Nonostante (anzi grazie) alle polemiche che hanno accompagnato l’uscita del suo libro autoprodotto, “Il mondo al contrario”, le vendite del volume scritto dal generale Roberto Vannacci, stanno andando a gonfie vele. Il compendio di stoccate a immigrati, omosessuali, femministe e ambientalisti, che vorrebbe dire no al “pensiero unico”, sta regalando un’inaspettata popolarità al 55enne spezzino, ex comandante degli Incursori del 9° reggimento Col Moschin e della Brigata Paracadutisti Folgore. Che sulle polemiche non sembra voler gettare acqua sul fuoco, anzi conferma a tutto campo quando messo nero su bianco sulle 373 pagine della sua opera prima. Fra la sequela di invettive e luoghi comuni cavalcati dal militare, alcune dichiarazioni sbalorditive sulla campionessa azzurra di volley Paola Egonu.

Paola Egonu

“I tratti somatici della Egonu non rappresentano l’italianità”

Roberto Vannacci, dopo le polemiche scaturite dal suo libro “Il mondo al contrario”, è stato avvicendato nel comando dell’Istituto geografico militare di Firenze. Ma non ha ritenuto di dover fare mea culpa per alcuni contenuti del volume ritenuti da più parti omofobi e razzisti.

Paola Egonu

Fra i passaggi più contestati, quello in cui il militare si riferisce a Paola Egonu, colonna portante della nazionale azzurra di pallavolo. “Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, – scrive Vannacci – è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità. Un modo per dire che gli immigrati, anche se possono diventare italiani sempre “diversi” restano: “Che piaccia o no, – scrive Vannacci – non nasciamo uguali su questa terra e quindi chi arriva in Italia dovrebbe ringraziare immensamente per la compassione e la generosità“.

Vannacci: “Può giocare nella nazionale italiana”

Paola Egonu

Lungi dal fare marcia indietro, Vannacci ha ribadito la propria posizione sulla Egonu nel corso di un’intervista a Tv Play. Quando vedo una persona con la pelle scura non la identifico immediatamente come appartenente all’etnia italiana. Ma non perché sono razzista ma perché da 8mila anni, o da 9mila anni, l’italiano stereotipato è bianco. Lo ha dichiarato a Tv Play il generale Roberto Vannacci riferendosi alla pallavolista Paola Egonu. “Se lei va in Papua Nuova Guinea – ha proseguito il generale – e chiede di disegnare una persona italiana gliela fa con la pelle bianca, se lei vede una persona di pelle scura per la strada non le viene immediatamente in mente che sia italiana. Ciò non toglie che sia italiana di nazionalità. Questa cosa l’ho anche provata andando a vedere il profilo wikipedia di Egonu, dove c’è scritto ‘pallavolista italiana nata a Civitella da genitori nigeriani’, per le altre pallavoliste c’è scritto ‘pallavolista italiana nata a Gorizia’, non c’è scritto di origine italiana”. All’intervistatore che gli ha chiesto se per lui fosse giusto che Paola Egonu giochi nella nazionale italiana, Vannacci ha risposto: “Certo, ma stiamo scherzando”.

Il libro: immigrati, gay e ambientalisti nella black list

All’interno del libro il generale si schiera contro un fantomatico “pensiero unico” e spiega di voler “provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità“. Fra i temi toccati, oltre all’immigrazione, il cosiddetto “politicamente corretto”, le forme di protesta contro il cambiamento climatico, i desideri di genitorialità degli omosessuali a cui Vannacci si rivolge con una frase inquietante “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”.

Il ministro Crosetto stronca il libro di Vannacci

L’Esercito ha preso le distanze dal volume di Vannacci mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di “farneticazioni” e accusato il generale di aver espresso “opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione”. Intanto il militare è stato avvicendato nel comando dell’Istituto geografico militare di Firenze a favore del generale Massimo Panizzi e, contestualmente, posto a disposizione del Comando Forze Operative Terrestri.

Vannacci e le lusinghe della politica, “Non chiudo la porta”

Intanto la politica si stia accorgendo di Vannacci e del consenso che potrebbe riscuotere il livore delle sue posizioni presso un elettorato abituato a seguire messaggi semplici e alla costante ricerca di capri espiatori, che siano “vax”, “neri” o gay. Salvini l’ha chiamato per esprimergli solidarietà e lui ha ringraziato. Nel corso di un’intervista al “Giornale d’Italia” il generale ha indicato la politica come “una delle tante alternative alla quale non chiudo la porta”. Appoggio a Vannacci anche da parte dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che il 20 luglio ha riunito una trentina di esponenti di destra a Orvieto per il Forum dell’Indipendenza Italiana. L’ex ministro del governo Berlusconi, che teoricamente dovrebbe appoggiare il governo Meloni, ha attaccato duramente il ministro Crosetto e la sua uscita sulle presunte “farneticazioni” di Vannacci e preso nettamente le difese del generale: “Ha umiliato la parte migliore del suo esercito”, ha detto del titolare della Difesa che ha replicato a stretto giro sul “Corriere della Sera”: “Su Alemanno – ha affermato il ministro – mi limito a dire solo che non mi sono pentito di averlo difeso, a suo tempo, anzi ne vado orgoglioso. Sapevo bene già allora che tipo di persona fosse, ma l’ho difeso lo stesso”.