Quando si parla di disturbo affettivo stagionale (SAD), la maggior parte di noi pensa immediatamente alla depressione invernale, caratterizzata da malinconia, letargia e desiderio di isolamento durante i mesi più freddi. Tuttavia, esiste anche una forma meno conosciuta ma altrettanto debilitante: il disturbo affettivo stagionale estivo. Contrariamente all’immagine comune dell’estate come stagione di leggerezza e buonumore, alcune persone sperimentano durante questo periodo un peggioramento dell’umore, irritabilità, ansia e insonnia. Ma quali sono le cause della «tristezza estiva» e come si combatte?

«Tristezza estiva»: le cause

Il professor Adam Borland, psichiatra della Cleveland Clinic, ha spiegato che il disturbo affettivo stagionale estivo potrebbe essere innescato da una combinazione di fattori biologici e ambientali. Nella fattispecie:

  • Eccessiva esposizione alla luce solare: può alterare i livelli di melatonina e serotonina, due sostanze chimiche fondamentali per la regolazione del sonno e dell’umore;
  • Temperature elevate e umidità: oltre a disturbare il ritmo circadiano aumentano anche irritabilità o ansia;
  • Cambiamenti nelle routine quotidiane: vacanze o pause lavorative sarebbero causa di stress in chi trova conforto nella quotidianità;
  • Pressioni sociali legate all’estate: in questo caso l’idea di dover essere felici, attivi o in forma a tutti i costi, accentuerebbe sentimenti di inadeguatezza o isolamento.
Tristezza estiva, cos'è e come combatterla

Più colpite le donne

Così come nella forma invernale, anche in quella estiva del disturbo affettivo le donne risultano colpite più frequentemente degli uomini. In particolare, secondo l’US Pharmacist, le donne sono quattro volte più a rischio rispetto agli uomini con esordi tipici tra i 18 e i 30 anni.

Come combattere la SAD estiva

Contrastare il disturbo affettivo stagionale richiede un approccio multidimensionale, che integri abitudini sane e strategie di benessere.

Per affrontare la forma estiva del disturbo, può essere utile trovare ambienti freschi e ben ventilati, evitare l’esposizione prolungata al caldo e adottare tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga per tenere sotto controllo lo stress.

Per aiutare a regolare i ritmi biologici sarebbe bene inoltre mantenere una routine stabile nel sonno, con orari regolari per andare a letto e svegliarsi. Una dieta equilibrata è altrettanto importante per evitare cali di energia e sbalzi d’umore. Non va trascurato infine il supporto sociale: parlare con amici, familiari o con un professionista può offrire un sostegno prezioso e aiutare a gestire meglio i sintomi.