Cannes, L'Arte della Gioia di Valeria Golino

Valeria Golino a Cannes: “Racconto una donna scabrosa e ribelle”

la serie tv presentata da Valeria Golino alla 77ª edizione del Festival di Cannes è un inno alla libertà, all'autodeterminazione ma anche al dissenso e alla disobbedienza

È incentrata sulla storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore la serie Tv che Valeria Golino ha presentato al Festival di Cannes. “L’Arte della Gioia”, liberamente tratta dall’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza (Einaudi), vede Tecla Insolia nei panni di Modesta, una giovane ribelle, senza scrupoli e “scostumata” che ha il coraggio di fare scelte di vita radicalmente controcorrente rispetto al contesto sociale in cui vive: “Per me questo progetto è stato una scelta sentimentale – ha detto la regista e co-sceneggiatrice -. Nell’Arte della Gioia, Modesta, pur nella Sicilia del ‘900, è molto avanti a noi anche adesso, così poco edificante, una donna senza sensi di colpa”.

Prima la distribuzione al cinema e poi su Sky

Prodotta da Sky Studios e da Viola Prestieri per HT Film, la serie tv di sei puntate, prima di andare su Sky, sarà lanciata da Vision Distribution in tutte le sale cinematografiche italiane in due parti: la prima dal 30 maggio e la seconda dal 13 giugno. la sceneggiatura de “L’Arte della Gioia” scritta dalla stessa Golino, assieme a Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo.

Cannes, L'Arte della Gioia di Valeria Golino

La serie firmata dalla Golino tratta da Goliarda Sapienza

La serie tv formata da Valeria Golino è tratta dal romanzo postumo di Goliarda Sapienza (Einaudi), scrittrice e attrice siciliana di cui proprio quest’anno si celebra il centenario della nascita. Il suo romanzo più noto, “L’Arte della Gioia”, fu inizialmente rifiutato dalle case editrici italiane fino a raggiungere il successo all’estero e diventando poi un bestseller.

Terza volta a Cannes per Valeria Golino

Vincitrice del David di Donatello, del Nastro d’Argento, del Globo d’oro, del Ciak d’Oro e della Colpa Volpi alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Valeria Golino è già stata a Cannes con i suoi film da regista, “Miele” e “Euforia”, entrambi selezionati nella sezione Un Certain Regard rispettivamente nel 2013 e nel 2018.

Modesta, un’eroina spregiudicata e ribelle

Protagonista della serie Tecla Insolia (“La bambina che non voleva cantare”, “5 minuti prima”) nei panni di Modesta, ragazzina spregiudicata, sensuale, disubbidiente, coraggiosa e fondamentalmente libera, che vuole rinascere e riscattarsi cercando amore e un altro posto nella società rispetto a quello che il destino le ha assegnato.

Cannes, L'Arte della Gioia di Valeria Golino

Nel cast Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi

Del cast de “L’Arte della Gioia” fanno inoltre parte Jasmine Trinca che veste i panni di Leonora, madre superiora del convento in cui Modesta verrà accolta ancora bambina; Guido Caprino, che interpreta Carmine, l’uomo che gestisce le terre della villa dei Brandiforti; Alma Noce nei panni di Beatrice, la più giovane della famiglia Brandiforti, guidata dalla principessa Gaia, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. Fra gli attori anche Giovanni Bagnasco che nella serie è Ippolito, figlio di Gaia e unico vero erede dei Brandiforti, e Giuseppe Spata nei panni di Rocco, autista dei Brandiforti. 

Valeria Golino: “Una donna avanti e così poco edificante”

“Modesta e tutti gli altri personaggi femminili – ha detto Valeria Golino all’Ansa – sono interessanti, complicati, molto fuori dagli archetipi, giocano con gli archetipi, rompendoli in continuazione. Modesta è un unicum nella letteratura italiana, molto raro anche nell’audiovisivo. Va oltre la modernità, è molto avanti a noi anche adesso questa donna così poco edificante”. C’è un femminile diverso da raccontare, “un femminile pieno di difetti che di solito sono nei personaggi maschili, nei grandi anti-eroi. Modesta una volta tanto è una donna senza sensi di colpa”.

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