Sarà necessario il consenso preventivo e scritto dei genitori degli alunni per le attività extra curriculari e di ampliamento dell’offerta formativa che riguardano la sessualità. Nella scuola dell’infanzia ed elementare i temi affrontati su questi argomenti dovranno essere solo ed esclusivamente quelli previsti dai programmi nazionali (biologia, corpo umano, riproduzione ecc..). È quanto prevede il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri e illustrato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Educazione sessuale a scuola, serve l’ok dei genitori
Il ministro dell’Istruzione ha affermato che i genitori dovranno avere informazioni esaurienti sui soggetti esterni coinvolti, sul materiale didattico utilizzato, sulle finalità e le modalità di svolgimento delle attività proposte. Per le attività di ampliamento dell’offerta formativa obbligatorie, le scuole devono fornire una alternativa laddove sia stato negato il consenso del genitore. «Noi, agendo all’insegna del valore della trasparenza, intendiamo rafforzare l’alleanza tra la scuola e le famiglie come abbiamo fatto con la circolare sui compiti a casa. I genitori devono essere consapevoli delle iniziative didattiche che vengono trattate in classe come la sessualità», ha spiegato Valditara.

Arresto in flagranza per lesioni a docenti e presidi
Il provvedimento del Cdm prevede anche altre importanti novità per il mondo della scuola: prima fra tutte l’arresto obbligatorio in flagranza e semi flagranza di reato – che non riguarderà i minori – nel caso di lesioni a danno di docenti e presidi; un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico passando, per le lesioni lievi, da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 e fino a 5 anni di reclusione. La decisione, come puntualizzato da Valditara, è diretta conseguenza del forte aumento di aggressioni da parte di genitori di allievi registratosi da due anni a questa parte, con numerosi casi di professori picchiati da nord a sud d’Italia.
Il peso del voto in condotta e le sospensioni a scuola
Con le nuove disposizioni, inoltre, alle superiori chi ottiene 5 in condotta sarà bocciato e vengono compresi anche i casi di bullismo grave. Con il 6 in condotta, invece, lo studente viene rimandato a settembre.
Cambia anche la sospensione: lo studente non potrà stare a casa ma dovrà continuare a frequentare le lezioni e sarà chiamato a riflettere sulla cattiva condotta con compiti supplementari. Per le sospensioni di più di due giorni, scatteranno attività di cittadinanza solidale.