Quando l’orto diventa giardino

Poco spazio verde e tanti desideri botanici? Impariamo ad ottimizzare con piante "a doppio uso": belle (da guardare) e buone (da mangiare)

Ma il tuo giardino si mangia tutto?” Questa domanda mi è stata posta da una Donna Moderna come voi dopo qualche visita nel mio spazio verde virtuale su Instagram (@thegardeneditor) e un caffè – finalmente dal vivo – all’ombra del mio glicine (si, mangio anche quello. Ne mangio i fiori impanati “tempura-style”). Quasi tutte le mie piante non sono solo belle, ma soprattutto buone.

In effetti non avevo mai riflettuto fino in fondo su questa osservazione – vera, verissima – che per me è cosa bella, buona, giusta e soprattutto naturale, ma per molti no. Mangiare il proprio giardino, intendo. Perché, un po’ per abitudine ma molto di più per l’innato bisogno umano di classificare tutto, specie in botanica, le piante si sono sempre divise in ornamentali e orticolo/fruttifere. Piante belle, per gli occhi, e piante buone, per il palato, senza rendersi conto che la natura se ne frega delle nostre divisioni e, se ascoltata di più e meglio, ci mostra la bellezza anche e soprattutto dove c’è bontà. E lo fa in una maniera sconvolgentemente semplice: basta osservare.

Carciofo in fiore

Avete mai visto un carciofo dimenticato per sbaglio “andare a fiore”? Se si, capite di cosa sto parlando, anche se gli esempi sono tanti e altrettanti spettacolari. C’è del bello, nel buono, ovunque e per tutti i gusti.

Cosa scegliere le piante e perché

Aromatiche: facili e profumate

L’esempio più immediato di pianta edule e ornamentale è rappresentato dalle aromatiche perenni (rosmarino, salvia, origano, timo…) che hanno bisogno di poco spazio, poche cure e regalano (oltre a bellezza e bontà) un profumo mediterraneo anche su un davanzale di città. Resistono pure in inverno, quindi non occorre sostituirle mai.

Rosmarino in fiore

Belle anche le aromatiche annuali (il mio basilico sembra una foresta tropicale bonsai e tra poco andrà a fiore, regalandomi spighette discrete e profumatissime), ma sono più effimere e vanno sostituite col susseguirsi delle stagioni (non ci lamentiamo, lo facciamo anche col guardaroba e ci pare naturale: perché con le piante tutto sembra complicarsi?).

Orticole: dure e pure

Adatte anche e soprattutto a chi ha poco spazio (e una visione libera e senza pregiudizi del verde).

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Fiore di cipolla

Per chi ama le fioriture, non solo carciofi (decidete voi, poi, se lasciarli andare a fiore o raccoglierli prima, per spadellarli), ma anche cardi (il fratello quasi gemello, che a mio gusto ha foglie argentee ancora più decorative), cipolle (ideali per i vasi lunghi e stretti dei balconi di città, con una fioritura a sfera, candida, che sfida in stile un oggetto di design), melanzane, broccoli, ravanelli (i loro fiorellini dal look campestre vi sorprenderanno) e finocchi. Questi ultimi sono forse i miei preferiti di quest’anno: avete mai lasciato il bulbo libero di crescere ed “esprimersi”? Potrete ammirarlo in tutte le stagioni, prima con una massa enorme, leggera, bellissima di foglie verde vivo (che si possono mangiare, ovviamente, aggiunte qui e là, crude e cotte), poi una fioritura esagerata con corolle ombrellifere giallo sole, perfette anche per bouquet aromatici. O per aromatizzare i piatti.

Fiore di cardo

Se invece siete modaioli e amate il “tutto verde”, che è uno dei trend del momento, vi consiglio le lattughe. Magari scegliete le ricce che regalano cespi pieni, turgidi e altamente decorativi (si, parlo di quelle che di solito vedete già sminuzzate al supermercato, nelle buste di plastica: prima di finire lì dentro, sono piantine deliziose che crescono rapidamente e in spazi ridicoli).

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Fiori di finocchio

Altra storia, il cavolo: ma perché i fioristi di città, in inverno, riempiono le vetrine con quelli ornamentali, quando si possono ospitare quelli eduli, che poi possono pure finire in qualche ricetta dicembrina?

Piante rampicanti

Lo so, state già pensando alle rose (che per altro sono eduli anche quelle, basta coltivarle in modo biologico e chiedere informazioni in vivaio, se appena acquistate). Ma io mi riferisco ad altro, alla verdura: mai provato a far salire sui vostri tralicci metropolitani cetrioli, zucchine trombetta, meloni? Vi regaleranno maxi-foglie tropical style a crescita rapidissima e fioriture gialle, vistose, per tutta l’estate.

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Zucca trombetta su vecchio ulivo

Altra cosa i pomodori: la fioritura è più timida ma il frutto (il pomodoro, appunto) quando matura e si arrossisce diventa altamente decorativo. Ricordiamoci che fu importato in Europa dal Nuovo Mondo proprio per la sua bellezza allora esotica, la bontà venne dopo…

Potrei andare avanti all’infinito, anche perché non ho ancora sperimentato fioritura e ciclo di vita completo di tutte le piante che ospito nel mio orto/giardino felice. Ma vi invito a personalizzare questi consigli verdi partendo da ciò che più vi piace, a occhi e palato.

Pillola verde

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Bouquet mini con fiori di aglio triquetro

Il bouquet? Si mangia!

Un’altra idea di utilizzo per fiori, foglie e frutti “orticoli” e’ quella di mostrarli nei bouquet estivi. Molti di loro (rametti di pomodoro, rosmarino, fior di cipolla, aglio o cardo…) tengono benissimo il vaso (leggi: appassiscono meno dei fiori ornamentali, sopportando anche il caldo) e hanno un effetto altamente decorativo.

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Bouquet scomposto: ramo di pomodorini neri, nigella essiccata, bougaville e baccelli di glicine
Nigella: il fiore color del cielo

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Cosa c’è sul mio tavolo ora, mentre vi scrivo? Un mazzo enorme di prezzemolo che mi è sfuggito ed è andato a fiore: il suo profumo mi inebria, vorrei che vi arrivasse attraverso il web, e mi convince che quello che vi ho raccontato fino a qui è davvero bello, buono e (forse) giusto.

Mazzo di fiori: nasturzio e rosmarino prostrato
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