Ons Jabeur

Wimbledon: chi è Ons Jabeur, la tunisina che può fare la storia

La giocatrice tunisina Ons Jabeur a un passo dalla conquista di Wimbledon. Sarebbe un traguardo storico per una tennista che ha conquistato tutti con la sua simpatia e il suo gioco. E in patria è un esempio per molte donne

Per il secondo anno consecutivo Ons Jabeur giocherà la finale di Wimbledon. La tennista tunisina, numero 6 del mondo, ha sconfitto in semifinale Aryna Sabalenka (numero 2 del ranking) per 6-7 (5), 6-4, 6-3. Ma al di là del risultato tennistico, notevole di per sé, storico è il traguardo che la giocatrice potrebbe raggiungere: se sabato riuscirà a battere la ceca Marketa Vondrousova, diventerà la prima giocatrice araba della storia a vincere un torneo del Grande Slam.

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Ons Jabeur

Ons Jabeur a caccia del primo Slam

Negli ultimi cinque tornei del Grande Slam, la Jabeur si trova per la terza volta in finale. Lo scorso luglio perse a Wimbledon contro Elena Rybakina, mentre agli US Open lo scorso settembre cedette contro Iga Swiatek. Che sia la volta buona per la tunisina di vincere il suo primo Slam?

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Sabato in finale contro Marketa Vondrousova

A contendere alla 28enne di Ksar El Hellar l’ambito “Venus Rosewater Dish”, riservato alla vincitrice dei Championships, sarà Marketa Vondrousova che in semifinale ha sconfitto l’ucraina Elina Svitolina. La ceca, numero 42 Wta, è la prima giocatrice giunta in finale a Wimbledon, senza essere testa di serie dai tempi di Billie Jean King nel 1963.

Ons Jabeur

La semifinale, “un match veramente folle”

La semifinale contro Aryna Sabalenka, favorita del torneo londinese, è stata una girandola di emozioni. La Jabeur è stata sotto di un set ed un break ma anche grazie al sostegno di un pubblico in estasi, è riuscito a ribaltare il match conquistando l’accesso a una finale storica. Due ore e 22 minuti al cardiopalma che hanno visto Ons chiudere la partita con un ace al quarto match point. “Un match veramente pazzesco e folle. – ha detto la giocatrice in conferenza stampa -. Sono contenta di essere riuscita a rimanere in partita, aumentando il mio livello di gioco dopo il primo set. Ora manca una sola partita”.

“Un tempo avrei perso una partita così”

“Sono molto orgogliosa di me stessa, un tempo avrei perso una partita del genere – ha dichiarato la tennista tunisina -. Ho lavorato molto con il mio mental coach per riuscire a sostenere psicologicamente le difficoltà che ho superato oggi”.

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Ons Jabeur

Una carriera a colpi di record

Nata a Ksar Hellal il 28 agosto 1994, alta 167 cm, Ons Jabeur ha iniziato a giocare a tennis all’età di tre anni grazie alla madre Samira. A 13 anni si è trasferita a Tunisi. Il suo sogno era allenarsi per vincere, un giorno, Roland Garros. A 16 anni arriva il trionfo agli Open di Francia Juniores. Poi una carriera da professionista in costante ascesa. E’ stata la prima tennista araba ad essersi aggiudicata un titolo nel circuito WTA e a giocare i quarti di finale in un torneo del Grande Slam agli Australian Open 2020.

Ons Jabeur

Stile di gioco

Per il suo stile di gioco eccentrico ed estremamente vario si è assicurata un’immediata popolarità mediatica presso la comunità tennistica mondiale e ha contribuito ad accrescere la popolarità del tennis in Africa e nel mondo arabo.

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Sposata con un ex fiorettista

La tennista tunisina dal 2015 è sposata con Karim Kamoun, ex fiorettista professionista dal 2003 al 2011. Dopo aver lavorato come allenatore di scherma in Qatar, nel 2017 Karim ha iniziato a seguire la moglie a tempo pieno come coach. Su Instagram, dove è molto attiva e seguita da 1 milione di follower, Ons preferisce postare immagini relative alla sua carriera sportiva.

Un esempio per le donne tunisine

Nel 2019, in una cerimonia tenuta a Londra, Ons Jabeur è stata nominata “Donna araba dell’anno”. La tennista è un esempio per lo sport tunisino e per tutte le donne del suo Paese. “Quando qualcuna mi dice che la sto ispirando, è davvero stimolante per me, mi dà più motivazione per allenarmi”. Prima della finale di Wimbledon dell’anno scorso, aveva dichiarato: “Sono orgogliosa di essere una donna tunisina, qui oggi. In Tunisia so che in tanti saranno pazzi di gioia. Cerco di essere una fonte di ispirazione per quante più persone possibile, vorrei vedere più tennisti arabi e africani nel circuito”.

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