute della bocca. Lo racconta qui una grande esperta a cui abbiamo chiesto come difenderci da carie e
disturbi gengivali. Dalla pubertà alla menopausa e oltre

Uomo e donna sono diversi anche per quanto riguarda i denti. Nell’arco della vita, lui soffre quasi sicuramente di disturbi alle gengive se fuma. Noi, anche se non fumiamo. Entrambi possiamo avere problemi di carie certo, ma noi di più e, soprattutto, li concentriamo in determinate fasi della vita.

Denti: le differenze di genere

«Oggi sappiamo che anche per quanto riguarda l’apparato dentale e il tessuto gengivale esistono delle differenze di genere» spiega Martina Stefanini, medico odontoiatra, ricercatrice all’Università di Bologna e membro di WIN, Women Implantology Network, un network al femminile che promuove l’accesso e la leadership delle donne nel settore dentale per l’implantologia. «È ormai noto che la donna abbia dei momenti critici a più alto rischio di problematiche per quanto riguarda denti e gengive. Problemi che si manifestano nelle fasi della vita che coincidono con i cambiamenti ormonali». Insomma, ancora una volta dipende tutto da loro, dagli ormoni. Ma saperlo può trasformarsi nel nostro “asso nella manica”: abbiamo la possibilità di giocare d’anticipo con più controlli odontoiatrici e cure ad hoc.

I consigli di igiene orale per le adolescenti

Dottoressa Stefanini, dobbiamo alzare la guardia già durante l’adolescenza?

«Certo, con la pubertà iniziano le turbolenze ormonali che portano con sé un maggiore rischio di infiammazioni alle gengive e patologie delle mucose, come le afte durante il ciclo mestruale. E c’è una maggiore probabilità di carie ai denti, legata alle cattive abitudini tipiche di questa età, come il consumo elevato di bevande zuccherate. Quindi, sì, bisogna alzare la guardia come dice lei, e ancora di più se la ragazzina porta un apparecchio ortodontico, perché favorisce l’accumulo della placca e quindi un maggiore rischio di infiammazione gengivale».

Quali sono allora le regole da seguire?

«Innanzitutto, io consiglio lo spazzolino elettrico perché aiuta a pulire bene i denti e a spazzolare le gengive. Questo, in associazione al filo interdentale, permette di allontanare i rischi. Non serve invece l’idropulsore, cioè il getto d’acqua, perché toglie solo i residui di cibo macroscopici, che si eliminano già con lo spazzolino. Per quanto riguarda poi la carie, oggi solitamente si arriva all’adolescenza già protetti, grazie alla sigillatura dei solchi dentali che viene eseguito quando la dentatura è completa, con denti permanenti. E se non è stata fatta si può effettuare anche in adolescenza. In pratica, sui solchi viene applicata una specie di vernice trasparente che non è assolutamente dannosa per la salute, dura alcuni anni ed evita con alte probabilità la formazione della carie. Questo ovviamente non significa abusare di bevande zuccherine, tralasciare un’igiene accurata e saltare le visite del dentista. Fra l’altro, i controlli diventano basilari in età fertile, se nei progetti di vita c’è anche un figlio, perché la gravidanza è un altro momento di cambiamenti ormonali importanti».

Cosa succede a denti e gengive durante la gravidanza

«I problemi riguardano la salute delle gengive e colpiscono tre donne su quattro. La colpa in particolare è dell’ormone progestinico, che può provocare un aumento della permeabilità dei piccoli vasi sanguigni nei tessuti gengivali, esponendoli con maggiore probabilità a infiammazioni. La visita, da programmare ogni anno e, comunque, appena si scopre di essere incinte, fa sì che si possa intercettare tempestivamente una  malattia parodontale anche minima, cioè un problema gengivale con sanguinamento e gonfiore, e affrontarla con terapie ad hoc prima che peggiori in gravidanza. In questo modo, si eliminano i batteri presenti nei tessuti gengivali  che, altrimenti, attraverso la circolazione sanguigna, potrebbero arrivare alla placenta e scatenare un processo infiammatorio rischioso capace addirittura di provocare un parto pre-termine, o un basso peso alla nascita o, ancora, la pre-eclampsia, cioè l’ipertensione. Va da sé poi che i controlli devono essere almeno due nell’arco dei nove mesi e che spazzolino e filo interdentale devono essere la regola dopo ogni pasto, prima colazione compresa».

I rischi per i denti in menopausa

Non abbiamo parlato di menopausa: gli ormoni calano e quindi anche i rischi per denti e gengive?

«Purtroppo no. Al contrario, la caduta degli estrogeni influenza la mucosa orale e ne provoca un progressivo assottigliamento e perdita di elasticità. Questa situazione causa gradualmente una minore salivazione e rende la mucosa più suscettibile alle infezioni, con un maggiore rischio di problemi gengivali. Oggi però c’è una soluzione. Sono disponibili collutori o gel all’aloe e acido ialuronico, da utilizzare quotidianamente. Le due sostanze agiscono in sinergia: rigenerano e idratano le mucose orali e le gengive riducendo il discomfort».

Dopo i 50 aumenta anche la probabilità di soffrire di osteoporosi: c’è un legame con la salute orale?

«Sicuramente l’osteoporosi ha una stretta correlazione con la salute del cavo orale, soprattutto quando trattata con farmaci anti-riassorbitivi (bifosfonati). L’assunzione di tali farmaci in menopausa è associata a un alto rischio di osteonecrosi dei mascellari in seguito a chirurgie o estrazioni dentali. Inoltre, possono esserci infiltrazioni di batteri nella zona sottogengivale, causa di tasche parodontali e anche di problemi più gravi, se non si interviene. Per questo, anche in menopausa, non vanno tralasciate le visite odontoiatriche annuali. Sembra una raccomandazione superflua, la mia, vero? E invece i dati ci dicono che non lo è affatto: dopo i 60 anni, spesso cala l’attenzione per la salute e sa una cosa? I denti sono i primi a essere trascurati».

Gli alleati del tuo dentista

Ecco le buone abitudini da adottare, nelle varie fasi della vita, per prevenire problemi ai denti e mantenere il sorriso sano e bello.

Durante l’adolescenza si raccomanda un’alimentazione sana, riducendo il consumo di sostanze eccessivamente zuccherate. Praticare una corretta igiene orale a casa anche utilizzando lo spazzolino elettrico, che facilita le manovre di rimozione della placca batterica, e il filo interdentale.

In gravidanza integra l’alimentazione quotidiana con vitamina C che aiuta a mantenere sani e forti i tessuti connettivi delle gengive, quelli che tengono i denti al loro posto, vitamina D e con sali minerali quali ferro e calcio, utili per la mineralizzazione delle ossa e dei denti.

In menopausa non scordare nella dieta quotidiana la vitamina A che aiuta a stimolare la produzione di saliva. E ricordati anche il calcio e la vitamina D: insieme, influiscono sulla salute di tutte le ossa, comprese quelle che formano l’architettura dell’apparato dentale.