Sempre di più le vacanze fanno rima con il relax, con la voglia di lasciarsi alle spalle temporaneamente l’overthinking e il carico di stress che il lavoro e la vita frenetica portano con sé. Ma soprattutto con la “schiavitù” da smartphone e iperconnessione. In una parola, cresce la voglia di digital detox e aumentano le strutture che promettono una pausa offline.

Voglia di vacanze digital detox

Lo sappiamo, viviamo in una società dove l’essere connessi è diventato un must e nessuno ormai – né la Gen Z né i Millennials o la Gen X – è al riparo dal rischio di soffrire di FOMO, la Fear Of Missing Out, la paura di essere esclusi o non partecipare ad una esperienza piacevole e gratificante che coinvolge conoscenti o amici. Un timore che però spinge a non staccarsi mai dal mondo digitale, dalla rete, dai social, proprio per non rischiare l’isolamento. Il risultato, però, è spesso un carico di stress aggiuntivo, alla continua ricerca di notizie, aggiornamenti di status e controllo di notifiche.

Cosa sono le vacanze smartphone free

Proprio dal bisogno di staccare nasce, invece, la voglia di trascorrere un periodo smartphone free. A intuire questa esigenza per primi sono stati alcuni locali, dove l’uso del cellulare è vietato. Ma si tratta soprattutto di brevissime parentesi, che non permettono una vera “disintossicazione”, come invece si può fare in vacanza. L’idea, quindi, è quella di regalarsi qualche giorno scollegati dei dispositivi e dalla rete, per riconnettersi con se stessi.

Vacanze digital detox: al mare o in montagna?

Tra le soluzioni più immediate c’è quella di fare la valigia, possibilmente leggera, e raggiungere mete che promettano relax, soprattutto immergendosi nella natura. La montagna in questo la fa da padrona, perché consente di dedicarsi a passeggiate lungo sentieri dove spesso la connessione manca. Tra le mete più esemplari c’è La via dei Silenzi, o via dolonitica numero 6, nel bellunese: un percorso non sempre agevole, ma che garantisce pace e tranquillità, e soprattutto la mancanza di segnale telefonico. Ma anche al mare si può vivere offline, come garantiscono sempre più strutture turistiche.

Qualche giorno senza cellulare, tv, frigo e persino aria condizionata

Spesso si tratta di resort nati (e in continuo aumento) proprio con l’idea di offrire un soggiorno all’insegna della disconnessione, come camere dove non c’è campo (né wi-fi, ovviamente), ma neppure tv, aria condizionata o frigobar a portata di mano. In Sardegna stanno aumentando gli hotel di questo tipo, adatti a viaggiatori non di passaggio, ma piuttosto alla ricerca di calma e magari meditazione. Alcuni organizzano, infatti, attività alternative, come yoga o sessioni di mindfulness, ma sempre senza forzatura alcuna. Molti anche i centri che hanno le spa all’interno, a disposizione dei clienti.

Le esperienze più originali: senza luce

Per chi è alla ricerca di un’esperienza davvero originale esistono poi soluzioni uniche, come un soggiorno in un hotel senza corrente elettrica. Per provare il brivido di qualche giorno da vivere in modo decisamente più spartano basta andare nel Canton Ticino in Svizzero, precisamente in Val Bavona, dove l’alimentazione dello stretto necessario avviene tramite pannelli solari, un po’ come accade ancora oggi nei villaggi Amish negli Stati Uniti.

Le vacanze in eremo o convento

Altrettanto frugale è il soggiorno offerto da numerosi monasteri, eremi e conventi dove la spiritualità la fa da padrona. È il caso, ad esempio, del Convento di San Francesco del Deserto nella laguna di Venezia, del Santuario di Maria Santissima di Gibilmanna a Cefalù o della Verna ad Arezzo, o ancora dell’Abbazia benedettina di Santa Maria di Farfa a Rieti. L’Eremito in Umbria, vicino a Terni, è stato anche uno dei primi “hotel” digital detox in Italia. L’elenco delle strutture dell’Associazione no-profit Ospitalità Religiosa Italiana (ospitalitareligiosa.it) è comunque lungo!

Perché piacciono le vacanze digital detox

«La tendenza è sempre più evidente: questo tipo di mercato turistico è in forte crescita. Uno dei motivi è il fatto che oggi il vero lusso è poter godere di un momento per staccare la spina e disintossicarsi dalla routine quotidiana, che ci vede sempre più legati a email, social media smartphone in generale. Concedersi uno stacco è diventato molto importante, ma non sempre da soli ci si riesce. Per questo recarsi in una destinazione dove c’è poca connessione o assenza totale aiuta a raggiungere questo obiettivo», spiega Luana De Angelis, vice presidente vicario di FIAVET, la Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo.

La campagna fa bene anche alle finanze

Anche il portafoglio può beneficiare di un periodo digital detox: oltre a non essere bombardati da offerte commerciali che ingolosiscono (e a volte spingono ad acquisti compulsivi non necessari), concedersi un periodo di pausa in un posto rilassante può far bene anche alle finanze. Secondo un’indagine di Immobiliare.it Insights sui prezzi attuali delle case in vendita in alcune delle più rinomate mete turistiche italiane di mare, montagna e campagna, emerge che quelle in campagna sono anche le più abbordabili. Se Forte dei Marmi, Cortina d’Ampezzo (complice anche l’imminente Olimpiade invernale del 2026), Capri e Ortisei sono le più costose, la più tranquilla San Gimignano ha invece prezzi più competitivi.

Un soggiorno per tutte le tasche

Il “lusso” del detox, però, non significa necessariamente investire grandi cifre per vivere una vacanza in disconnessione. In Italia e anche all’estero si possono trovare molte soluzioni a budget contenuto, come le pensioni a conduzione familiare. «Ci sono offerte per tutte le tasche. Il detox è sempre più richiesto, quindi anche i fornitori tendono ad andare incontro a questa domanda. Gli eremi, appunto, sono un esempio, ma anche il glamping, esploso nel post Covid e che oggi coniuga la voglia di natura con comodità e prezzi abbastanza accessibili», sottolinea De Angelis.

Cos’è l’heliday

Un recente sondaggio, condotto dall’Osservatorio Emma Villas, conferma la voglia di relax e digital detox, che si unisce a un’altra tendenza che si sta affermando: l’heliday, ossia un neologismo che unisce i termini inglesi Health (Salute) e Holiday (vacanza). Secondo la ricerca, ben 9 italiani su 10 sono proprio alla ricerca di uno “stacco” all’insegna del benessere psicofisico. In questo caso emerge che il mare è la location ritenuta più adatta e indicata come preferita dal 41,5%. A seguire si trovano la montagna con il 32,7% e poi le località che si affacciano sui laghi, con il 18,5%.

Vacanze digital detox in Italia e nel mondo

«Per chi vuole e può viaggiare all’estero, l’elenco delle possibili mete detox sono molte: dalla remota Alaska, al Brasile (con la sua foresta amazzonica) al Botswana, senza dimenticare però mete più vicine e accessibili, come il Marocco o la Finlandia, dove ad esempio c’è l’isola phone free di Ulko-Tammio. Ma anche la Croazia offre soluzioni analoghe, con le sue numerose isole poco affollate. In Italia, invece, consiglierei soprattutto le Dolomiti a chi cerca la disconnessione, oppure alcune località della Puglia, lontane da quelle della movida che sono diventate più note negli ultimi anni», conclude De Angelis.