Zambia alba sul lago Itezhi Tezhi
Alba sul lago Itezhi Tezhi. Le foto sono di Laura Sommariva e Andrea Porro

Zambia: la magia di una vacanza in Africa

Il rafting sul fiume Zambesi, le notti nei lodge tendati, i safari per avvistare leoni, leopardi ed elefanti. Questo pacifico Paese regala le emozioni dell’Africa più vera, da assaporare in un viaggio on the road. Visitiamolo con una giornalista che proprio qui ha vissuto per sette anni

Sogni la magia di una vacanza in Africa? Dopo molti anni di lavoro nel backstage del mondo dei safari, ecco i miei consigli per organizzare un viaggio on the road autentico, rispettoso delle culture locali e della conservazione della natura. Ho trascorso sette anni in Zambia, dedicandomi alla creazione e alla gestione di un campo tendato. Un’esperienza che mi ha regalato ricordi indimenticabili e la possibilità di conoscere un Paese tranquillo (nel Global Peace Index più sicuro di Francia e USA) e ancora poco turistico, che ti invito a visitare se vuoi un’esperienza che ti cambierà il cuore.

Le Cascate Vittoria danno spettacolo

Arcobaleno sulle Cascate Vittoria

Al centro dell’Africa e circondato da otto Stati, lo Zambia è a metà strada fra equatore e Tropico del Capricorno. Il confine con il vicino Zimbabwe coincide con le Cascate Vittoria, spettacolare strappo nella terra lungo 1,5 km e profondo 128 metri, scoperto per caso nel 1855 dal missionario scozzese David Livingstone. Per ammirarle da entrambi i lati, il mio consiglio è di atterrare all’aeroporto di Victoria Falls, in Zimbabwe, richiedendo il visto unico che vale anche per lo Zambia e per un’escursione in giornata nel vicino Botswana. Dalla zip line al rafting, dal bungee jumping a un tuffo nella piscina naturale sullo strapiombo, le Cascate Vittoria offrono ogni tipo di divertimento adrenalinico, ma anche rilassanti navigazioni sul fiume Zambesi e cene romantiche sul treno storico che attraversa il ponte tra Zambia e Zimbabwe.

Crociera lungo lo Zambesi

Da non perdere il safari a piedi nel piccolo Parco Nazionale Mosi-oa-Tunya per incontrare alcuni degli ultimi rinoceronti bianchi. Prima di prenotare ogni attività, però, considera sempre l’impatto delle tue scelte sull’ambiente e la realtà locale. Potrebbero proporti di cavalcare un elefante, passeggiare con un ghepardo o farti un selfie con un leoncino, tutte forme di sfruttamento degli animali che sarebbe consigliabile evitare. Molto meglio ammirarli liberi nel loro ambiente naturale nel Kafue National Park, prossima tappa del nostro viaggio e una delle aree più selvagge di tutto lo Zambia.

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L’incredibile biodiversità dei parchi

Safari con guida e veicolo aperto nel Kafue National Park

Dalle cascate in circa 2 ore si raggiunge l’entrata sud di questo parco nazionale ancora fuori dai circuiti turistici più battuti, malgrado sia stato fondato nel lontano 1950. Pochi fuoristrada in giro, possibilità di uscire dalle piste e di fare safari notturni, nel Kafue National Park ci sono un ristretto numero di piccoli campi gestiti da proprietari appassionati che, oltre ad accogliere i turisti, svolgono una preziosa azione di presidio e sostegno alla conservazione. Gestito da qualche anno dall’ong African Parks, il parco vanta una notevole estensione e un’incredibile biodiversità. Oltre a elefanti, bufali, leoni, ghepardi, leopardi e ippopotami, qui puoi incontrare licaoni, gattopardi, pangolini e oritteropi. Animali difficili da vedere altrove e proprio per questo più bisognosi di protezione. Fra le zone di maggiore interesse, a sud il lago Itezhi Tezhi, formatosi a monte di una diga realizzata negli anni Settanta dall’azienda italiana Impregilo. Esteso quanto il Garda, è molto frequentato dalla fauna selvatica soprattutto durante la stagione secca.

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Esemplari di impala di fronte al lapa, l’area living comune del Konkamoya Lodge

Sulle sue sponde meridionali c’è il Konkamoya Lodge di Andrea Porro, il campo che ho chiamato casa per sette anni, con soltanto quattro bellissime tende, pannelli solari e nessuna recinzione, per un’immersione totale nella natura. Spesso circondato da timide antilopi e da grandi branchi di elefanti, che sfilano silenziosi e incuranti per raggiungere il lago, Konkamoya è un posto in cui sospendere il tempo, dove si impara con l’aiuto degli occhi esperti delle guide a guardare l’orizzonte in modo nuovo o a fermarsi attorno al fuoco per ascoltare la sinfonia della notte africana, dopo un’emozionante uscita sotto le stelle nel bush brulicante di vita.

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Alla scoperta dell’anima di Lusaka

Non sorprende che per tornare alla cosiddetta civiltà e raggiungere in auto la capitale si impieghino circa 5 ore. Lungo il tragitto il paesone di Itezhi Tezhi e poi soltanto poche manciate di capanne con il tetto di paglia e bambini che giocano scalzi e sorridenti. La città comincia a sorpresa piano piano, prima i capannoni, poi i mercati improvvisati e infine i grandi centri commerciali in stile americano. A Lusaka l’Africa vivace e pittoresca latita, gli edifici storici sono pochi e il traffico degli orari di punta può essere estenuante. Se una notte in città di solito è necessaria per prendere il volo di rientro, leggendo il libro Lusaka di Diego Mwanza Cassinelli viene voglia di fermarsi un po’ di più per comprendere la sua anima e la sua storia. Diego, nato in provincia di Milano, ha fondato l’associazione “In&Out of the ghetto” e da 12 anni vive con la sua famiglia nello slum di Bauleni, dove organizza anche passeggiate e cene italo-zambiane su prenotazione ([email protected]). Seguendo il filo rosso del suo libro, accompagna personalmente anche piccoli gruppi in tour guidati di un giorno, con sosta al Soweto Market, al National Museum e alla casa di Kenneth Kaunda, primo presidente dello Zambia, indipendente dal 1964. Prima di ripartire, per acquistare qualche souvenir da portare a casa oltre ai ricordi c’è il Kabwata Cultural Village, dove trovi specialità di cucina locale, mentre per uno sguardo all’arte contemporanea africana e all’artigianato di alto livello consiglio una visita da Jagoda e alla 37d Gallery (thestartfoundationtrust.org).

Carnet

Dove dormire

Si dice sia più economico il lato Zimbabwe delle Cascate Vittoria, dove l’albergo più antico è il Victoria Falls Hotel (victoriafallshotel.com). Sul versante zambiano, il più lussuoso è il Royal Livingstone, dove si va anche per una cena tradizionale (anantara.com). Nel Kafue National Park, Konkamoya Lodge (konkamoya.com) accoglie al massimo 8 ospiti alla volta e su richiesta organizza anche i trasferimenti. A Lusaka, uno degli alberghi più eleganti è il Latitude 15 (15.thelatitudehotels.com).

Come andare

Dall’Italia non ci sono voli diretti. Da Milano o Roma con Ethiopian Airlines si può atterrare a Victoria Falls in Zimbabwe e ripartire da Lusaka, volando via Addis Abeba (ethiopianairlines.com). Il visto si ottiene in aeroporto. Nessuna vaccinazione obbligatoria.

Quando andare

La stagione secca va da maggio a ottobre, che è il mese più caldo in cui diminuisce la portata d’acqua delle Cascate Vittoria, ma si avvistano più animali nel Kafue. Per i safari notturni meglio evitare il plenilunio.

In valigia

Per i safari niente profumi e colori sgargianti. Indispensabili repellente per gli insetti, crema solare, cappello, giacca a vento, torcia e zoom per la macchina fotografica.

I siti da consultare

zambiatourism.com e viaggiaresicuri.it

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